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Emma Watson: «J.K. Rowling? Posso ritenere importante anche chi non ha le mie stesse idee»

L'attrice (ora in pausa) è tornata a parlare del suo rapporto con l'autrice della saga di 'Harry Potter' dopo che si era distanziata dalle sue opinioni sulle persone trans: «Chiunque deve essere trattato con rispetto e dignità»

Foto: Presley Ann/Patrick McMullan via Getty Images

Emma Watson aveva preso chiare distanze dalle posizioni di J.K. Rowling quando l’autrice di Harry Potter aveva condiviso i primi commenti transfobici, manifestando una certa antipatia soprattutto verso le donne trans. Era il 2020, e Watson aveva condiviso queste parole sui suoi social media: «Le persone trans sono chi dicono di essere e meritano di vivere senza essere costantemente messi in dubbio e senza sentirsi dire che non sono chi dicono di essere».

Ora, Watson, che sette anni fa ha interrotto la sua carriera di attrice, è tornata a parlare del tema e del suo rapporto con la scrittrice.

Lo ha fatto recentemente ai microfoni del podcast On Purpose With Jay Shelly, dove ha dichiarato, rispondendo a una domanda diretta sul tema: «Non credo che aver avuto quell’esperienza, e avere le mie visioni e valori personali significhi non poter ritenere Jo (J.K. Rowling, ndr) una persona preziosa. Non sarò mai dell’opinione che una cosa debba escludere l’altra e che la mia esperienza di quella persona venga spazzata via. (…) Il fatto è che non credo che queste cose siano un aut-aut. Quello che penso, invece, è che spero sempre che le persone che non hanno le mie stesse opinioni mi vorranno comunque bene; e che spero che io possa continuare a provare affetto per le persone di cui non condivido necessariamente le opinioni».

Watson ha continuato: «Sono giunta alla conclusione che non è tanto quello in cui crediamo, ma come lo comunichiamo. Attorno a me vedo un mondo in cui sembra che sia giusto buttare via le persone, come se si trattasse di usa e getta. Sono e sarò sempre dell’opinione che ciò sia sbagliato».

Aggiungendo: «Non importa di quale conversazione si tratti: chiunque, nel limite del possibile, dovrebbe essere trattato con rispetto e dignità».

Watson ha concluso, tornando a J.K. Rowling: «Quello che mi è dispiaciuto di più è non avere mai avuto la possibilità di avere davvero una conversazione».

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