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Cameron Diaz: «Sono stata usata come corriere della droga»

L'attrice ha raccontato di quando, a inizio anni '90, è stata ingaggiata per quello che doveva essere un lavoro da modella e che in realtà prevedeva il trasporto in Marocco di una valigia misteriosa

Foto: Stuart C. Wilson/Getty Images

Prima di diventare uno dei volti più conosciuti di Hollywood, Cameron Diaz potrebbe essere stata – involontariamente – un corriere della droga. A rivelarlo è l’attrice all’interno di Second Life, il podcast di Hillary Kerr.

Siamo negli anni ’90 e Diaz si trasferisce a Parigi per tentare la carriera di modella ma, a differenza di quanto possiamo immaginare, non ha alcuna fortuna. «Non ho lavorato nemmeno un giorno. Sono stata lì per un anno intero e non ho avuto nemmeno un lavoro», racconta. «L’unica volta che ne ho trovato uno – giuro su Dio – penso di essere stata un corriere che trasportava droga in Marocco».

Diaz viene contattata per un lavoro da modella, ma qualcosa non torna: «Erano i primi anni ’90 e mi diedero una valigia chiusa a chiave con dentro i miei “abiti” per lo shooting», ricorda nel podcast, ammettendo di aver realizzato che cosa stava accadendo solo una volta arrivata in aeroporto in Marocco.

«Dissi che il bagaglio non era mio, che non avevo idea di chi fosse», continua. «Ero una bionda con gli occhi azzurri in Marocco, negli anni ’90, che indossava jeans strappati e stivali e teneva i capelli sciolti. Non era una situazione sicura». Ha infine aggiunto: «Quello fu il mio unico lavoro a Parigi».

Fortunatamente per Diaz non ci furono conseguenze, e poco dopo venne chiamata per il suo primo ruolo cinematografico, il grande successo di botteghino The Mask con Jim Carrey.

Cameron Diaz – dopo otto anni di pausa dagli schermi – tornerà a recitare per un nuovo film di casa Netflix, Back in Action, al fianco di Jamie Foxx.

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