Si è spenta oggi all’età di 87 anni Claudia Cardinale. L’annuncio della sua scomparsa è stato confermato dal suo entourage, che ha specificato che l’attrice è morta nella sua casa, in Francia. Attrice, icona, volto scolpito nella storia del cinema europeo, lascia dietro di sé un’eredità fatta di film che hanno definito epoche e immaginari.
Nata a Tunisi il 15 aprile 1938 da una famiglia siciliana, Claudia Cardinale vince giovanissima un concorso di bellezza che la porta prima a Venezia e poi Roma, dove inizia una carriera folgorante.
Il debutto alla fine degli anni Cinquanta con i I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli, poi Un maledetto imbroglio (1959) di Pietro Germi (per cui ricevette i complimenti di Fellini e Pasolini), ma la consacrazione arriva presto con Luchino Visconti: Rocco e i suoi fratelli (1960) e soprattutto Il Gattopardo (1963), in cui danza accanto a Burt Lancaster e Alain Delon.
Federico Fellini la vuole in 8½ (1963), dove è il volto del sogno e del desiderio di Marcello Mastroianni. Se la sua prima vera interpretazione con la propria voce è in La ragazza di Bube (1963) di Luigi Comencini, probabilmente La ragazza con la valigia (1961) di Valerio Zurlini è uno dei film più importanti per lei, perché interpretva il ruolo di una ragazza-madre che ha tenuto nascosto il figlio, proprio come è accaduto alla Cardinale stessa che, tornata in Tunisia giovanissima nel 1957, scopre di essere incinta in seguito a una violenza da parte di un uomo più grande di lei. Franco Cristaldi, produttore e futuro marito, le offre protezione e un contratto “all’americana”, organizzando il parto in segreto in Inghilterra per evitare scandali. Per sette anni il figlio Patrickviene cresciuto come un fratello minore, fino a quando l’attrice rivela pubblicamente la verità in un’intervista a Enzo Biagi.
A consegnarla una volta di più (e per sempre) alla storia del cinema è Sergio Leone, che nel 1968 le affida la protagonista di C’era una volta il West: la sua Jill McBain, divenuta leggenda, porta la forza e la complessità femminile nel cuore di un western dominato dagli uomini.
Cardinale è stata anche diva internazionale: La pantera rosa (1963) di Blake Edwards l’ha fatta conoscere al pubblico americano, mentre in Francia ha lavorato con Philippe de Broca (Cartouche, 1962) e tanti altri. Ha attraversato commedia, dramma, noir e avventura con la stessa naturalezza, recitando accanto a Delon, Mastroianni, Gassman, Belmondo. La sua carriera conta più di cento film, un Leone d’oro alla carriera ricevuto a Venezia nel 1993, e decine di riconoscimenti che ne hanno consacrato lo status di icona.