Da Stoccolma arriva la notizia della improvvisa scomparsa, a soli 36 anni, di Malik Bendjelloul, il giornalista diventato regista che scoprì l’incredibile storia di Sixto Rodriguez e la trasformò, nell’arco di quattro anni di lavorazione, nel documentario Searching for Sugar Man che gli valse l’Oscar nel 2013. Bendjelloul è stato trovato nel proprio appartamento, ma la polizia svedese non ha diffuso altri dettagli sulla vicenda.
La vicenda artistica di Bendjelloul è particolare almeno quanto quella del musicista di Detroit: abbandonato un lavoro sicuro in una redazione della capitale svedese, Malik aveva iniziato a girare il mondo zaino in spalla, e arrivato a Città del Capo aveva scoperto la musica e la storia di Rodriguez, decidendo di trasformarla in un racconto per immagini. Talmente convinto della bontà del “materiale umano” a disposizione, Bendjelloul è diventato famoso per aver terminato il film con immagini girate col suo smartphone e animazioni autoprodotte perché non c’era più budget a disposizione.
Durante il corso della giornata si attende un messaggio dello stesso Sixto Rodriguez, molto legato a questo ragazzo che lo aveva “ritrovato”.
Intervistati insieme:
Nei giorni scorsi Rodriguez è stato coinvolto in una azione legale messa in moto proprio dal successo del film.