In Francia spopola un doc negazionista sul Covid (sostenuto anche da Sophie Marceau) | Rolling Stone Italia
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In Francia spopola un doc negazionista sul Covid (sostenuto anche da Sophie Marceau)

Si chiama 'Hold Up' e sostiene che la pandemia sia stata pianificata a tavolino da governi, lobby e media. E mentre i contagi aumentano, fanno discutere anche le (vecchie) dichiarazioni di Marion Cotillard e di Juliette Binoche

In Francia spopola un doc negazionista sul Covid (sostenuto anche da Sophie Marceau)

Foto: Samir Hussein/WireImage

Nonostante la pandemia stia colpendo durissimo in Francia con migliaia di contagi al giorno, nel Paese sta circolando un documentario che, grazie anche al sostegno di volti del cinema francese, è diventato virale. Si chiama Hold Up, dura quasi tre ore ed è stato realizzato grazie a un crowdfunding di circa 200mila euro dall’ex giornalista di Tf1 Pierre Barnérias, che da qualche mese sul canale YouTube Thana Tv critica pesantemente la gestione dell’epidemia in Francia.

Il doc, disponibile dal 9 novembre su diverse piattaforme digitali (tra cui Odysee), abbraccia la tesi secondo cui la crisi sanitaria mondiale sia stata organizzata a tavolino dai governi, dalle lobby finanziarie internazionali, dai media, dalle industrie farmaceutiche da potenti come Bill Gates e Jacques Attali. Tra gli intervistati ci sono il dottor Christian Peronne, vicino al “guru” della clorochina, il professor Raoult di Marsiglia, e la sociologa di sinistra Monique Pinçon-Charlot, che sostiene che il coronavirus sia uno sterminio dei poveri a opera dei ricchi, per dire. Ovviamente non ci sono mai prove a sostegno delle affermazioni e sono presenti molti errori fattuali, come l’idea che il lockdown non serva a ridurre il contagio.

In migliaia stanno rilanciando il film sui social. Tra questi c’è Sophie Marceau, che ha pubblicato la locandina di Hold Up accompagnata dal copy: «”Quelli” ci chiamano inutili…». Sotto al post c’è una lista lunghissima di commenti, che definiscono la Marceau una “paladina della verità”.

 

 
 
 
 
 
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Non è la prima volta che l’attrice si lascia andare a sparate del genere, come ricorda il Corriere: «Qualche anno fa si è schierata al fianco del professor Henri Joyeix, un oncologo di Montpellier radiato dall’ordine dei medici per avere organizzato una petizione, sostenuta dall’estrema destra, contro i vaccini sui neonati».

Intanto stanno tornando sotto i riflettori alcune vecchie dichiarazioni di altre due star del cinema francese, i premi Oscar Marion Cotillard e Juliette Binoche. Se in primavera la prima aveva contratto il virus in forma lieve insieme al suo compagno e poi aveva scherzato sul fatto che «il riscaldamento climatico dovrebbe assumere gli stessi pubblicitari del Covid» per essere preso più sul serio, la Binoche aveva scritto su Instagram: «Sono operazioni organizzate da gruppi finanziari internazionali (principalmente americani) da tempo. Sono dei manipolatori (e non lo dico per paranoia!): i vaccini che stanno preparando ne fanno parte. Mettere a tutti un chip sotto la pelle: no! No alle operazioni di Bill Gates, no al 5G».