Joaquin Phoenix consiglia di non vedere ‘Beau ha paura’ sotto funghetti | Rolling Stone Italia
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Joaquin Phoenix consiglia di non vedere ‘Beau ha paura’ sotto funghetti

Ma se siete così pazzi da voler guardare il nuovo film di Ari Aster sotto allucinogeni... "Fatevi dei video", dice il premio Oscar

Joaquin Phoenix in 'Beau ha paura'

Joaquin Phoenix in 'Beau ha paura'. Foto: A24/I Wonder Pictures

Negli USA Bean ha paura è uscito questo fine settimana, mentre in Italia arriva giovedì 27 aprile. Il che significa che noi dovremo aspettare ancora qualche giorno per essere traumatizzati dall’ultima discesa nella follia di Ari Aster. Gran parte della critica ha elogiato il film, da molti considerato uno dei momenti più alti della carriera del regista di Hereditary – Le radici del male e Midsommar – Il villaggio dei dannati. Ma se c’è una cosa su cui i fan e i detrattori concordano è che vi metterà parecchio alla prova. E Joaquin Phoenix ha deciso di dare qualche consiglio ai futuri spettatori per la visione. Anzi, un consiglio. Molto specifico.

In un’intervista a Fandango, Phoenix ha raccomandato al pubblico di non prendere sostanze allucinogene prima di vedere il film, scherzando però anche sul fatto che sarebbe curioso di vedere i risultati se qualcuno fosse così pazzo da farlo: «Mi è stato detto da qualcuno in un college che c’è questo thread universitario, una sfida per cui i ragazzi avrebbero preso dei funghetti e sarebbero andati a vedere Bean ha paura», ha spiegato l’attore. «E volevo solo fare un po’ di servizio pubblico: non prendete funghetti prima di guardare questo fottuto film. Ma se lo fate, filmatevi. No, davvero, non rischiate!».

Phoenix ha aggiunto che, anche dopo aver lavorato al film per mesi e aver visto come sono state girate tutte le scene più spaventose, ha avuto l’ansia per tutto la proiezione del lungometraggio: «Mi dimenavo sulla sedia. Prima di tutto, rido per l’intero film», ha aggiunto. «Ci sono un paio di sequenze in cui mi contorco. Le cose che [Ari] ha fatto con il sound design… ecco, è stato davvero grandioso. È un mondo così ricco e ci sono così tanti dettagli da notare. È al cento per cento un film che senti dentro. Ci sono così tanti temi complessi, ma è un’esperienza viscerale. Poi te ne vai a casa e, quando quella sensazione si attenua, inizi a pensarci».