Ma perché Matthew Perry di ‘Friends’ se l’è presa con Keanu Reeves? | Rolling Stone Italia
Scusa so che è soltanto un'altra scusa

Ma perché Matthew Perry di ‘Friends’ se l’è presa con Keanu Reeves?

L'inteprete di Chandler Bing aveva attaccato un paio di volte l'attore di 'John Wick' nel suo memoir. E ora si è scusato pubblicamente. Anzi, di più

Keanu Reeves e Matthew Perry

Keanu Reeves e Matthew Perry

Foto: Christopher Jue/Getty Images; Frederick M. Brown/Getty Images

Matthew Perry ha promesso di rimuovere i passaggi poco lusinghieri su Keanu Reeves dalle ristampe del suo memoir, Friends, amanti e la Cosa Terribile, che sta continuando ad avere parecchio successo.

Tra le pagine del libro, l’interprete di Chandler Bing attacca un paio di volte la star di Matrix quando scrive della morte di attori “di talento” come Heath Ledger, Chris Farley e River Phoenix: “Perché i pensatori originali come River Phoenix (con il quale Matthew aveva girato il suo primo film, Le ragazze di Jimmy, nel 1988, ndr) e Heath Ledger muoiono, ma Keanu Reeves è ancora tra noi?”, si chiede Perry.

Nel 1998, Perry aveva recitato nella comedy Almost Heros insieme al comico del Saturday Night Live Chris Farley. Quando ha scoperto che il collega era morto di overdose all’età di 33 anni (senza nemmeno poter vedere il film), Perry ricorda: “Ho fatto un buco nel muro del camerino di Jennifer Aniston. Pensavo: Keanu Reeves cammina ancora tra noi”.

Reeves è amatissimo e ha la fama di essere una persona particolarmente gentile. E anche per questo forse molti lettori non hanno preso bene le frecciate di Perry nei confronti del divo di John Wick, costringendo l’attore di Friends a scusarsi subito. Quasi sei mesi dopo l’uscita del libro, Matthew ha promesso di fare un ulteriore passo avanti rimuovendo i riferimenti a Reeves dall’autobiografia quando verrà ripubblicata: “Ho detto una cosa stupida. È stata un’uscita pessima“, ha detto Perry al Los Angeles Times Festival of Books. “Ho tirato fuori il suo nome perché viviamo nella stessa via. Gli ho chiesto pubblicamente scusa. Qualsiasi versione futura del libro non conterrà più il suo nome”. E ha aggiunto: “Se lo incontrerò di persona, mi scuserò. Sono stato stupido”.

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