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Fuoriserie Italia: il futuro del cinema italiano

Non solo 'Gomorra' e 'The Young Pope', prodotti come 'Suburra' hanno creato un nuovo genere: la serialità all'italiana. Grazie al coraggio dei broadcaster e a una nuova generazione di attori di talento

Quando si parla di serie tv, non è facile superare lo scetticismo del pubblico italiano. Forse siamo troppo abituati alla serialità americana, forse guardiamo la nostra tv con troppo scetticismo, come se fossimo condannati all’esterofilia. Per fortuna le cose stanno cambiando, perché trascinati dal successo di Gomorra e The Young Pope, un’intera generazione di autori e attori si è aperta una breccia nel nostro binge watching quotidiano.

Noi ne abbiamo scelti quattro, eccoli:

Andrea Arcangeli

Andrea Arcangeli: maglia con scollo a V in lana pettinata, pantaloni in drill di cotone tutto Prada, sneakers in tela Converse Chuck Taylor 70s

24 anni, è Angelo in Trust. «È stata un’esperienza assurda, Danny Boyle è uno dei miei registi preferiti: era super carico, umile, empatico. Rideva fortissimo durante le scene e non era facile rimanere concentrati». Trust è uno show molto democratico, «approfondisce anche i personaggi secondari come il mio, l’unico che parla inglese tra i rapitori di Paul Getty III. Se parliamo di prodotti così, oggi forse è meglio fare una serie tv perché il livello è quello del cinema, ma tutti i riflettori sono puntati sulla serialità». Andrea si immaginava architetto, ma dopo la scuola di recitazione sono arrivate tante opportunità, da Fuoriclasse a The Startup, il primo film da protagonista. Il suo obiettivo è diventare un interprete «non per forza popolare, ma riconosciuto come simbolo di qualità. Prendi Javier Bardem, per esempio». Andrea è tra i protagonisti di Dei, nelle sale dal 21 giugno, un progetto che «porta il linguaggio della videoarte nel cinema di finzione: se non si sperimenta, le avanguardie come nascono?». Ma Arcangeli ha anche un’altra passione, quella per la musica elettronica: «Mi sono comprato una consolle, ho fatto delle serate come Dj e ho scoperto che mi dà un sacco di gioia far ballare la gente»

Angela Curri

Angela Curri, abito stampato con maniche a sbuffo Louis Vuitton. Foto Federica Lazza

24 anni, è Angela Giammarresi in La mafia uccide solo d’estate – La serie. Il suo sogno «è fare un film da protagonista, o affacciarmi al cinema francese. Sono un’anima romantica». Dopo l’esordio sul grande schermo con Susanna Tamaro e il lungometraggio con Liliana Cavani, il suo primo ruolo importante è stato quello di Bea in Braccialetti Rossi 2: «Era una figura eterea, quasi preraffaellita. Angela Giammarresi, invece, è qualcosa di più palpabile. E poi si chiama come me, che è tutto un programma», ride. Le serie tv sono il nuovo cinema, «ormai il confine non esiste più. E sono un’occasione per ampliare personaggi e storia: nel film Angela non c’era, è stata introdotta dagli sceneggiatori dello show, e le succede di tutto». La chiave del successo della serie? «L’ironia e la leggerezza con cui Pif affronta questi temi, che rendono tutto più vicino a noi». La carriera di Angela parte a 10 anni dallo Zecchino d’Oro: «Mi hanno eliminato alla penultima selezione, ero triste e mia madre mi ha fatto entrare in un’agenzia di attori. Ma l’amore per il canto è rimasto, chissà, magari tra un pochino di tempo…». Intanto Angela sta andando a Londra per perfezionare l’inglese e a fine mese (assieme ad Andrea) è al cinema con Dei di Cosimo Terlizzi, dove c’è un anche brano scritto e interpretato da lei.

Eduardo Valdarnini

Eduardo Valdarnini, t-shirt stampata e chiodo con borchie Valentino. Foto Federica Lazza

26 anni, è Lele Marchilli in Suburra – La serie. «Alla recitazione ci sono arrivato per caso: in realtà pensavo alla scrittura, ma, dopo il liceo, una mia amica doveva fare un cortometraggio e le serviva un ragazzo tipo me. Da lì in poi è stato tutto naturale». Dopo la scuola, una webserie e i lungometraggi Pasolini e Arianna, arriva il primo colpaccio: nel 2016 al cinema è il protagonista di Qualcosa di nuovo, al fianco di Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti. Poi il secondo, il ruolo di Lele nella crime story ambientata a Ostia: «Me l’hanno fatto sudare. Quando l’ho saputo ero a Parigi, dove vivo, a casa della madre della mia ragazza, e stavo giocando con i cani». Eduardo è sul set della seconda stagione di Suburra, prima produzione italiana originale Netflix, distribuita in 190 paesi: «Robetta, insomma (ride). Lo stress mi è arrivato di colpo il giorno di uscita della prima stagione: ho vomitato, è stata una botta, ma meravigliosa. Ora ho imparato a gestire l’ansia». La serialità «è una grande opportunità anche per gli attori, permette di sviluppare i personaggi a fondo, ma per me c’è sempre un valore inestinguibile nel vedere un film in sala». Il sogno? «Stabilità. Sarà un po’ naïf, ma vorrei un posto mio, una casetta nel centro di Parigi».

Giulia Schiavo

Giulia Schiavo, maglia in lurex intarsio color oro Miu Miu

19 anni, è Alice in Skam Italia. «Mi piace sperimentare, è quello per cui faccio questo mestiere. Ogni personaggio è un’avventura profonda, perché non c’è ruolo grande o piccolo, dipende da come lo fai. Con la mia coach e manager Yvonne D’Abbraccio lavoriamo molto sui dettagli». Skam è la versione italiana dello show norvegese sugli adolescenti diventato un caso: «Interpreto la rivale della protagonista, c’è un bell’attrito (ride). È una serie verace, senza filtri. È tutto estremamente crudo, dal linguaggio alle inquadrature». Dopo Un posto al sole, Giulia è sul set dell’Allieva 2: «La tv è una palestra, i ritmi sono più forsennati, devi stare sul pezzo». Presto uscirà La partita, la sua prima volta al cinema, in cui recita con Francesco Pannofino e Simone Liberati: «Sono la sua ragazza, una pazza scatenata. Tutti i miei ruoli finora hanno avuto un pizzico di follia, e mi diverte molto». E in arrivo c’è un film da protagonista. Giulia ha cantato per molti anni – «amo la malinconia di Lana Del Rey» –, è arrivata a fare l’attrice attraverso la danza e ha le idee chiare: «Vorrei diventare un’artista a 360 gradi, toccare ogni sfumatura che questo mestiere può racchiudere. Sogno un ruolo come quello di Angelina Jolie in Ragazze interrotte».

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