'Io sono Mia', il biopic sulla Martini arriva al cinema | Rolling Stone Italia
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‘Io sono Mia’, il biopic sulla Martini arriva al cinema

«Grazie a questo film Mimì rivive» ha detto Loredana Bertè. In un'operazione simile a quella di 'Principe Libero', il lungometraggio arriva al cinema come evento speciale il 14,15 e 16 gennaio e poi sarà trasmesso su Rai1.

‘Io sono Mia’, il biopic sulla Martini arriva al cinema

«Non mi sono risparmiata mai, ho dato ogni fibra di me. Non ho voluto imitarla: non sarebbe stato possibile e neanche giusto, sarebbe stato sterile e privo di anima. Ho provato a dedicarle un pezzo del mio cuore». Serena Rossi racconta così il suo approccio nell’interpretare di Mia Martini, che l’attrice e cantante impersona nel biopic Io sono Mia. Un’operazione che, dopo il successo di Principe Libero su De André riprende la stessa formula: arriva al cinema come evento speciale il 14, 15 e 16 gennaio distribuito da Nexo Digital per andare poi in onda a febbraio su Rai1 e on line su RaiPlay.

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«È sia una operazione di carattere narrativo, che una modalità di sfruttamento multipiattaforma del prodotto. Questa non vuole essere una classica biografia che dettagli la vita di un’artista, ma mira a coglierne l’essenza e l’unicità. Va a raccontare l’artista e la donna nel suo profondo» spiega il direttore di RaiFiction Eleonora Andreatta «È il racconto della sua grande umanità e specialità di donna. È il racconto degli anni’70, che hanno visto la sua ascesa e il suo successo; il racconto delle case discografiche e degli agenti che hanno contribuito al suo successo e anche al suo osteggiamento; il racconto degli anni 80 che hanno visto il suo esilio».

La lavorazione di Io sono Mia è partita il 14 maggio, «il giorno in cui è stata ritrovata: abbiamo iniziato quando lei ha finito» sottolinea la Rossi. Il film si apre a Sanremo, nel 1989, quando un’esile figura femminile percorre i corridoi che portano al palco del teatro Ariston. È Mia Martini al suo rientro sulle scene dopo anni di abbandono: «Sai la gente è strana prima si odia poi si ama» è la prima strofa della sua nuova canzone, della sua nuova vita.

«Mi hai spettinata, hai una voce potente» Loredana Bertè si rivolge a Serena Rossi che si commuove. «Mimì sarebbe molto fiera di questa cosa, ne sono convinta: io lo sono di più. Il tempo non cancella proprio niente, è come se fosse successo ieri. Hai parlato del 14 maggio. Lei è stata tre giorni in quella maledetta casa: due giorni da morta, uno da viva. Ora grazie a questo film Mimì rivive, anche se dentro di me e dentro il cuore dei suoi fan non è mai morta e mai lo sarà. Ti ringrazio anche a nome suo».

«Ho voluto fare una cosa credibile» interviene il regista Riccardo Donna. «Ho detto a Serena di essere se stessa, di non cadere in imitazioni. Lei l’ha fatto benissimo. Ho cercato di ricostruire questi vent’anni che scorrono nel film e ho fatto di tutto affinché fosse credibile. Volevo che Sanremo fosse davvero Sanremo, che gli studi televisivi fossero reali, che per cantare avesse gli strumenti giusti. Gli scenografi, la costumista, i truccatori hanno fatto un lavoro enorme. Anche sulle musiche: avendo a disposizione Serena, abbiamo potuto far ricantare e risuonare da zero con gli strumenti dell’epoca tutte le canzoni. Il risultato è dentro il film: ha una forza d’impatto incredibile».

E conclude: «Ho vissuto in pieno il periodo in cui succedeva tutto quello contro Mia Martini. Questo film è solo un piccolo modo per chiederle scuse. Tutti noi del mondo dello spettacolo non abbiamo fatto abbastanza per impedirlo».

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