Golden Globe 2024: il meglio e il peggio | Rolling Stone Italia
Dance the Globe away

Golden Globe 2024: il meglio e il peggio

La prima uscita ufficiale di Timothée Chalamet e Kylie Jennifer (e il drama con Selena Gomez), il ritorno delle celebs sul red carpet, le smorfie di Taylor Swift e 'Barbie' snobbata. Top e flop della serata

Golden Globe 2024: il meglio e il peggio

Foto: Christopher Polk/Golden Globes 2024/Golden Globes 2024 via Getty Images

TOP:

Red carpet is back

 

 
 
 
 
 
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Dopo un autunno di festival disertati dalle star causa sciopero, i Golden Globe (qui la lista completa dei vincitori) si riprendono tutto quello che è loro: il tappeto rosso che anticipa quello della notte degli Oscar (e che spesso è ancora più ricco di celebs, vista la divisione dei premi della stampa estera tra drammi e commedie/musical, più i riconoscimenti per le serie tv). Ieri sera c’erano tutti, ma proprio tutti: da Timothée Chalamet (da solo sul red carpet, ma in sala con la nuova chiacchieratissima girlfriend Kylie Jenner) a Ryan Gosling, passando per Margot Robbie, Emma Stone, J.Lo e Ben Affleck, Jennifer Aniston, Taylor Swift, Jennifer Lawrence, Selena Gomez, Robert Downey Jr., Billie Eilish, Jodie Foster che riabbraccia il suo Martin Scorsese quasi cinquant’anni dopo Taxi Driver, e via sbrilluccicando. E anche gli stylist (e la fashion police) sono tornati a lavorare: si segnala, su tutti, il vestito di Gillian Anderson con vagine (!) ricamate. She definitely made a statement.

FLOP:

Taylor, e fattela ’na risata

 

 
 
 
 
 
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Nell’anno del trionfo assoluto di Taylor Swift in tutti luoghi e in tutti i laghi, ai Globe la cantautrice turned popstar resta a bocca asciutta, vedendosi soffiare il premio per il miglior risultato al box office da molti previsto per il doc Taylor Swift: The Eras Tour da Barbie. Per chi poi sperava di vedere il debutto sul red carpet con il nuovo beau, il giocatore di football Travis Kelce, niente da fare: i Kansas City Chiefs giocavano contro i Los Angeles Chargers appena prima della cerimonia. E la nostra ha dimostrato anche poca autoironia davanti a una battuta del conduttore Jo Koy: “Che differenza c’è tra i Globe e la NFL? Che qui ci sono meno inquadrature di Taylor Swift”; segue smorfia di lei. Per noi è “no”.

TOP:

Date Night

 

 
 
 
 
 
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C’è il red carpet dei Bennifer, con lo strike a pose e persino un sorriso di Ben Affleck mentre abbraccia J.Lo di rose (letteralmente) vestita. Ci sono i sempre teneri e deliziosamente goffi John Krasinski ed Emily Blunt, ormai nuova coppia di lunga data a cui guardare dopo le tante rotture celebri di questi anni. Ma soprattutto ci sono loro: Timothée Chalamet e Kylie Jenner, la nuova ship di cui non sapevamo di avere bisogno, quella di cui tutti parlano, quella che o la ami o la odi (noi siamo per la prima, ovviamente). Lui, nominato come miglior attore in una comedy o musical per Wonka, fa il red carpet da solo, ma poi al tavolo c’è pure lei: la minore delle sorelle Kardashian. Ed è subito date night con paroline sussurrate a bassa voce (e relativi “esperti” di labiale intenti da ore a decifrare) e – attenzione! – bacetto a stampo, il tutto catturato dalla telecamere del fuori onda dei Globe. E poi c’è lo spetteguless, courtesy of Selena Gomez & Taylor Swift (sì, ancora). I soliti esperti di cui sopra sostengono che a un certo punto la prima dica: “Gli ho chiesto di fare una foto e lei ha detto no”. “Con Timothée?”, si accerta Keleigh Sperry, modella, attrice, moglie di Miles Teller e soprattutto BFF di Taylor. E Selena conferma. Timmy & Kylie take the Globes.

FLOP:

Dance the Globe away

 

 
 
 
 
 
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Doveva essere la Barbie night. Non c’era commedia/musical più commedia/musical del film di Greta Gerwig, che invece è rimasto con la saccoccia vuota. O quasi: solo un contentino (il nuovo premio per il Cinematic and Box Office Achievement) e il globo per la miglior canzone originale (What Was I Made For, by Billie Eilish). Ma la miglior comedy è Povere creature! di Yorgos Lanthimos, e Barbie perde anche là dove sembrava aver assicurato la vittoria, cioè nella categoria miglior attore non protagonista: la statuetta è andata a Robert Downey Jr. per Oppenheimer, e non al favorito Ryan Gosling/Ken. L’Oscar, a questo punto, si fa più lontano? Forse no, perché si sa che l’Academy ama ribaltare il palmarès dei premi “rivali”. Ma certo ieri sera Barbieland (o Kendom che dir si voglia) sembrava una terra davvero lontana.

TOP:

Le reaction

La cosa migliore di questa cerimonia? Le reazioni e commenti pre e post vittoria. Da Lily Gladstone di Killers of the Flower Moon (un po’ snobbato) che attacca il discorso in blackfeet a Kieran Culkin (fratello di, ma ormai sempre più attore totale) che, con in mano la statuetta come miglior attore in una serie drammatica – Succession 4 (da noi su Sky e in streaming su NOW) – inizia i suoi ringraziamenti con “Suck it, Pedro” (Pascal, candidato nella stessa categoria per il fenomeno The Last of Us) e ulula alla premiazione del collega Matthew Macfadyen. Ma the winner is… Jennifer Lawrence. All’annuncio delle nomination per la sua categoria cazzeggia con lo sguardo in camera (“Se non vinco, me ne vado”), e poi si lancia in festeggiamenti sfrenati per il Globe alla BFF Emma Stone. Proprio come fa anche Swift (e tre), tanto che Stone, davanti alla domanda di un giornalista sull’entusiasmo di Taylor per la sua vittoria, risponde: “What an asshole, am I right?” (“che stronza, vero?”). Ehm…