Pedro Pascal ha partecipato alla protesta ‘No Kings’ a LA: «Proteggete la democrazia» | Rolling Stone Italia
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Pedro Pascal ha partecipato alla protesta ‘No Kings’ a LA: «Proteggete la democrazia»

7 milioni di persone sono scese in strada negli USA durante il fine settimana contro l'autoritarismo di Trump, e c'era anche l'attore

Pedro Pascal ha partecipato alla protesta ‘No Kings’ a LA: «Proteggete la democrazia»

Foto: STEPHANE CARDINALE/CORBIS/GETTY IMAGES

Quasi 7 milioni di persone hanno partecipato alle proteste antiautoritarie “No Kings” nel fine settimana, che si sono svolte in oltre 2.700 città in tutti i 50 Stati degli USA (e naturalmente, il presidente Donald Trump e la destra hanno avuto molto da dire al riguardo). In centro a Los Angeles, tra i manifestanti c’era anche Pedro Pascal.

Pascal ha pubblicato le foto della protesta su Instagram, dove è stato visto per le strade insieme ad altri partecipanti. “Proteggete la democrazia”, ​​recitava il suo cartello. Ed è stato visto reggerne anche un altro con la scritta “Niente re, solo regine”.

John Cusack, Justine Lupe e Kerry Washington sono tra gli altri nomi che hanno partecipato alle manifestazioni in tutto il Paese. “Tanto amore e gratitudine a tutti coloro che hanno partecipato oggi a #NoKings!”, ha scritto Washington.

Centinaia di migliaia di persone sono scese in strada per la protesta a Washington, D.C., dove Rolling Stone era presente per documentare la situazione. «Siamo qui in rappresentanza di persone normali – americani normali e pacifici – che sono contrarie a ciò che sta facendo questa amministrazione, che sono contrarie all’occupazione delle nostre città e alla scomparsa dei nostri vicini dalle strade», ci ha detto Jermaine Collins, un veterano trentaquattrenne della guerra in Afghanistan.

Pascal – che di recente ha recitato nei film I Fantastici Quattro: Gli inizi, Material Love, Eddington e nella sconvolgente seconda stagione di The Last of Us – si esprime da tempo contro l’amministrazione Trump. Ha detto la sua apertamente sulle politiche sull’immigrazione, ha sostenuto Planned Parenthood e si è battuto per la libertà di parola.

La scorsa primavera ha anche definito l’inflessibile posizione anti-trans di J.K. Rowling come un “comportamento da perdenti efferato”, per poi ribadirlo mesi dopo. “L’unica cosa che mi ha tormentato un po’ è stata: ‘Sto aiutando? “Sto aiutando?”, ha detto. «È una situazione che merita la massima delicatezza affinché qualcosa possa effettivamente accadere e le persone siano effettivamente protette. Voglio proteggere le persone che amo. Ma va anche oltre. I bulli mi fanno schifo».

Da Rolling Stone US

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