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Le accuse di stupro contro Luc Besson sono state archiviate

La Corte di Cassazione francese ha scagionato il regista di 'Léon', 'Nikita' e 'Il quinto elemento' dopo la causa intentata da Sand Van Roy. L'attrice era stata l'unica a intraprendere un'azione legale, ma altre donne avevano puntato il dito contro di lui
Luc Besson

Foto: Franco Origlia/FilmMagic

Luc Besson è stato scagionato da tutte le accuse per il presunto stupro dell’attrice Sand Van Roy.

Secondo i documenti legali acquisiti da Rolling Stone, la sentenza è arrivata mercoledì dall’Alta corte francese, la quale ha dichiarato che “dopo aver esaminato l’ammissibilità del ricorso e gli atti dell’istruttoria, la Cour de Cassation ha stabilito che non esiste, allo stato attuale, alcun mezzo per consentire l’accoglimento del ricorso”. Van Roy è stata anche condannata a pagare a Besson 2.500 euro.

L’attrice, che è apparsa nel film Valerian e la città dei mille pianeti, ha affermato di aver avuto una relazione con il regista nel maggio 2018, durante la quale lui l’avrebbe violentata. Poco dopo si è rivolta alla polizia. Il caso è stato archiviato all’inizio del 2019 a causa di mancanza di prove, e poi Van Roy ha presentato una denuncia civile. Dopo una nuova archiviazione nel 2021 a seguito di un’indagine, inclusa un’udienza con testimoni, Van Roy ha presentato ricorso ancora una volta. Grazie alla sentenza di mercoledì, l’attrice ora non può più citare in giudizio Besson con le stesse accuse in tutta Europa.

Van Roy non ha risposto alla richiesta di commento di Rolling Stone, ma ha scritto su Twitter: “La Cour de Cassation ha deciso di non ascoltare il mio appello, il che significa che ancora una volta la magistratura francese si rifiuta di esaminare le prove. Perseguirò il caso e presenterò una richiesta alla Corte europea dei diritti dell’uomo”.

“Questa decisione conferma l’archiviazione dell’accusa a favore di Luc Besson e tutte le decisioni degli ultimi cinque anni che lo hanno dichiarato non colpevole”, ha scritto l’avvocato del regista di Léon, Nikita e Il quinto elemento, Thierry Marembert, in una dichiarazione a Rolling Stone. “Si pone quindi definitivamente fine a questa procedura avviata nel 2018, durante la quale Luc Besson è stato scagionato da tutti i magistrati che hanno esaminato il caso. Come avvocato, accolgo con favore questa procedura esemplare, che ha permesso la manifestazione della verità. E cioè che Luc Besson è innocente”.

Sebbene Van Roy sia stata l’unica donna a intraprendere un’azione legale contro Besson per presunte molestie, il regista è stato accusato da molte altre donne. Un’ex assistente anonima racconta che Besson l’ha ricattata per avere una relazione sessuale; due studentesse dello studio cinematografico Cité du Cinéma di Besson hanno affermato di essere state molestate sessualmente; una ex dipendente di EuropaCorp ha dichiarato che il regista ha avuto un comportamento inappropriato; una direttrice di casting ha detto che Besson l’ha aggredita; e Karine Isambert, una produttrice teatrale, l’ha accusato di averla malmenata nel 1995.

Nel 2019, circa un anno dopo che altre cinque donne si erano fatte avanti con nuove accuse, Besson ha negato le accuse di Van Roy. “È tutto una bugia”, ha detto. “Non ho violentato quella donna, non ho mai violentato una donna in vita mia”.

Da Rolling Stone US

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