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‘Brigderton’, è ufficiale: annunciata la seconda stagione

Il cast tornerà sul set nella primavera del 2021, dice Lady Whistledown in persona in un messaggio. E al centro dei nuovi episodi ci sarà il primogenito Anthony

Foto: Netflix

Dopo il successo della prima serie prodotta da Shonda Rhimes per Netflix, l’annuncio arriva direttamente dalle parole di Lady Whistledown, la Gossip Girl (o meglio Grandma, visto che ha la voce della leggendaria Julie Andrews) dell’epoca regency: «Dopo i pettegolezzi degli ultimi giorni, è un onore per me comunicarvi che Bridgerton tornerà ufficialmente per una seconda stagione. Spero che abbiate messo da parte una bottiglia di ratafià per questa deliziosa occasione».

L’identità del personaggio, che tiene in scacco debuttanti e pretendenti durante la caccia al marito londinese, è stata svelata nell’ultimo episodio della seconda stagione, ma le avventure di Daphne Bridgerton, dei suoi sette fratelli e del Duca Di Hastings non potevano finire qui visti i consensi raccolti dagli spettatori. E il comunicato diffuso da Netflix, pardon da Lady Whistledown, conferma i rumors circolati finora sul personaggio che sarà al centro delle nuove puntate: «L’incomparabile cast di Bridgerton tornerà sul set nella primavera del 2021. L’autrice è stata attendibilmente informata del fatto che Lord Anthony Bridgerton intende dominare la prossima stagione. La mia penna sarà pronta per riferire tutte le sue vicissitudini d’amore».

La serie infatti, creata dal protetto di Shonda Chris Van Dusen, è tratta dalla saga romance storica di Julia Quinn. E dopo Il Duca e io, su cui è basata la prima stagione, sembrava logico che quella successiva si sarebbe ispirata a Il Visconte che mi amava, il volume che si concentra proprio sul primogenito di casa Bridgerton, Anthony, intepretato ancora una volta da Jonathan Bailey.

«Tuttavia, gentili lettori, prima di lasciar spazio a richieste di sordidi dettagli, sappiate che al momento non sono incline a riferire alcun particolare. La pazienza, dopotutto, è una virtù», conclude Lady Whistledown nel suo messaggio.

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