I 10 personaggi migliori di The Walking Dead | Rolling Stone Italia
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‘The Walking Dead’ in 10 personaggi

Arriva in Italia l'ottava stagione della serie di zombie più famosa del mondo. Ecco chi, tra eroi e cattivi, ha reso lo show indimenticabile

‘The Walking Dead’ in 10 personaggi

I fan di The Walking Dead hanno imparato a loro spese che nessuno dei protagonisti – proprio nessuno – può dirsi sicuro di arrivare sano e salvo alla fine di ogni episodio, figuriamoci di una stagione intera. Nel corso degli anni lo show AMC è diventato un viavai di attori: dozzine di protagonisti, eroi e cattivi, sono morti durante lo show, per non parlare dei personaggi secondari entrati in scena e massacrati pochi minuti dopo. Non tutti, però, sono uguali agli occhi degli spettatori, ed è per questo che abbiamo scelto i 10 personaggi più memorabili.

Alcuni sono brave persone, altri non proprio. Tutti, però, hanno dato il loro contributo al racconto complesso di quel mondo distopico che fa da sfondo alle vicende di The Walking Dead. Eccoli:

10. Negan

L’attuale supercattivo della serie è stato presentato come la minaccia definitiva alle speranze del gruppo di Rick, un uomo dotato della sua armata personale (i Saviors) e di una mazza da baseball ricoperta di filo spinato e con un nome tutto suo, la terribile Lucille. Tenere testa a tutte queste aspettative sarebbe stato un compito difficile per chiunque, ma Jeffrey Dean Morgan ha convinto tutti con la sua performance scanzonata e sopra le righe. La facilità con cui arriva alla violenza e il rigore con cui gestisce la sua organizzazione lo rendono tanto affascinante quanto spaventoso.

9. Ezekiel

Quanto devi essere fico per diventare uno dei personaggi preferiti dal pubblico di The Walking Dead dopo un solo episodio? Ezekiel appare nella storia proprio nel momento del bisogno, cioè poche scene dopo l’arrivo di Negan e la morte di due dei protagonisti. La performance teatrale di Khary Payton regala un po’ di leggerezza a uno show che rischiava di diventare troppo tetro. Il suo personaggio è lì per ricordarci che violenza ed egoismo non sono le uniche risposte all’apocalisse zombie. E se non vi sembrano ragioni sufficienti per giustificare la sua posizione in classifica, pensate alla sua tigre da compagnia e a tutte le esagerazioni da monarca medievale.

8. Hershel Greene

Hershel Greene, il contadino gentiluomo, è diventato la nuova “voce della ragione” del gruppo di Rick dopo la dipartita di Dale. Dopo qualche tempo, però, la sua situazione (e quella della figlia Maggie) è precipitata e si è trasformato in un pragmatico, un uomo che mette da parte le sue emozioni per trovare il compromesso più sensato. La sua morte – per mano del Governatore – è uno dei momenti più tragici della serie, e il suo ruolo nel gruppo non è stato mai più riempito. Ci manchi, Scott Wilson.

7. Maggie Greene

La figlia di Hershel ha ereditato dal padre buon cuore e mente lucida. Il suo viaggio all’interno dello show, però, è ben più complesso di quello del papà: ha vissuto una storia d’amore sconvolgente ma finita in tragedia; ha sviluppato un certo acume politico ed è diventata la vera leader del suo gruppo. E, quando sembrava che stesse vivendo la stessa parabola di Carol, si è resa conto che quella durezza non le apparteneva. L’interpretazione di Lauren Cohan è piena di grazia, e la giovane Miss Greene è diventata presto uno dei personaggi più amati della serie.

6. Glenn Rhee

La morte di Glenn è stato il colpo di grazia per moltissimi fan di The Walking Dead, che hanno abbandonato lo show insieme al personaggio che amavano così tanto. E non importa se è avvenuto tutto esattamente come nel fumetto, senza Glenn la serie non è più la stessa: era in scena praticamente da sempre, ed è scampato alla morte tantissime volte… a parte una. La fine del suo personaggio ha dimostrato la futilità di tutte le speranze del gruppo di Rick. E sono ancora molti i fan che non riescono a guardare lo show senza Steven Yeun.

5. Rick Grimes

Spesso l’eroe/protagonista di una serie come The Walking Dead è il personaggio meno amato dal pubblico; l’uomo/la donna al centro della vicenda è sempre troppo perfetto o troppo tormentato. E sì, lo sceriffo Rick Grimes ha vissuto un’infinità di momenti eccessivi e spesso ha preso decisioni idiote, ma alla fine è rimasto lo stesso personaggio carismatico che abbiamo conosciuto nella prima stagione. Il ruolo ha trasformato Andrew Lincoln in un sex symbol e gli ha regalato parecchi momenti indimenticabili. Diciamoci la verità: Rick Grimes rappresenta il cuore di The Walking Dead, il centro di tutti i conflitti morali della serie.

4. Morgan Jones

Quattro dei migliori episodi di The Walking Dead sono dedicati a Morgan Jones, sarà una coincidenza? È stato fondamentale per la prima stagione, quando era la guida dello sconvolto Rick; è tornato in versione tormentata nella terza – con un episodio strappalacrime -, e ha accettato la perdita della sua famiglia grazie al lungo flashback di Here’s Not Here. Poi è diventato la strana guida del Regno, dove il suo spirito pacifista si è integrato alla perfezione. Lo show ha ancora bisogno di Morgan e della sua anima gentile: il suo personaggio rappresenta la possibilità di sopravvivere senza abbandonare ogni principio morale.

3. Carol Peletier

Moglie maltrattata, madre in lutto, amica affidabile e killer dal sorriso inquietante – la signora Peletier è sempre fonte di pathos e umorismo nero, soprattutto grazie all’interpretazione di Melissa McBride. Non è una sorpresa che la versione televisiva del personaggio sia infinitamente più amata di quella dei fumetti, la McBride ha arricchito il suo personaggio in un’infinità di modi diversi. Non sappiamo cosa le succederà – la versione “di carta” si è suicidata –, ma siamo convinti che la McBride darà spettacolo.

2. Daryl Dixon

The Walking Dead è uno show ricco di personaggi iconici, e non c’è niente di più iconico di un cacciatore ribelle con i capelli unti e armato di balestra. Presentato come un redneck incazzato, Daryl Dixon si è trasformato in uno dei personaggi più complessi dello show, soprattutto grazie alla performance di Norman Reedus, che è riuscito a tirare fuori dal suo personaggio alcuni momenti di grande tenerezza. Anche senza suo fratello Merle, è uno dei pochi che potrebbe benissimo sopravvivere da solo. Buttatelo nella foresta senza armi, cibo o vestiti e sopravviverebbe comunque più a lungo di tutti quelli nascosti dietro solide mura di cemento. Indistruttibile.

1. Michonne

Quando è entrata in scena per la prima volta – armata con una katana, un sorriso sadico e due zombie senza mascella al guinzaglio – abbiamo capito tutti che Michonne era la guerriera definitiva. È riuscita a sopravvivere per mesi, superando tutte le sfide dell’apocalisse zombie da sola e senza nessun aiuto. E, nonostante il lungo periodo di solitudine e le tragedie del suo passato, è riuscita ad adattarsi e a vivere insieme a un gruppo. La vita comunitaria l’ha aiutata a fare pace con quello che le è successo e a trovare il modo di dare un contributo per ricostruire la società. Selvaggia quando necessario, materna e mortale allo stesso tempo, il personaggio di Danai Gurira è il meglio di The Walking Dead. Michonne non ha perso neanche un briciolo della sua umanità, ed è sempre un piacere vederla in mezzo a qualche carneficina.

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