I film da vedere a settembre 2021 | Rolling Stone Italia
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I film da vedere a settembre 2021

Sì: torna (finalmente) James Bond con ‘No Time to Die’, e addirittura anticipa l’uscita in sala. Ma ci sono anche Nanni Moretti, lo ‘Space Jam’ a misura di Generazione Z, il nuovo superhero Marvel e titoli che già puntano alla Awards Season 2022

I film da vedere a settembre 2021

Daniel Craig in ‘No Time to Die’

Foto: Universal Pictures

After 3 di Castille Landon – 1° settembre (on demand)

Non c’è due senza tre. La saga che avrebbe dovuto bissare il successo di Twilight non ha avuto grande risonanza in patria, ma da noi ha prodotto un boom. Riecco dunque Josephine Langford e Hero Fiennes Tiffin (nipote di Ralph) nel soft-porn (molto soft) based on Anna Todd. Tutto qua, non c’è altro da aggiungere, ma le ragazzine – ed evidentemente non solo loro, visti i numeri al botteghino – apprezzeranno anche stavolta.

Shang-Chi e la leggenda dei Dieci Anelli di Destin Daniel Cretton – al cinema dal 1° settembre

Prima di Eternals di Chloé Zhao, che vedrà come personaggio centrale quello interpretato da Gemma Chan, ecco il primo protagonista Marvel di origine asiatica. Cioè l’esperto di arti marziali del titolo, che si ritrova invischiato con l’organizzazione terroristica dei Dieci Anelli. La stessa che sequestrò Tony Stark prima che diventasse Iron Man… Simu Liu, nei panni del supereroe, punta a diventare una star, ma ci sono anche i veterani Tony Leung e Michelle Yeoh e la gettonatissima Awkwafina.

Ancora più bello di Claudio Norza – al cinema dal 2 settembre

Altro giro, altra teen saga. Ma stavolta sorprendentemente nostrana. Dopo il primo episodio, che ha imposto un’autrice (Alice Filippi) e un’attrice (Ludovica Francesconi), riecco Marta alle prese con le sue tribolazioni d’amore e di salute (non sveliamo troppo per i poco informati). Cambia la mano dietro la macchina da presa (Claudio Norza, che ha già diretto anche il capitolo 3) e l’interesse romantico: al posto di Giuseppe Maggio arriva il Giancarlo Commare di SKAM Italia e Maschile singolare.

Figli del sole di Majid Majidi – al cinema dal 2 settembre

In concorso a Venezia 77, dove il giovane protagonista Rouhollah Zamani ha vinto il premio Marcello Mastroianni, arriva il nuovo film dell’iraniano Majid Majidi, già candidato all’Oscar per I ragazzi del paradiso (1997). Un’altra storia d’infanzia: tra ragazzini di Teheran sono costretti a tornare a scuola. In cambio c’è un misterioso tesoro.

Sybil – Labirinti di donna di Justine Triet – al cinema dal 2 settembre

Tra le nuove autrici più celebrate in Francia, Justine Triet torna a dirigere Virginie Efira, già protagonista del precedente Tutti gli uomini di Victoria, e stavolta le affianca Adèle Exarchopoulos. In uno psycho-dramma (con svolta erotica) che mette al centro una scrittrice-turned-psicologa e un’attrice in crisi professionale ed esistenziale. Partita doppia in salsa cinéphile.

Cenerentola di Kay Cannon – 3 settembre (Amazon Prime Video)

C’è una nuova Cenerentola in città. E stavolta ha il volto della Latin popstar Camila Cabello. Il musical di Kay Cannon rilegge la fiaba di Perrault con una selecta di canzoni di alcuni dei nomi più amati del panorama internazionale. E un tocco di contemporaneità Gen Z. Accanto alla protagonista, Idina Menzel, Pierce Brosnan, Minnie Driver e il Billy Porter di Pose, alias il “fatino” Fab G. Produce James Corden.

Il collezionista di carte di Paul Schrader – al cinema dal 3 settembre

Paul Schrader, quello di American Gigolò e – di recente – del sottovalutato First Reformed, alla regia. Martin Scorsese, per cui aveva scritto – tra gli altri – Taxi Driver, produce. Oscar Isaac è il protagonista. Cioè William Tell, ex militare diventato un giocatore d’azzardo professionista la cui vita è sconvolta dall’incontro con Kirk (Tye Sheridan), un giovane in cerca di vendetta contro un nemico comune. In concorso alla prossima Mostra di Venezia.

Mondocane di Alessandro Celli – al cinema dal 3 settembre

Alessandro Borghi alias Testacalda è il supporting di lusso, in questo ritratto di due tredicenni orfani (le rivelazioni Dennis Protopapa e Giuliano Soprano) sullo sfondo di una Trapani quasi post-apocalittica. Tra amore, crimine e la speranza in un futuro migliore si muove l’opera prima di Alessandro Celli, presentata alle Giornate degli Autori di Venezia 78.

Infinite di Antoine Fuqua – al cinema dal 9 settembre

Il muscolarissimo Antoine Fuqua (Training Day, I magnifici 7) molla, come già era accaduto in passato, il feticcio Denzel Washington e dirige Mark Wahlberg nell’adattamento del romanzo sci-fi di D. Eric Maikranz. Evan Michaels, questo il nome del protagonista, è un uomo perseguitato da allucinazioni che scoprirà essere la visione di un lontano passato. Dunque, che si fa? Tutto già visto e sentito, oppure c’è margine per una storia inedita? Staremo a vedere.

Qui rido io di Mario Martone – al cinema dal 9 settembre

Un’altra incursione di Mario Martone nel mondo del teatro napoletano. Stavolta quello della “matrice” da cui è cominciato tutto: la famiglia Scarpetta, da cui poi sarebbero nati i De Filippo. Toni Servillo è il grande capostipite Eduardo, alle prese con una causa intentatagli da D’Annunzio per plagio. Ma c’è anche il giovane (e omonimo) Eduardo Scarpetta, tra i migliori volti della nuova generazione dopo L’amica geniale e Carosello Carosone e prima del reboot delle Fate ignoranti.

La ragazza di Stillwater di Tom McCarthy – al cinema dal 9 settembre

C’è già una polemica relativa a questo film: il copione è liberamente ispirato alla vicenda reale di Amanda Knox, che ha subito espresso il suo disappunto via social. L’ordinary man americano Matt Damon finisce a Marsiglia proprio perché sulla figlia (Abigail Breslin) pende l’accusa di omicidio. Tutto vero o media e burocrazia se ne stanno approfittando? Family thriller tutto d’un pezzo presentato a Cannes 2021: dirige Tom McCarthy (Il caso Spotlight), il volto “local” è Camille Cottin della serie Chiami il mio agente!, in cui interpreta l’amatissimo personaggio di Andréa.

The Voyeurs di Michael Mohan – 10 settembre (Amazon Prime Video)

Neoinquilina di un bellissimo loft di Montréal, una giovane coppia (Sydney Sweeney, ora anche nella bellissima serie The White Lotus su Sky, e Justice Smith, visto accanto a Elle Fanning nel teen drama Raccontami di un giorno perfetto) si interessa sempre di più alla vita sessuale degli eccentrici dirimpettai. Ma il gioco iniziale diventerà un’ossessione morbosa. Parte l’inevitabile intreccio di corpi e destini, con conseguenze (ma dai) persino letali.

Il ragazzo più bello del mondo di Kristina Lindström e Kristian Petri – al cinema il 13, 14 e 15 settembre

Nel 1970, Björn Andrésen venne scelto da Luchino Visconti per impersonare il Tadzio del suo Morte a Venezia, ideale di bellezza perfetta e irraggiungibile. E il maestro vide nel quindicenne svedese proprio “il ragazzo più bello del mondo”, per sua stessa definizione. Che è rimasta la fortuna e, insieme, la benedizione di Björn, diventato icona suo malgrado, idolo fino in Giappone (il suo volto ha ispirato nientemeno che Lady Oscar) e, oggi, anziano signore che fa i conti col suo passato pieno di fantasmi, in questo documentario applaudito al Sundance al contempo cinefilo e doloroso.

Blue Bayou di Justin Chon – al cinema dal 16 settembre

Dopo l’Oscar (un po’ troppo generoso) come non protagonista per The Danish Girl, Alicia Vikander punta a un’altra nomination per questa storia d’amore multietnica diretta e interpretata da Justin Chon. Alias un uomo di origine coreana che vive negli Stati Uniti da quando aveva tre anni e che, proprio mentre aspetta un figlio dalla sua compagna, scopre di essere nel mirino dell’Ufficio Immigrazione. Drammone vecchio stile: all’Academy potrebbe piacere.

Dune di Denis Villeneuve – al cinema dal 16 settembre

Uno dei film più attesi della stagione, anzi di più: lo aspettavamo un anno fa, poi sapete quel che è successo. All’ultima Mostra di Venezia è stato applauditissimo, la stampa americana parla già di un nuovo 2001: Odissea nello spazio (troppo?), certo è che Denis Villeneuve, alla prova sci-fi forse più difficile dopo gli ottimi Arrival e Blade Runner 2049, si riconferma il più grande costruttore di mondi “altri”, da un punto di vista visivo e iconografico. E forse l’unico capace di (ri)adattare il mondo letterario di Frank Herbert, dopo il flop di David Lynch del 1984. Poi c’è il (super) cast: da un perfetto Timothée Chalamet a Zendaya, Josh Brolin, Oscar Isaac, Rebecca Ferguson, e tanti altri. Un evento, punto.

Il matrimonio di Rosa di Icíar Bollaín – al cinema dal 16 settembre

Nelle mani della regista del drammaticissimo Ti do i miei occhi, una dramedy più lieve che sfrutta un tema sulla carta furbetto (il fenomeno delle persone che sposano sé stesse) per raccontare invece con sensibilità la parabola di una donna (la bravissima Candela Peña) che vuole smettere di dipendere di vivere solo in funzione degli altri. Un successo in Spagna (8 candidature ai premi Goya) per una storia al femminile meno scontata di quanto si potrebbe pensare.

Tutti parlano di Jamie di Jonathan Butterell – 17 settembre (Amazon Prime Video)

Chi è il Jamie (interpretato sullo schermo dalla rivelazione Max Harwood) del titolo? Un adolescente gay di Sheffield, Inghilterra profonda, con un sogno diverso da quelli della media dei suoi coetanei: da grande vuole fare la drag queen. Tutto lo sfottono, lui va avanti per la sua strada. Complice la madre Margaret (Sarah Lancashire, già splendida detective della serie cult Happy Valley) e i suoi amici più cari. Tratto dal musical-hit Everybody’s Talking About Kevin, nel cast anche Richard E. Grant.

Drive My Car di Ryūsuke Hamaguchi – al cinema dal 23 settembre

Applauditissimo all’ultimo Festival di Cannes, da cui è tornato con il premio per la miglior sceneggiatura, arriva nelle sale Drive My Car, secondo titolo della splendida annata del giapponese Hamaguchi Ryusuke: il precedente Il gioco del destino e della fantasia, nelle sale italiane dalla fine di agosto, ha vinto alla Berlinale 2021 l’Orso d’argento. Drive My Car, apprezzato ancora di più dai critici sulla Croisette, è tratto dall’omonimo racconto di Murakami Haruki, pubblicato da Einaudi nella raccolta Uomini senza donne. Non serve aggiungere altro, per presentare questo piccolo capolavoro.

Space Jam – New Legends di Malcolm D. Lee – al cinema dal 23 settembre

Le leggende si possono toccare? Forse no, ma si possono comunque aggiornare alle nuove generazioni. Se i millennial (soprattutto early) hanno avuto la versione starring Michael Jordan, ai ragazzini di oggi tocca quella con l’attuale campionissimo dell’NBA LeBron James. Ma Bugs Bunny è sempre lui, stavolta accompagnato dalla deliziosa Lola (in originale doppiata da Zendaya). Si astengano i puristi.

Tre piani di Nanni Moretti – al cinema dal 23 settembre

Accolto da reazioni opposte e contrarie a Cannes, ecco in sala il Nanni nazionale, che stavolta per la prima volta adatta un soggetto non suo (il film è tratto dal romanzo omonimo di Eshkol Nevo). Da Israele a Roma per le vicende incrociate di vicini di casa tra amori, sospetti, colpe, vendette. Cast all’italiana stellare: lo stesso Nanni più Margherita Buy, Riccardo Scamarcio, Alba Rohrwacher, Adriano Giannini, Elena Lietti, e via elencando. Sul profilo Instagram del regista è già un cult.

No Time to Die di Cary Joji Fukunaga – al cinema dal 30 settembre

Sfinito dalla pandemia, che l’ha costretto a non uno ma due rinvii in sala, ora l’ultimo Bond non solo arriva, ma addirittura anticipa l’ultima uscita prevista per novembre. Da Matera alla Giamaica, Daniel Craig, 007 per l’ultima volta, ritrova la sua bella (Léa Seydoux), combatte nuovi nemici (Rami Malek) e, soprattutto, fa ripartire la stagione dei blockbuster. O almeno si spera. Noi non vediamo l’ora. Since aprile 2020.

Titane di Julia Ducournau – al cinema dal 30 settembre

È la seconda Palma d’oro mai assegnata a una donna dopo quella a Lezioni di piano di Jane Campion. Ma il film di Julia Docournau ha comunque spaccato in due la platea di Cannes. Colpa (o merito) di una storia che mischia omicidi, mutilazioni e sesso con automobili (!). Vincent Lindon è il volto d’auteur ingaggiato per far (s)contenti i critici. Scandalo da festival o opera destinata a restare? Al pubblico (finalmente anche italiano) la sentenza.