Laura Dern ha insegnato ad Austin Butler che recitare può essere terapeutico: «Non deve per forza distruggerti» | Rolling Stone Italia
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Laura Dern ha insegnato ad Austin Butler che recitare può essere terapeutico: «Non deve per forza distruggerti»

L'attore di 'Elvis' è sempre stato un fan del Metodo Stanislavkij, che impone un mimetismo totale verso i personaggi interpretati. Quando questo l'ha quasi distrutto, ha chiesto aiuto ai suoi colleghi

Laura Dern ha insegnato ad Austin Butler che recitare può essere terapeutico: «Non deve per forza distruggerti»

Austin Butler sul red carpet dell'80esima edizione dei Golden Globe

Foto: Matt Winkelmeyer/FilmMagic

A un certo punto durante la preparazione per The Bikeriders di Jeff Nichols, uscito nel 2023, Austin Butler è diventato cieco. Lo ha rivelato in una nuova cover di Men’s Health, in cui l’attore ha condiviso alcuni dettagli circa l’enorme stress fisico che gli aveva procurato aderire al Metodo (Stanislavskij) per preparare i suoi ruoli, il qual prevede una completa immedesimazione psicofisica con il personaggio che si andrà a interpretare.

Seguendo questa tecnica, Butler era finito perfino in ospedale al termine delle riprese di Elvis di Baz Luhrmann. «Ho creduto a lungo che [recitare] dovesse essere un processo tortuoso, e che ne sarei uscito devastato», questo quanto ha raccontato, continuando a descrivere il suo processo. «Invece che mettere via parti di te stesso e far finta che non esistano, ti porta dentro i tuoi lati più oscuri, quelli che non vorresti vedere. E devi riuscire a integrarli in un unico tutto».

Ma Butler ha cercato di cambiare approccio all’inizio di quest’anno, quando è entrato sul set di Enemies insieme a Jeremy Allen White. Lì, è stato proprio la co-star a chiedergli se fosse possibile affrontare ogni ruolo con il Metodo e uscirne fuori interi. Al che, Butler ha risposto: «No, non penso sia possibile».

Butler ha proseguito il racconto alla rivista, parlando di alcuni consigli ricevuti da colleghi che lo avrebbero aiutato a raggiungere un migliore equilibrio tra vita e lavoro. Il primo è arrivato da Tom Hardy, dal quale Butler ha preso l’abitudine di allenarsi al termine delle riprese della giornata per riuscire a riposare meglio. Il secondo, da Laura Dern. Scrive così Men’s Health: «Dern gli ha insegnato che interpretare un ruolo oscuro non deve per forza significare distruggere la sua vita». E ancora, usando le parole dell’attore: «Mi sta aiutando a capire che si può uscire dall’altra parte con alcune parti di te curate, sintetizzate, metabolizzate. Può essere terapeutico, in un certo modo».

La conclusione: «Non si deve per forza uccidere quella luce».

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