Gérard Depardieu prende a pugni il re dei paparazzi: cronaca di un ritorno alla Dolce Vita | Rolling Stone Italia
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Gérard Depardieu prende a pugni il re dei paparazzi: cronaca di un ritorno alla Dolce Vita

Rino Barillari finisce in ospedale al grido di «’A guera è guera». Il gestore dell’Harry’s Bar accusa la star francese. Che oggi però si difende: «È stato molesto, e Via Veneto oggi fa schifo». Ecco com’è andata secondo i protagonisti

Gérard Depardieu prende a pugni il re dei paparazzi: cronaca di un ritorno alla Dolce Vita

Gérard Depardieu

Foto: Sean Gallup/Getty Images

Intervistato oggi da Repubblica, Gérard Depardieu commenta l’aggressione di ieri a un paparazzo, anzi: il re dei paparazzi Rino Barillari, finito in ospedale dopo tre cazzotti ricevuti per mano (letteralmente) dell’attore francese.

Ha avuto «un comportamento vergognoso e molesto», dice Depardieu, per poi raccontare la sua dinamica dei fatti: «Ero a tavola con un gruppo di persone tra cui Magda (Vavrusova, la sua compagna, ndr), questo paparazzo ha cominciato a fare foto ma è diventato sempre più insistente, pressante, finché ce lo siamo trovato addosso. Si è messo a spintonare, spingeva anche Magda, e nella foga io ho perso completamente l’equilibrio e sono caduto. Magda si è fatta male. Lui si è procurato solo un’escoriazione alla fronte, continuava a scattare foto anche quando stavamo andando via».

Tutto ciò avveniva all’Harry’s Bar di Via Veneto, sfondo di una vita ormai non più tanto dolce. «Depardieu stava mangiando esternamente con degli amici, erano in sei, è passato Barillari, lo ha visto e gli ha fatto un po’ di foto», raccontava ieri Piero Lepore, il gestore del locale. «Mentre stava facendo le foto, la donna che era con lui gli si è scagliata addosso in una maniera incredibile, gliene ha dette di tutti i colori. A quel punto è arrivato Depardieu senza dire niente, ha sferrato due cazzotti a Rino. Poi è salito nell’auto e sono andati via. Siamo abituati ai personaggi famosi, ma non eravamo più abituati a queste scazzottate».

Ma nell’intervista con Repubblica uscita oggi Depardieu se la prende proprio con Lepore: «Il direttore dell’Harry’s Bar doveva tutelare la tranquillità dei clienti, sarebbe suo compito garantire un clima sereno per tutti gli ospiti, invece ha dimostrato di fare il contrario, ha preso le difese del paparazzo, giustificando così la sua invadenza senza il minimo rispetto. Nel locale sono esposte molte foto di Barillari, in alcune compare anche lui. Non dovevo metter piede in quel posto. E Via Veneto è terribile, straborda di turisti che nella maggior parte dei casi si disinteressano della cultura».

Ma torna anche sui “precedenti” con i paparazzi, che oggi considera «superati dai selfie», per esempio «a Firenze davanti alle Cappelle Medicee. Mi turba che sia successo un’altra volta qui, l’Italia è casa. Roma è una città meravigliosa, di una bellezza infinita, mi ricorda l’amico Marcello Mastroianni. Un paparazzo maleducato e irruento ha rovinato l’incantesimo. Magda è dovuta andare in ospedale per farsi medicare, è molto scossa. Mi hanno riferito che Barillari si è presentato addirittura fuori dal pronto soccorso per fare altre foto».

Intanto Barillari raccontava ieri al Messaggero che «Depardieu mi ha dato tre cazzotti in faccia. Mi fa male la testa oh, mica ho più 15 anni, ce ne ho 79. Oggi c’è sciopero dei taxi in città, quindi io sono arrivato in via Veneto a piedi. Di nascosto ho fotografato lui insieme a una ragazza bella, bellissima. Lei se n’è accorta e mi ha lanciato un po’ di ghiaccio. Una cosa normale, i personaggi famosi sta scena la fanno sempre… Mai mi sarei aspettato però quello che è successo dopo: quando è uscita, infatti, è arrivata verso di me dicendo “merd…”. Io ho fatto un passo indietro e le ho sorriso. Ma poi è arrivato lui. Mamma mia quanto è grosso, non ho fatto in tempo a capire quello che stava succedendo che mi ha dato tre cazzottoni in faccia, mi fa male tutto il lato destro. Ho beccato la sveglia, qui è tornata la dolce vita da capo. A Cannes fanno il cinema e qui le stronzate. Adesso però so’ affari suoi. Ora vado in ospedale, perché mi sa che mi so’ rotto qualcosa e poi lo denuncio ai carabinieri. ’A guera è guera…».

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