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Stars (del cinema) are born: le migliori prove delle popstar sul grande schermo

Per il compleanno di Madonna (auguri!), il listone delle cantanti-turned-attrici che hanno spaccato. Da Cher (che fu Oscar) a Lady Gaga, passando per Selena Gomez. E c’è anche una stella tutta italiana…

Foto: Getty Images

Cher: Stregata dalla luna
Norman Jewison1987

“Un giorno creperai e io verrò al tuo funerale con un vestito rosso”. Una battuta, pronunciata dal suo personaggio dal mitico nome Loretta Castorini, che è indirettamente il modo con cui Cher si piglia definitivamente il grande schermo. Prima c’erano stati il bellissimo Jimmy Dean, Jimmy Dean di Robert Altman, Silkwood di Mike Nichols accanto all’amica Meryl Streep e il cultissimo Le streghe di Eastwick con Nicholson/Pfeiffer/Sarandon. Ma è con la storia della vedova che s’innamora del neo-cognato (Nicolas Cage) che vince l’Oscar (spoiler: è l’unica in questa lista, almeno nella categoria attrice protagonista). E alla cerimonia si è presentata non con un vestito rosso, ma con un nude look nero e un copricapo piumato in testa passato ugualmente alla storia.

Whitney Houston: Guardia del corpo
Mick Jackson1992

Trivia: per il ruolo di Rachel Marron furono prese in considerazione Pat Benatar, Olivia Newton-John, Madonna, Joan Jett, Debbie Harry, Janet Jackson, Terri Nunn, Kim Carnes e Dolly Parton (che finì per “regalare” al film la sua canzone I Will Always Love You, diventata doppiamente hit). La spuntò Whitney Houston, al suo primo film dopo qualche comparsata sul piccolo schermo. La storia dell’attrice che s’innamora del bodyguard Kevin Costner fu un successo clamoroso, e la colonna sonora resta la più venduta di tutti i tempi. Nella finzione, Rachel/Whitney viene candidata all’Oscar. Nella realtà, ehm, è andata diversamente.

Madonna: Evita
Alan Parker1996

Il ruolo, ambitissimo a Hollywood, se lo sono palleggiate nomi come Meryl Streep e Michelle Pfeiffer. Alla fine è toccato alla dapprima “indesiderata” Madonna. Che si mise a studiare le canzoni di Andrey Lloyd Webber e Tim Rice da vera pro qual è, tirando fuori una performance da attrice (oltre che cantante) totale. Un’immersione incredibile nel mondo non solo sonoro del musical-hit Evita, ma anche quasi una trasfigurazione impressionante nella controversa icona argentina. Il film fu incompreso da molti, ma i fan (e non solo) trovarono nell’ennesima trasformazione di Miss Ciccone la solita queen. Vinse il Golden Globe come miglior attrice in un musical/commedia, ma agli Oscar non fu nemmeno candidata: vergogna.

Beyoncé: Dreamgirls
Bill Condon2006

La fortunatissima Beyoncé non ha mai avuto grande fortuna al cinema. Da Austin Powers in Goldmember al brutto remake della Pantera Rosa fino al successivo Cadillac Records, nessuna apparizione è stata particolarmente esaltante. Dreamgirls, tratto dal musical di Broadway ispirato alla nascita delle Supremes, doveva essere la sua grande occasione, e in parte lo è stata: una buona prova d’attrice e il piazzamento di una notevole ballad (Listen) nelle classifiche di quell’anno. Ma a rubarle la scena fu la ben meno nota Jennifer Hudson, che vinse l’Oscar. Anni dopo, Bey voleva riprovarci con il remake di A Star Is Born diretto nientemeno che da Clint Eastwood. Ma sappiamo com’è andata (vedi più avanti).

Selena Gomez: Spring Breakers – Una vacanza da sballo
Harmony Korine2012

Molti anni dopo si sarebbe per così dire specializzata nella commedia newyorkese, dal delizioso Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen, accanto a Timothée Chalamet, all’altrettanto irresistibile serie Only Murders in the Building (l’8 agosto è arrivata su Disney la terza stagione). Ma in principio fu lo “scandaloso” Harmony Korine, quello di Kids e Gummo, che le diede una parte nel gruppo di bad girls perse tra rapine al neon e indimenticabili cover di Britney al pianoforte. Una chicca d’auteur passata agli annali, di cui andare fierissima.

Lady Gaga: A Star Is Born
Bradley Cooper2018

Il progetto di Eastwood starring Beyoncé di cui dicevamo naufragò, il copione passò nelle mani di Bradley Cooper e… il resto è storia. Per il remake di È nata una stella, diretto nel 1937 da William A. Wellman (ma nel frattempo c’erano state anche la versione del 1954 con Judy Garland e quella del 1976 con Barbra Streisand), l’attore e regista (al suo esordio) ha in mente solo lei: Lady Gaga. Che si prende la scena nei panni di Ally, da signorina nessuno a stella. Dalle piume rosa sul red carpet della Mostra di Venezia agli Oscar (ben 8 candidature, tra cui quella per la miglior attrice protagonista, e una statuetta a Shallow come miglior canzone originale), a star (del cinema) is born per davvero.

Jennifer Lopez: Le ragazze di Wall Street – Business Is Business
Lorene Scafaria2019

Nel documentario Halftime, prodotto da Netflix, J.Lo avrebbe detto di esserci rimasta assai male, di fronte alla mancata (e da tutti data per scontata) nomination agli Academy Award come miglior attrice non protagonista per il film di Lorene Scafaria per il quale ha avuto le recensioni migliori, nonostante performance passate in titoli come Selena e Out of Sight. Lopez si era “seduta” sulle commedie romantiche facili facili (leggi: Prima o poi mi sposo e Un amore a 5 stelle), e il turn da lap-dancer cazzutissima che si prende la sua rivincita sembrava il giusto veicolo per il riconoscimento ufficiale da parte del cinema di Serie A. Niente da fare. Provaci ancora, Jen.

Alana Haim: Licorice Pizza
Paul Thomas Anderson2021

Popstar “di nicchia” (nel gruppo formato con le sorelle, le formidabili Haim), Alana ha fatto il suo ingresso nel cinema non da una porta ma da un portone, debuttando da protagonista in uno dei film più teneri e struggenti di Paul Thomas Anderson. E diventando una delle vere rivelazioni delle ultime stagioni. “Complice” di molti videoclip della band, il regista di Magnolia le ha dato un ruolo libero e bellissimo, accanto all’altrettanto emergente (e notevole) Cooper Hoffman, figlio di Philip Seymour Hoffman. E anche per la giovane Haim un posticino nella cinquina dell’Academy sarebbe stato più che meritato.

Elodie: Ti mangio il cuore
Pippo Mezzapesa2022

Le popstar italiane (di ultima generazione) non sfigurano affatto, sul grande schermo. Il pugliese Pippo Mezzapesa ha scommesso tutto su una di loro, e ha stravinto. L’esordio al cinema di Elodie era già sulla carta tutt’altro che facile, visto che era stata chiamata a vestire i panni di una “moglie di mafia” che si innamora di un picciotto del clan rivale. Per giunta, in un bianco e nero che fa subito cinema d’autore e da festival: ma per lei gli applausi a Venezia, dove il film è stato presentato, non sono mancati, anzi. È mancata invece una nomination come attrice agli ultimi David di Donatello, da cui però è tornata con la statuetta per la canzone Proiettili. Tiè.

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