Mentre l’industria del cinema “accoglie” forzatamente nuovi colleghi prodotti con l’Intelligenza Artificiale (se vi siete persi il debutto alla recitazione dell’attrice AI Tilly Norwood, potete recuperare la storia qui), alcuni attori in carne e ossa scelgono di vendere i diritti per l’utilizzo della loro voce ad aziende che lavorano proprio con l’AI.
I primi a fare notizia sono stati Matthew McConaughey e Michael Caine, che hanno firmato un accordo con ElevenLabs, i quali possono ora utilizzare i suoni delle voci dei due attori per, per esempio, narrare e tradurre audiolibri, core business dell’azienda.
McConaughey è anche investitore, dal 2022, di ElevenLabs, e come primo passo renderà possibile la traduzione della sua newsletter, Lyrics of Livin’, in spagnolo per il pubblico ispanofono. Caine, invece, ha spiegato così la sua decisione di siglare l’accordo con ElevenaLabs: «Per anni ho prestato la mia voce per raccontare storie che hanno commosso le persone. Storie di coraggio, di arguzia, e sullo spirito umano. Ora sto aiutando le altre persone a trovare la propria voce. Con ElevenLabs possiamo conservare e condividere le voci. Non solo la mia, ma quella di tutti». Concludendo: «ElevenLabs sta usando l’innovazione non per sostituire l’umanità, ma per celebrarla. Non si tratta di sostituire voci, ma di amplificarle».
ElevenLabs non si sta limitando a stringere questi contratti. Sta anche lanciando un Iconic Voices Marketplace, dove chiunque abbia bisogno di una voce realizzata in AI potrà trovarne senza preoccuparsi dei diritti d’utilizzo. Tra le altre celebrità che hanno concesso a ElevenLabs di utilizzare la loro voce, figurano Liza Minnelli e Art Garfunkel, ma non solo. L’azienda offre anche la replica di voci “morte”: per esempio, quelle di John Wayne, Rock Hudson e Judy Garland.












