Alessandro Bonan e “Calciomercato”, l’ultimo mistero del calcio in TV | Rolling Stone Italia
Interviste

Alessandro Bonan e “Calciomercato”, l’ultimo mistero del calcio in TV

Il conduttore ci racconta i retroscena di una delle trasmissioni sportive più seguite dagli italiani, dalle sigle composte da Bonan stesso agli ospiti letterari di questa stagione

Alessandro Bonan e “Calciomercato”, l’ultimo mistero del calcio in TV

“L’ultimo mistero del calcio”: è così che Alessandro Bonan ha presentato in questi giorni una delle trasmissioni di calcio più seguite dagli italiani, quel Calciomercato – L’Originale che il 3 gennaio ha iniziato la sua tredicesima stagione, come sempre su Sky Sport. Un format televisivo che negli anni è cresciuto, con un clamoroso aumento dell’8% nella scorsa edizione, che parla di calcio e di trattative minuto per minuto grazie ai giornalisti sportivi Sky e soprattutto grazie al lavoro del compagno di squadra Gianluca Di Marzio, uno dei massimi esperti in materia. Ma Calciomercato – L’Originale è una trasmissione che da sempre parla anche di musica, attualità, cultura sportiva e non, il tutto orchestrato con ironia, sagacia e competenza da Bonan.

Due novità piuttosto impattanti quest’anno, la prima è che – come si è visto da queste prime puntate – ci sarà spazio per scrittori e “cultori” della penna, la seconda è rappresentata dalla sigla iniziale, a tutti gli effetti un inno, il primo vero inno al calcio(mercato) composto – come per le ultime undici stagioni – dallo stesso conduttore. Alessandro Bonan è infatti un fine conoscitore di musica, appassionato e studioso, oltre che autore e compositore della sigla: «Ho sempre trovato divertente comporre la sigla» racconta «Per uno come me, che da ragazzo sognava di fare il musicista e poi piano piano ha preso un’altra strada (quella del giornalista), fare questa sigla è una bella soddisfazione». Una carriera musicale, quella di Bonan, “interrotta” con l’università: «Vengo da Pistoia, una città da sempre legata al blues, le mie radici sono quelle. Mi sono formato con il country, il jazz – le voci del jazz soprattutto – passando poi per The Clash, Led Zeppelin o The Doors. Diciamo che ho una formazione musicale che è come quella di un mortaretto quando esplode: mille colori, mille riccioli». Una conoscenza, quella della musica, che forma Bonan, anche se ammette che la quotidianità nella ricerca e negli ascolti si ferma agli anni ’90, «A quando ho iniziato a intraprendere seriamente il mestiere del giornalista, anche se quella cultura di base della musica mi permette tuttora di riconoscere un vero musicista da un marchetta. Ci sono personaggi che dal mio punto di vista sono completi, come Jovanotti, originali e articolati come Max Gazzè o Mauro Jo Giovanardi, che è davvero uno di altissimo livello».

La sua trasmissione è tra le più viste dei palinsesti, confermando come gli italiani siano appassionati di tutto quello che ruota attorno al calcio: «Il calciomercato riscuote così tanto successo perché in un mondo come quello di oggi, dove tutto è lampante, esplicito, su questo argomento resta un velo di mistero dovuto ai retroscena delle trattative, che presentano sempre un che di romanzesco e sembrano legate al giallo, al colpo di scena, al tradimento. Poi di fatto alimenta il sogno del tifoso come nient’altro: quando la tua squadra compra un giocatore, anche se è sconosciuto, tu hai sempre la speranza che quel calciatore cambi la storia della tua squadra». Proprio la “lettura” della narrazione del calcio come romanzo, delle trattative e dei retroscena, ha portato Bonan a scegliere tra gli ospiti della stagione soprattutto scrittori: «Dal mio punto di vista, un telespettatore è come un lettore. Se, nella stesura di un libro, l’autore non deve perdere l’interesse di chi legge, anche in una trasmissione televisiva è importante tenere vivo l’interesse di chi sta davanti al televisore». Per questo, tra gli ospiti di quest’anno, ci saranno nomi importanti come Sandro Veronesi, Maurizio De Giovanni ed Edoardo Nesi, con cui Bonan si confronterà in studio per discutere di questo “grande romanzo che è il calcio”. Romanzi e musica sono il filo conduttore della trasmissione: «Per uno come me, aver avuto la possibilità di comporre la sigla è un aspetto importante, perché volevo proprio comporre un inno al calciomercato. Volevo che fosse un pezzo appetibile, così ho scritto questa canzone un po’ spiazzante, con punte da romanza bocelliana. Il video, come potete vedere, è un assoluto omaggio a The Young Pope, una sigla solenne e ironica che è davvero perfetta».

Una trasmissione, Calciomercato – L’Originale, che ha nel ritmo, negli ospiti, nel linguaggio utilizzato i suoi punti di forza, ma che alla base – come è logico che sia – si occupa di mercato, di calciatori e delle relative trattative. Per occuparsi di questi temi, Alessandro Bonan da anni ha come partner Gianluca Di Marzio, citato da ESPN (il massimo network sportivo degli Stati Uniti) tra i 50 personaggi più influenti del calcio mondiale, un giornalista su cui ripongono fiducia gli addetti ai lavori del calcio internazionale, una credibilità costruita «Con il tempo, sul campo. Gianluca è la notizia delle trattative, una macchina irrefrenabile che svolge un lavoro peculiare. La notizia a volte arriva prima a lui che ai diretti interessati» un punto di forza reale, credibile e fondamentale per una trasmissione del genere e che permette a Bonan «Di poter creare una trasmissione orchestrale. Magari in certe serate in cui le notizie sono poche, paragonandoci alla musica diventiamo un po’ più colti. Così viceversa, quando ci sono le notizie, allora le cavalchiamo e diventiamo wagneriani».

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