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Drusilla Foer: «Checco Zalone sulla Rai è segno di civiltà»

La protagonista della terza serata del Festival commenta le accuse di omotransfobia rivolte al comico dopo i suoi monologhi all’Ariston

Foto: Serena Gallorini

Durante la conferenza stampa della terza serata di Festival non poteva che scoppiare il dibattito sulla performance di Checco Zalone, che avrebbe “spaccato in due” la comunità lgbtq+ con il suo primo intervento all’Ariston nella serata di mercoledì 2 febbraio.

Sollecitata sul tema (e sulla presunta omotransfobia del comico e del suo monologo), la protagonista della terza serata Drusilla Foer commenta così: «Ci sono cose che non so se mi piacciono subito, su alcune devo rifletterci. Ma ognuno può esprimere il proprio pensiero».

«Non ho un’opinione molto precisa sul lavoro di Checco Zalone», ha aggiunto, «ma se questo solleva un dibattito credo sia comunque un momento di valore, è segno di civiltà».

«Credo che Checco abbia fatto un’operazione forte, che abbia smosso le acque», ha aggiunto, «e dove ci sono acque smosse io sono contenta. Trovo che una televisione di Stato che lo permette sia una televisione irrorata di civiltà. Non mi sento di soffermarmi su quello che è successo ieri, mi va benissimo».

E ha ironizzato: «Forse dovevo essere io la figura scandalosa di questo Festival, ma mi sembra che non ne manchino».

Oltre alla co-conduttrice Drusilla Foer, gli ospiti della terza serata saranno Cesare Cremonini e Roberto Saviano. Tutti i 25 cantanti in gara si esibiranno.

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