Quando è andata in onda da noi (su Sky e NOW), a pochi mesi dall’insediamento di Trump, sembrava che M – Il figlio del secolo non riuscisse a trovare distributori negli Stati Uniti: “C’è stato un produttore che mi ha detto: ‘Adoriamo lo show, però è un po’ troppo controverso per noi’. Scusate un attimo, quand’è che l’antifascismo è diventato controverso?», aveva detto Joe Wright al Financial Times. Secondo il regista della serie pesava ovviamente parallelismo tra Mussolini e Trump, nella speculazione sulla rabbia degli elettori, la comunicazione, il populismo, fino a quella battuta: “Make Italy Great Again”.
Ieri però MUBI, il servizio di streaming d’auteur, ha acquisito da Fremantle i diritti della serie sull’ascesa al potere di Mussolini e la nascita del fascismo in Italia, tratta dal romanzo di Antonio Scurati, per diversi territori, tra cui – appunto – il Nord America. Lo ha annunciato l’Hollywood Reporter.
“Questa serie è stata l’occasione per esplorare come carisma e caos possano coesistere in un singolo uomo e come questa pericolosa combinazione possa rimodellare una nazione”, ha dichiarato Joe Wright in un comunicato. “Luca Marinelli dà vita in modo terrificante alla volubilità e al magnetismo di Mussolini. È stato un privilegio lavorare con un team così straordinario a una storia che sembra al tempo stesso storica e inquietantemente senza tempo”.
MUBI si è inoltre aggiudicata i diritti di M in America Latina, Belgio, Lussemburgo, Turchia, India e Nuova Zelanda nell’ambito dell’accordo multiterritoriale con Fremantle, che si occupa delle vendite mondiali. Prodotto da Sky Studios e Lorenzo Mieli per The Apartment Pictures, sussidiaria di Fremantle, Il figlio del secolo era stato presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia lo scorso anno ed è stato trasmesso originariamente su Sky in Italia, Regno Unito e Irlanda.
Nello stesso tempo è stata annunciata (al Bellaria Film Festival, dove Marinelli ha presentato Paternal Leave di Alissa Jung) dalla piattaforma una selezione di film curata proprio dal protagonista di M: “A cura di Luca Marinelli”. L’attore ha infatti scelto alcuni titoli per una collezione di lungometraggi che l’hanno segnato, ispirato e accompagnato nel suo percorso artistico, disponibili dal 3 giugno. Eccoli:
Amore tossico di Claudio Caligari
No Other Land di Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor, Hamdan Ballal
Toni Erdmann di Maren Ade
Her di Spike Jonze
Cow di Andrea Arnold
I pugni in tasca di Marco Bellocchio
A questi si aggiungeranno prossimamente altri titoli scelti da Marinelli, tra i quali:
Dreams di Dag Johan Haugerud (vincitore dell’Orso d’Oro alla Berlinale 2025)
Toxic di Saule Bliūvaitė (in collaborazione con il Locarno Film Festival, dove Marinelli ha fatto parte della giuria del Concorso Internazionale nel 2024)
Altri film poi si uniranno alla collezione nel corso dell’anno.