‘È stata la mano di Dio’ di Paolo Sorrentino nella short list degli Oscar | Rolling Stone Italia
News

‘È stata la mano di Dio’ di Paolo Sorrentino nella short list degli Oscar

È entrato tra i 15 titoli in corsa nella categoria 'miglior film internazionale'. Le nomination saranno annunciate l'8 febbraio

‘È stata la mano di Dio’ di Paolo Sorrentino nella short list degli Oscar

Filippo Scotti in ‘È stata la mano di Dio’ di Paolo Sorrentino

Foto: Gianni Fiorito


Un altro importantissimo step è andato: È stata la mano di Dio di Paolo Sorrentino è entrato nella short list dei 15 titoli in corsa nella categoria ‘miglior film internazionale’ agli Oscar 2022. Le cinquine saranno annunciate l’8 febbraio e il 27 marzo si terrà la Notte delle Stelle in cui verranno premiati tutti i vincitori.

Il regista napoletano potrebbe conquistare la sua seconda statuetta otto anni dopo La grande bellezza. Per entrare nella short list, È stata la mano di Dio ha dovuto competere con un pool di candidature nazionali da 92 Paesi. Oltre al nostro Sorrentino, che era tra i favoriti della vigilia, ce l’hanno fatta anche l’iraniano A hero di Asghar Farhadi, il film animato danese Flee di Jonas Poher Rasmussen e il giapponese Drive My Car di Ryûsuke Hamaguchi, il finlandese Scompartimento n.6 di Juho Kuosmanen, lo spagnolo Il capo perfetto e il norvegese La peggiore persona del mondo. Fuori dai giochi invece il francese Titane di Julia Ducorneau, già Palma d’Oro a Cannes.

Ecco la short list per ‘miglior film internazionale’:

Great Freedom (Austria) di. Sebastian Meise
Playground (Belgio) di Laura Wandel
Lunana: A Yak in the Classroom (Bhutan) di Pawo Choyning Dorji
Flee (Danimarca) di Jonas Poher Rasmussen
Scompartimento n. 6 (Finlandia) di Juho Kuosmanen
I’m Your Man (Germania) di Maria Schrader
Lamb (Islanda) di Valdimar Jóhannsson
A Hero (Iran) di Asghar Farhadi
È stata la mano di Dio (Italia) di Paolo Sorrentino
Drive My Car (Giappone) di Ryûsuke Hamaguchi
Hive (Kosovo) di Blerta Basholli
Prayers for the Stolen (Messico) di Tatiana Huezo
La peggiore persona del mondo (Norvegia) di Joachim Trier
Plaza Catedral (Panama) di Abner Benaim
Il capo perfetto (Spagna) di Fernando León de Aranoa

Per quel che riguarda la ‘migliore canzone originale’ Jay-Z sfida Beyoncé, Guns Go Bang da The Harder They Fall vs Be Alive da King Richard. Ma nella lista ci sono anche Ariana Grande e Kid Cudi, co-autori di Just Look Up scritta per Don’t Look Up, Billie Eilish e Finneas per No Time to Die (che ha già conquoistato un Grammy) e Jennifer Hudson, che punta alla doppia nomination come attrice e per il brano Here I Am (Singing My Way Home) tratto da Respect. Dopo l’Oscar della scorso anno torna anche H.E.R. (per Bruised), mentre Sparks e Van Morrison sono in gara per i pezzi di Annette e Belfast“. Lin-Manuel Miranda è in lizza con Dos Oruguitas da Encanto, che potrebbe portarlo alla conuqista dell’EGOT (Emmy, Grammy, Oscar e Tony Award). E c’è pure Diane Warren, alla 12esima candidatura senza nessuna vittoria.

Nella categoria ‘miglior colonna sonora’, la short list comprende doppia nomination per Hans Zimmer (Dune e No Time to Die) e Jonny Greenwood (Il potere del cane e Spencer).

Un centinaio di lavori erano in corsa tra i documentari e tra i 15 ancora in gara ci sono, tra gli altri, Flee, Summer of Soul, Billie Eilish, The Rescue e The Velvet Underground.