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Il nuovo film di Gabriele Muccino sarà il racconto della nostra quarantena

Il regista romano si ispirerà alle storie comuni raccolte via mail in queste settimane
Gabriele Muccino scattato da Fabrizio Cestari

Gabriele Muccino scattato da Fabrizio Cestari

Dopo Salvatores, un altro Gabriele del cinema si ispirerà per il suo prossimo film alla quarantena che stiamo vivendo: Muccino ha appena annunciato che il suo nuovo progetto partirà proprio dalle storie del nostro isolamento. Se il primo però firmerà un documentario vero e proprio, quello di Muccino sarà invece un racconto di finzione, basato sulla realtà di questi giorni.

Il regista degli Anni più belli, l’ultimo grande titolo italiano arrivato nelle sale prima della chiusura totale dei cinema, ha lanciato l’appello ad amici, conoscenti, fan e persone di tutti i tipi. Gli spunti di chiunque vorrà partecipare vanno inviati all’indirizzo mail gmuccino3@gmail.com. «In appena tre ore, ho ricevuto centinaia di storie molto belle e sincere, trasversali» ha dichiarato a Leggo.it.

Potrebbe già esserci un titolo per questo «racconto corale, con tanti personaggi, basato sulle storie che riceverò: Il grande caos». Muccino si prepara già alle eventuali critiche: «Non ho paura dei detrattori: ci saranno, come sempre. Ma un regista deve saper leggere il presente. Rossellini ha fatto Paisà quando ancora avevamo i tedeschi dentro casa». Tra le storie che dice di aver già preso in considerazione per il film futuro, «la fine di un’esistenza che si consuma nel silenzio, senza poter neanche stringere una mano o salutare i propri cari» e le vicende di «medici e infermieri impegnati nella lotta al coronavirus. Tutto questo vorrei raccontarlo in modo poetico, romanzato, ma cogliendo quello che c’è dietro questo magma di grande umanità, livellato da un nemico misterioso».

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