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In una timeline alternativa, Martin Scorsese avrebbe potuto essere un prete

Il racconto dei primi anni della vita del regista, e della sua fascinazione con la religione cristiana, sono contenuti nella nuova docuserie di Rebecca Miller, 'Mr. Scorsese', in arrivo il 17 ottobre su Apple TV+
Martin Scorsese a Cannes 2023

Foto: Patricia De Melo Moreira/AFP via Getty Images

In una timeline alternativa, Martin Scorsese sarebbe potuto essere un prete. Il suo interesse per la religione cristiana non è mai stato un mistero, e riferimenti numerosi vi si trovano nei suoi film. Ma quello che ha rivelato la nuova docuserie di Rebecca Miller sul grande regista, Mr. Scorsese, presentato il 4 ottobre al New York Film Festival, è che, in una timeline alternativa, avremmo avuto grandi sermoni al posto di pietre miliari della cinematografia.

Scorsese ricorda, intervistato da Miller, di aver assistito alla sua prima Messa cattolica all’età di sette anni, a New York, nella cattedrale di St. Patrick. Lì iniziò il suo lungo rapporto con la fede cristiana. Fino a che…

«C’era un seminario di reazione, lo tenevano da qualche parte sull’85esima strada. Per i primi mesi andò tutto bene, ma poi successe qualcosa. Cominciai a capire che il mondo stava cambiando. Erano i primi anni del rock and roll, il vecchio mondo stava morendo. Mi accorsi che c’era vita attorno a me. Innamorarsi, essere attratti dalle ragazze – non che ci fosse un’esagerazione di tutto questo, però c’erano questi sentimenti nell’aria, e in un lampo capii che era tutto più complesso di così. Non puoi lasciar perdere».

Scorsese, oggi 82enne, arrivò dunque alla conclusione che la carriera ecclesiastica non facesse al caso suo: «L’idea di diventare prete, di devolvermi agli altri, ecco, si trattava di questa cosa qui. Ma ho capito che non era il mio posto. Provai a rimanere, ma poi chiamarono mio padre, e gli dissero: “Portalo via da qui”, perché mi comportavo male».

La testimonianza termina qui. Non sapremo forse mai a quali comportamenti “cattivi” facessero riferimento gli educatori del giovane Scorsese. Possiamo solo lavorare di immaginazione, e farci ispirare da quello che vediamo nei suoi film.

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