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RIP

È morto Adam Jendoubi, attore dei video di Liberato e della ‘Paranza dei bambini’

Aveva 23 anni, il ricordo di Roberto Saviano e di Liberato

Adam Jendoubi in un frame dal video di 'TU T'E SCURDAT' 'E ME'

«Na botta rint’ ‘o core ho sentito quando mi hanno avvertito che Adam era grave dopo essersi sentito male la notte di Capodanno», scrive Roberto Saviano per salutare Adam Jendoubi, attore e modello napoletano di origini tunisine e polacche se n’è andato a soli 23 anni. La conferma è arrivata dal fratello Habib con una story su Instagram, nella quale spiega che è stato autorizzato l’espianto degli organi, seguendo le volontà di Adam.

«In un primo momento sembrava che Adam avesse avuto un incidente con il motorino ma l’ospedale ha poi confermato: arresto cardiaco grave. Adam Jendoubi si è spento a 23 anni. Morire nell’età dell’esordio alla vita genera disperazione: tutto sbagliato, tutto insensato, è impossibile trovare consolazione», si legge ancora nel post di Saviano.

Jendoubi era stato ricoverato nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio in terapia intensiva all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. E, dopo diversi giorni di coma, è morto nel pomeriggio del 9 gennaio. Cresciuto a Forcella, era un volto emergente del panorama partenopeo: conosciuto soprattutto per essere stato protagonista dei primi video di Liberato, su tutti TU T’E SCURDAT’ ‘E ME, ed era stato nel cast della Paranza dei bambini (dove interpretava Aucelluzzo) di Claudio Giovannesi, ispirato proprio al romanzo di Saviano, e di Finalmente sposi di Lello Arena.

Ancora Saviano: «L’avevo incontrato a Napoli anni fa, ancora adolescente, era appena uscito il video della canzone di Liberato dove interpretava il ruolo di protagonista e stava vivendo la prima curiosità delle persone che lo riconoscevano in strada. Espressivo, dinamico, intenso, non è facile in un video senza una sola parola pronunciata, permettere al proprio profilo di emergere così chiaramente. Sentimentale e a tratti guascone, il regista voleva che si caratterizzasse così e Adam nel quotidiano era così. Adam aveva il viso della nuova Napoli: metà polacco, metà tunisino e completamente partenopeo. “Ecco perchè sei così bello – gli avevo detto – sommi più culture ed è sempre così, bellezza nasce da ciò che si mischia, si intreccia, si confonde perché dispone la vita in forme nuove e inaspettate”. Mi guardò perplesso e decise di rispondere con un sorriso a tutto quel blaterare che non aveva capito dove andasse a parare, io imperterrito continuai: “Hai dentro di te tre culture e quante lingue parli?”. “Io parlo il forcellano” rispose e finimmo nel chiasso delle risate. Adam l’avevamo scelto per il ruolo di Aucelluzzo nel film La paranza dei bambini, fare l’attore era sua aspirazione vera. E ora? E ora non c’è altro atto possibile che ricordare, resteranno come traccia della sua vita i video, il film, le foto e la memoria di chi è cresciuto con lui a Forcella. Resterà la storia di un ragazzo figlio di due migranti, di due culture distanti e che Napoli ha saputo rendere prossime come sempre fa questa città che tutto avvicina dando cittadinanza universale a chiunque la attraversa e vive. E resteranno i suoi organi che continueranno a respirare in altre vite. Addio Adam, addio ragazzo».

Lo stesso Liberato in mattinata ha condiviso una story con la foto di Adam e un cuore blu.

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