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I 10 migliori personaggi dei fratelli Coen

Killer e drughi, poliziotti e ispettori. Con l'uscita il 10 marzo del nuovo film "Ave, Cesare!", ripassiamo i migliori protagonisti del cinema dei due
Esce oggi nei cinema "Ave, Cesare!" è il nuovo film dei fratelli Coen

Esce oggi nei cinema "Ave, Cesare!" è il nuovo film dei fratelli Coen

Uno dei personaggi più importanti di Hollywood che viene coinvolto in uno strano rapimento. Una bellezza à la Esther Williams che parla come uno scaricatore di porto. Un ballerino che nasconde un segreto enorme. Un “fixer” che vive una crisi esistenziale. Non una ma due pettegolem interpretate da Tilda Swinton. Come quasi tutti i film dei Coen, l’ultimo della coppia, Ave, Cesare!, è pieno di fessi, di provincialotti, di damigelle (della natura più goffa), criminali e, a volte, anche di puri di cuore. Ma tutte le creature disegnate da Joel e Ethan in questa avventura sono solo le ultime di una lunga lista di buoni e cattivi che hanno arricchito i loro film dall’inizio della loro carriera.

Quindi, in onore dell’uscita del film, facciamo il conto alla rovescia dei migliori 10 personaggi dei Coen di tutti i tempi, tra criminali, poliziotti, mogli e, ovviamente, drughi.

10. Loren Visser in Blood Simple – Sangue facile

Per i vostri bisogni più bassi e, ovviamente, più criminali, non dovreste avere altri nomi sul taccuino se non quello del frivolo e sudicio detective Loren Visser, interpretato da M. Emmett Walsh. Quando c’è la possibilità di un doppio gioco, state certi che lo farà: perché uccidere due persone se ne puoi ammazzare un altro ancora e far partire un gioco di incastri e intrighi? La sua parlata del Texas è così intricata che si fatica a capire quello che dice (e quel poco che si riesce a capire è disgustoso), ma è un tipo che punta tutto sull’intelligenza. Anche mentre guarda la morte negli occhi è capace di ridere, perché capisce che nessuno ha chiaro quello che ha realizzato.

9. Herbert I. “Hi” McDunnough in Arizona Junior

Il suo nome è Herbert, ma potete chiamarlo H.I. — l’importante è che teniate le vostre dannate mani lontane da sua moglie (ce l’abbiamo con te, Glen!) e non provate a interferire con la sua rinnovata stabilità famigliare. L’hipster dai capelli bizzarri di Nicolas Cage è probabilmente il recidivo più adorabile della storia del cinema. La sua vita è già un caos simil cartone animato, e questo è prima che decida di rapire uno degli Arizona Quint. H.I. è anche il tipo di persona che attira i tizi un po’ matti, quindi seguirlo vi permetterà di incontrare gente con i dolori mestruali e con una serie di disturbi al limite dell’assurdo. Ma anche se è un rubacuori, è anche un uomo di famiglia e nonostante il suo stile di approccio alla famiglia non sia proprio degno di quella del Mulino Bianco, qualsiasi persona sia pronta a rischiare la vita per qualche pannolino per noi ha già fatto abbastanza.

8. Sy Ableman in A Serious Man

Quando Dio sceglie di ammazzare la tua auto-stima, non ti fa solo mollare dalla moglie. Ti fa mollare dalla moglie per uno come Sy Ableman. Con tutti il rispetto a Tarantino e ai suoi bastardi senza gloria, nelle mani attoriali di Fred Melamed, la barba e il tono baritonale di Ableman è il vero Orso Ebreo del cinema. Solo nei sogni alza la voce (con la sua tutina) e anche di fronte alla morte causa problemi finanziali e spirituali. Larry Gopnik lo accusa di essere un imbranato, ma la comunità lo racconta come un “uomo serio”.”

7. Maude Lebowski in Il grande Lebowski

“Il sesso. L’atto fisico dell’amore”. Dicono che gli opposti si attraggano, quindi non bisogna stupirsi se il rilassato Jeff Lebowski si leghi alla fine alla severa Maude Lebowski (nessuna parentela!) e i due non possano staccarsi l’uno dall’altro. Un’artista d’avanguardia che parla come se fosse caduta direttamente dagli anni Trenta, la Maude di Julianne Moore è letteralemtne la donna dei sogni del Drugo. È anche la controparte ideale dell’eroe più pigro dei Coen, visto che sembra interessarsi ancora meno di lui riguardo al problema centrale del film.

6. Mattie Ross in Il Grinta

I fan de Il Grinta originale si ricorderanno della versione di Kim Darby dell’eroina del Western, con i suoi occhioni sgranati. Ma quando i fratelli Coen decidono di dare una seconda vita alla storia di Charles Portis, portano su un altro livello la glaciale narratrice del libro, Mattie Ross, e assegnano la parte a una giovane attrice che possa interpretare la figura del personaggio mostrando sia la sua determinazione che la sua profonda vulnerabilità. La performance di Hailee Steinfeld le è valsa, giustamente, una nomination agli Oscar e ha dato inizio alla sua carriera. Ma Ross rimane il personaggio giusto per il suo debutto. È una delle migliori donne dei Coen, potrebbe essere la trisavola di Ed McDonagh o Marge Gunderson.

5. Barton Fink in Barton Fink

Quello che si dice del protagonista del film vincitore a Cannes dei fratelli Coen è che sia la caricatura del drammaturgo di sinistra Clifford Odets, per il loro modo di ridere in faccia ai fessi che pensano che l’arte possa salvare il mondo. Ma con il passare del tempo è chiaro che questo “uomo del popolo” sia una sorta di autoritratto negativo dei Coen. La performance delicata di John Turturro lo fa diventare un mostro empatico, ma pur sempre un mostro. Chiunque non abbia paura di diventare Barton Fink corre il rischio di diventare come lui.

4. Walter Sobchak in Il grande Lebowski

John Goodman mette i pantaloncini cargo per interpretare questo instabile giocatore di bowling, il tipo di di fanatico iper maniaco delle regole. Ma quel diavolo della Tasmania di Walter ha un rapporto profondo con la religione. Il personaggio è a grandi linee basato su John Milius, amico dei Coen e leggenda di Hollywood. È un buon amico del Drugo, e nonostante la sua presenza è causa di ogni problema,è una delle poche presenze affidabili nella vita di Lebowski. Ed è proprio il personaggio di Jeff Bridges che riassume al meglio Sobchak, dopo una profonda riflessione sulle relazioni umane. «Tu non sbagli, Walter. Sei solo uno stronzo».

3. Anton Chigurh in Non è un paese per vecchi

Questa versione del racconto pulp di Cromac McCarthy è il primo adattamento della carriera dei Coen. Ma la performance di Javier Bardem nei panni del killer sociopatico Anton Chigurh è vicina all’originale. Nonostante il suo taglio da paggetto, Chigurh gira tra uno stato e l’altro con una moneta, offrendo a tutti la possibilità di sopravvivere. Ma la cosa che lo rende uno dei più temibili serial killer del cinema è che, nonostante tutte le persone che fa fuori, si vede sempre com una semplice espressione dell’indifferenza dell’universo. Tutto quello che fa è lanciare la sua monetina. Qual è la cosa più grossa che avete perso a testa o croce?

2. Jeffrey Lebowski in Il grande Lebowski

Questo è il suo nome di battesimo, anche se risponde più spesso quando sente “Il Drugo” e tutte le sue varianti. L’eroe di Jeff Bridges ha tante facce: un Losangelino fatto, un giocatore di bowling di primo livello, un amico fedele, un fan dei Creedence Clearwater Revival, un esperto di White Russian, tra le altre cose. Ma innanzitutto è una creazione importantissima dei Coen, il tipo di personaggio geniale in cui i fratelli sono specializzati e che è diventato un moderno filosofo Zen, una figura di culto nel cuore di milioni di fan. Non è necessario essere un esperto di cinema per riconoscere che il personaggio sia diventato sempre più importante, superando in fama l’attore che lo interpreta. E se non siete d’accordo, beh, il Drugo si dispiace.

1. Marge Gunderson in Fargo

Per molto tempo, la critica ai Coen era che si facessero beffe dei loro personaggi, godendo nel ridurli a caricature provinciali. Fargo mette a tacere per sempre quelle critiche. Certo, Joel e Ethan godono nel sottolineare le vocali lunghe dei loro abitanti del Minnesota, ma con Marge Gunderson hanno dato vita alla loro protagonista più umana e affettuosa. Interpretata da Frances McDormand, che ha vinto un Oscar come Best Actress per questo ruolo, Marge è l’esatto opposto dell’eroina tosta che vediamo di solito in azione nei film di tensione: è felicemente single, incinta, generalmente solare, un’incredibilmente ordinario capo della polizia che sembra essere bravissima a fare il suo lavoro. Tra tutto il casino di Fargo, Marge è la voce della saggezza. I fratelli raccontato personaggi bizzarri e disadattati: con Marge hanno voluto mostrare la ricca e incantevole complessità di tutti i giorni.

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