La sinistra riparta da Emrata: la supermodella «disgustata» dal lancio spaziale con Katy Perry | Rolling Stone Italia
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La sinistra riparta da Emrata: la supermodella «disgustata» dal lancio spaziale con Katy Perry

Dopo un primo video pubblicato sui social, la modella e attrice è intervenuta nuovamente: «Non si tratta di avanzamento sociale, ma di turismo spaziale per ricchi orchestrato da un miliardario»

La sinistra riparta da Emrata: la supermodella «disgustata» dal lancio spaziale con Katy Perry

Emily Ratajkowski al Vanity Fair Oscar Party nel 2020

Foto: John Shearer/Getty Images

La supermodella e attrice Emily Ratajkowski non ha per niente gradito l’ultima impresa della Blue Origin. Lunedì, la compagnia aerospaziale fondata da Jeff Bezos ha portato nello spazio un team composto interamente da donne, tra cui Katy Perry, la giornalista Gayle King, la ex ingegnera della NASA Aisha Bowe, l’attivista Amanda Nguyen, la produttrice Kerianne Flynn e Lauren Sánchez, attuale compagna di Bezos. Il volo, durato poco più di 10 minuti, ha permesso all’equipaggio di sperimentare circa quattro minuti in assenza di gravità, ma ha soprattutto permesso al mondo di sperimentare un nuovo livello di meme. Ve ne abbiamo parlato qui.

Poco dopo la missione, Ratajkowski ha espresso il suo dissenso tramite un video su TikTok, criticando l’entusiasmo mediatico che ha circondato l’evento.

«Quello a cui abbiamo assistito oggi è roba da fine del mondo, roba assurda» ha dichiarato. «Si parla di Madre Terra, di proteggere il pianeta… e intanto si parte per lo spazio con un razzo finanziato da una delle aziende che più contribuiscono alla distruzione ambientale».

La modella ha poi puntato il dito contro l’impatto simbolico del volo: «Pensate alle risorse spese per mandare queste donne nello spazio. Per cosa, esattamente? È solo una trovata pubblicitaria. Sono sinceramente disgustata».

Il giorno seguente, Emily ha continuato pubblicando un secondo video, spiegando come il lancio possa essere un’operazione confusa per l’opinione pubblica, perché se da una parte presenta la partecipazione di donne — in particolare donne nere e asiatiche — come un progresso in ambiti scientifici dove sono sempre state sottorappresentate, dall’altra «non è questo il punto». «Non si tratta di avanzamento sociale, ma di turismo spaziale per ricchi, orchestrato da un miliardario. È solo una dimostrazione del sistema oligarchico in cui viviamo. Una piccola élite può permettersi di scappare nello spazio mentre la maggior parte delle persone fatica a pagare le bollette o mettere il cibo in tavola».

Al momento, non si conoscono i costi esatti di questo volo, ma per dare un’idea: il primo posto su una missione della Blue Origin fu venduto nel 2021 per ben 28 milioni di dollari.

Anche altre star hanno espresso perplessità. Olivia Wilde ha postato su Instagram un meme in cui Katy Perry, di ritorno dal volo, bacia il suolo terrestre, scrivendo sarcasticamente: «Almeno abbiamo ottenuto dei meme decenti in cambio di miliardi di dollari».

Olivia Munn, durante una puntata di Today With Jenna and Friends, ha invece sollevato dubbi sull’utilità di questi viaggi: «Con tutto quello che sta succedendo nel mondo, davvero questo è ciò su cui dovremmo concentrare le nostre energie? Cosa c’è lassù che valga la pena esplorare in questo modo? Se volete andarci, andate. Ma perché dobbiamo saperlo tutti?».

@emrata

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Alle critiche hanno risposto direttamente le protagoniste del volo. In conferenza stampa, Gayle King ha difeso la missione: «Chi ci critica, probabilmente non ha davvero compreso il significato di ciò che abbiamo fatto. Abbiamo ricevuto messaggi da tantissime giovani donne che si sono sentite rappresentate».

Lauren Sánchez ha aggiunto: «Capisco la reazione, mi mette un po’ in ansia. Ma invito chi ci giudica a visitare Blue Origin, a vedere da vicino il lavoro e la dedizione delle migliaia di persone che credono profondamente nella nostra missione».

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