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Ferzan Özpetek racconta la sua playlist

Sta per tornare nei cinema con il suo nuovo film Napoli Velata, nel frattempo il regista turco ci ha raccontato delle canzoni che ama, tra le note che lo portano verso la sua Istanbul, ricordi da ‘Le Fate Ignoranti’ e "l'inno all'amore" di Mina

Roma, Palazzo Massimo alle Terme, photocall film "Napoli Velata". Nella foto: Ferzan Ozpetek

Sta per tornare nei cinema con il suo ultimo film, Napoli Velata, il thriller ambientato nella città partenopea, in uscita il prossimo 28 dicembre.

La pellicola si apre con una scena di sesso esplicita tra i due attori protagonisti Giovanna Mezzogiorno e Alessandro Borghi, nei panni di due sconosciuti rapiti da un attrazione fatale. In una città ‘velata’ di misteri, la storia inizia con un delitto.

Della trama si sa ancora pochissimo, ma nell’attesa che Napoli Velata arrivi nelle sale, abbiamo incontrato il regista turco, per farci raccontare le sue canzoni preferite, tra le note che lo portano verso la sua Istanbul, ricordi da Le Fate Ignoranti e “l’inno all’amore” di Mina.

“Ghir Enta” di Souad Massi

«Una canzone araba della cantante di origine algerina Souad Massi. Il titolo significa “Nessun altro che te”, e mi piace per quello stile folk che scava con semplicità dentro ai sentieri dell’amore».

“Ben Kedim Yatağım” di Sezen Aksu

«È considerata probabilmente la vera star della musica pop turca. È una canzone che mi piace perché intima e ironica allo stesso tempo. Il titolo infatti è molto “sornione” e si può tradurre come “Io, il mio gatto e il mio letto”».

“E se domani” di Mina

«Beh questo è un vero inno all’amore che mi ha sostenuto da sempre. Forse anche il titolo del mio romanzo Sei la mia vita trae suggestioni da quelle parole e musiche cantante da una interprete assoluta, irraggiungibile».

“Grazie alla vita” di Gabriella Ferri

Fra le varie in circolazione da 50 anni (Gracias a la Vida in originale), la sua versione è quella che amo di più, tanto da inserirla come ricorderete in Le fate ignoranti.

“My Way” di Frank Sinatra

Fin da ragazzo mi sono riconosciuto e provato i brividi per questo brano che solo “The voice” poteva cantare con quel calore, quel sentimento. Ma a dir la verità, mi piacciono quasi tutte le versioni che sono state fatte di My Way, perfino quella molto stralunata dei Sex Pistols.

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