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‘Nove lune e mezza’, la nostra video-intervista

Abbiamo incontrato la regista del film Michela Andreozzi e due dei protagonisti: Giorgio Pasotti e Lillo, che nel film canta una versione tutta da ridere di 'Perdere l'amore'

Arriva in sala oggi, giovedì 12 ottobre, Nove lune e mezza. Esordio di Michela Andreozzi alla regia, già mattatrice comica, attrice e conduttrice radiofonica, rappresenta anche il secondo passo nel mercato cinematografico italiano della Vision Distribution, che dopo Monolith sembra confermare sia il buon fiuto che la voglia di rischiare.

Commedia sulle molte declinazioni della maternità e dell’amore, si smarca dagli stereotipi sempre un attimo prima di caderci, è scritta con ritmi perfetti e con il gusto dell’elegante scorrettezza (vegan e bigotti, state attenti), ha un casting perfetto e regala momenti irresistibili. Come quel Lillo che in un momento clou, con il cuore spezzato, canta Perdere l’amore di Massimo Ranieri, coreografandolo.

D’altronde il nostro per anni è stato una delle anime di un gruppo musicale geniale, Latte e i Suoi Derivati. E ora tornerà sul palco, esattamente un giorno dopo l’uscita in sala del film, al Quirinetta di Roma, con Lillo e i vagabondi. Una parte degli LSD (Fabio Taddeo e Paolo D’Orazio, ma anche Mimmo Catanzariti che qualche volta ha suonato con loro) insieme a nuovi compagni di viaggio: la voce di Loredana Maiuri e i cori (e le coreografie) di Cristina Pensiero ed Erika Sorbera. Ma non sarà (solo) la musicomicità il centro, perché nel garage Lillo e i vagabondi sono partiti con grandi hit del rock. 
E come in Nove lune e mezza si ballerà, si canterà e si riderà.

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