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David Fincher: «Senza ‘Il Cavaliere Oscuro’ non ci sarebbe stato ‘Joker’»


In un’intervista al ‘Telegraph’ il regista ha parlato di cinecomic, delle difficoltà di ‘Fight Club’ e del film di Nolan: «Nessuno avrebbe pensato di fare un miliardo con un film che tradisce i malati di mente»

Senza Cristopher Nolan e il suo Cavaliere Oscuro non ci sarebbe mai stato Joker: l’ha detto David Fincher al Telegraph, in un’intervista che sta facendo molto discutere sui social i fan del cinecomic d’autore di Todd Phillips.

«Nessuno avrebbe mai pensato di fare un successo enorme con Joker se Il Cavaliere Oscuro non fosse stato così importante», ha spiegato il regista di Zodiac, Fight Club e Gone Girl. «Nessuno avrebbe guardato quel materiale e pensato: Sì, prendiamo Travis Bickle e Rupert Pupkin (i personaggi di Taxi Driver e Re per una notte interpretati da Robert De Niro), uniamoli, intrappoliamoli in un film che tradisce la malattia mentale e guadagniamo un miliardo di dollari».

Joaquin Phoenix in ‘Joker’

Nell’intervista, Fincher – che presto tornerà su Netflix con un biopic sullo sceneggiatore di Quarto potere – fa anche un parallelo tra Joker e la sua esperienza con Fight Club, inizialmente scartato dagli studios: «dopo le prime proiezioni quelli degli studios pensavano di essersi rovinati la carriera», ha detto. «Il fatto che siamo riusciti a girarlo nel 1999 è ancora un miracolo, per me».

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