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Ora Armie Hammer è indagato per stupro

La prima donna che aveva accusato l’attore adesso si rivela e rilancia. La polizia di Los Angeles indaga. Lui replica: «Ogni rapporto è stato consensuale»

Ora Armie Hammer è indagato per stupro

Foto: Jason LaVeris/FilmMagic

La donna rimasta anonima che per prima aveva accusato Armie Hammer si è rivelata. E ha rilanciato pesantemente: «Pensavo che mi avrebbe ammazzata», dice oggi Effie (non ha comunicato il nome per intero, si sa solo che ha 24 anni e vive in Europa), durante una conferenza stampa organizzata con il suo avvocato, Gloria Allred. Effie accusa ora Hammer di stupro e abusi fisici, perpetrati nel corso della loro relazione “intermittente” andata avanti dal 2016 al 2020.

«Il 24 aprile del 2017, Armie Hammer mi ha violentata a Los Angeles per oltre quattro ore», ha affermato Effie tra le lacrime. «Mi ha sbattuta ripetutamente contro il muro, graffiandomi il viso. Ha inoltre commesso altri atti di violenza nei miei confronti senza il mio consenso». La donna dice di aver provato a scappare, «ma lui non me lo permetteva»; e anche che, qualunque passo avesse provato a fare, i piedi «mi facevano malissimo» a causa delle ferite riportate. «Se n’è andato senza nemmeno preoccuparsi di come stessi», ha aggiunto. «Ero completamente sotto shock».

Hammer è ora sotto indagine da parte del Dipartimento di polizia di Los Angeles. «Possiamo confermare che Armie Hammer è il principale sospettato in un’indagine su presunti abusi sessuali avviata il 3 febbraio scorso», dichiara un portavoce del LAPD.

Effie ha raccontato di aver conosciuto Hammer nel 2016 su Facebook. «Mi sono innamorata di lui all’istante», dice, e la relazione è subito partita in modo molto intenso. Ora però la ragazza comprende «le tattiche manipolatorie» utilizzate da Hammer, che lei ha scambiato per «una perversa forma d’amore». «Testava la mia devozione nei suoi confronti, abusava di me psicologicamente, emotivamente e sessualmente».

Dopo la conferenza stampa, sono arrivati i commenti da parte di Hammer, oggi scaricato dall’industria hollywoodiana. Insieme a una dichiarazione che nega l’accusa di stupro, il suo avvocato Andrew Brettler ha condiviso lo screenshot di uno scambio tra il suo cliente e Effie, in cui Hammer scriveva: «Non posso impegnarmi con te in questo momento. Non finirà bene. Possiamo parlare ed essere amici, ma non posso essere qualcosa di più».

«Nel luglio del 2020, Effie ha inviato dei messaggi a Hammer in cui gli diceva cosa avrebbe voluto che lui le facesse», ha rivelato Brettler. «Hammer ha risposto dicendo che non voleva quel tipo di relazione con lei. Hammer non avrebbe mai voluto rivelare le fantasie e le richieste sessuali della donna, ma con questa conferenza stampa si è raggiunto un altro livello. La verità è dalla parte di Hammer. La relazione e gli scambi sessuali tra loro – come con qualsiasi altra partner – sono sempre stati consensuali. Effie è in cerca di attenzione mediatica, atteggiamenti come il suo rendono ancora più difficile alle vere vittime di violenza sessuale trovare la giustizia che meritano».

«Anche se un partner accetta certe pratiche sessuali, c’è sempre un punto in cui può riconsiderare o ritirare il suo consenso», sostiene Allred, la legale di Effie. «Se la donna si è tirata indietro, lui aveva l’obbligo morale e legale di fermarsi. Se non si è fermato, allora ha commesso un crimine».

Non finisce qui.

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