Tom Stoppard, drammaturgo e sceneggiatore britannico vincitore di un Oscar e di un Tony Award, è morto all’età di 88 anni. I suoi agenti hanno confermato la sua morte alla BBC, affermando in un comunicato che “è morto serenamente nella sua casa nel Dorset, circondato dalla sua famiglia”. Non è stata specificata la causa del decesso.
“Sarà ricordato per le sue opere, per la loro brillantezza e umanità, per il suo ingegno, la sua irriverenza, la sua generosità d’animo e il suo profondo amore per la lingua inglese. È stato un onore lavorare con Tom e conoscerlo”, hanno scritto.
Vincitore di cinque Tony Award per la Miglior Opera Teatrale, Stoppard ottenne il premio per la prima volta all’età di 30 anni per Rosencrantz e Guildenstern sono morti del 1968, che reinterpretava gli eventi di Amleto attraverso gli occhi di due personaggi minori del dramma di William Shakespeare. Stoppard vinse anche il premio per la Miglior Opera Teatrale per I mostri sacri del 1976, La cosa vera del 1984, La sponda dell’Utopia del 2007 e Leopoldstadt del 2023, la sua ultima opera teatrale, ispirata alla sua giovinezza da bambino ebreo cecoslovacco in fuga dall’occupazione nazista.
Sul grande schermo, Stoppard scrisse le sceneggiature di Despair di Rainer Werner Fassbinder, L’impero del sole di Steven Spielberg, un adattamento di La casa Russia di John Le Carré, e co-sceneggiò l’epico distopico Brazil di Terry Gilliam, quest’ultimo valse a Stoppard la sua prima nomination all’Oscar per la Miglior Sceneggiatura Originale. In seguito avrebbe vinto l’Oscar nel 1998 per la co-sceneggiatura di Shakespeare in Love.
Sebbene non accreditato, Stoppard ha anche creato i dialoghi per Indiana Jones e l’Ultima Crociata – “Tom è praticamente responsabile di ogni battuta”, ammise Spielberg – così come per Star Wars: Episodio III – La vendetta dei Sith. Stoppard ha anche diretto la versione cinematografica del suo Rosencrantz e Guildenstern sono morti nel 1990.
Mick Jagger, che un tempo frequentava la quarta moglie di Stoppard, Sabrina Guinness, gli ha reso omaggio sui social media sabato: “Tom Stoppard era il mio drammaturgo preferito. Ci lascia con una maestosa opera intellettuale e divertente. Mi mancherà sempre”.
In seguito alla morte di Stoppard, gli Olivier Awards hanno annunciato che avrebbero onorato il drammaturgo abbassando le luci dei teatri del West End di Londra per due minuti martedì 2 dicembre.
“Nel corso di una brillante carriera lunga sei decenni, ha vinto tre Laurence Olivier Awards e cinque Tony Awards, e ha ricevuto un Oscar per la sceneggiatura di Shakespeare in Love“, ha scritto l’associazione in un comunicato. “Questo riconoscimento attesta la straordinaria portata e l’impatto duraturo del suo lavoro sia sul palcoscenico che sul grande schermo. Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alla sua famiglia, ai colleghi e a tutti coloro le cui vite ha arricchito.”
Pen America ha aggiunto in una dichiarazione: “Dalle sue prime opere teatrali come Rosencrantz e Guildenstern sono morti, che hanno scioccato il pubblico, alla sua opera più recente e autobiografica Leopoldstadt, ispirata all’impatto degli orrori dell’Olocausto sulla sua famiglia, le opere di Stoppard sono state permeate di arguzia e giochi di parole e hanno posto domande essenziali su come viviamo, amiamo, moriamo ed esploriamo la profondità della condizione umana… Stoppard ha usato la sua piattaforma per evidenziare le lotte degli scrittori sotto governi repressivi in tutto il mondo. Il mondo del teatro contemporaneo porterà per sempre il suo segno”.
