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Inizia “True Detective”. Cinque motivi per vederlo

Dal 3 ottobre arriva in Italia il miglior telefilm del 2014. Grande storia, una coppia (McConaughey - Harrelson) memorabile, tanta buona musica. Ci piace
Woody Harrelson e Matthew McConaughey nella prima stagione di "True Detective"

Woody Harrelson e Matthew McConaughey nella prima stagione di "True Detective"True Detective

Ci sono cose che non vi potete permettere di fare. Per non fare brutta figura. Per non essere gli unici a non sapere di cosa stanno parlando tutti gli altri. Per esempio: non potete non vedere True Detective.

Volete sapere perché? Eccovi cinque impeccabili risposte (da leggere mentre ascoltate la colonna sonora della serie, in questa playlist).

1. C’è Matthew McConaughey. Ve lo ricordate solo per stupide commediole romantiche in compagnia di Jennifer Lopez, Jennifer Garner o di qualche altra Jennifer? Errore. Da cinque anni a questa parte è semplicemente rinato e ora non sbaglia un film: ha vinto un Oscar per Dallas Buyers Club e tra poco lo vedremo in Interstellar, il prossimo film di Christopher Nolan. In mezzo, ha vestito i panni di Rust Cohle in True Detective. Un ruolo incredibilmente difficile e sfaccettato, che urla: «Date subito un Emmy a quell’attore!».

2. C’è anche Woody Harrelson. Matthew rischia di rubare la scena a tutti, è vero. Ma non ha fatto i conti con il detective Marty Hart, interpretato da Woody. Un ruolo meno appariscente e meno scoppiettante di quello del suo collega, ma a ben vedere gigantesco. Passerete giorni a tentare di imitare l’espressione della sua bocca, ve lo garantisco. E poi: chi non vuole bene a Woody Harrelson?

3. La musica. La colonna sonora di True Detective è semplicemente fantastica. E non potrebbe essere altrimenti, visto che sono tutti brani composti o selezionati da T Bone Burnett, uno dei musicisti country più influenti della storia americana. Si passa da grandi classici di John Lee Hooker a Waylon Jennings, a cose più moderne dei Grinderman o dei Wu Tang Clan.

4. C’è un signor regista. Solitamente le serie televisive americane hanno un pilota diretto da un grande regista, mentre il resto degli episodi sono affidati a semi sconosciuti che tentano di imitarne lo stile. True Detective, invece, è tutta diretta da Cary Fukunaga. Ok, forse non è il regista più famoso del mondo, ma è uno che ha classe e stile da vendere. Ed è uno che nel quarto episodio si permette di fare un piano sequenza di sei minuti e mezzo che toglie il respiro.

5. La storia è bellissima. Ci sono grandi attori, una colonna sonora impeccabile e un ottimo regista. Ma c’è anche una trama stupenda. Ed è la cosa più importante. L’ha scritta Nic Pizzolatto, uno scrittore statunitense di 38 anni con un libro, Galveston, all’attivo. C’è un omicidio e due detective sulle tracce dell’assassino. Ma non solo: c’è l’America più rurale e sporca che si sia mai vista, il passato che si va a intrecciare con il presente, un’umanità al limite, disperata, a cui ci si affeziona subito. E tanta, tanta azione.

 

True Detective
Scritto da Nic Pizzolatto, diretto da Cary Fukunaga. Con Matthew McConaughey e Woody Harrelson.

Da venerdì 3 ottobre, ore 21.10, su Sky Atlantic.

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di settembre di Rolling Stone

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