Keanu Reeves e Jack Black nel film dei Weezer: o sarà epico oppure una merd@ | Rolling Stone Italia
Mockumentary

Keanu Reeves e Jack Black nel film dei Weezer: o sarà epico oppure una merd@

Sarà un finto documentario, parlerà di una rivalità tra la band e i Dogstar, ovvero il gruppo di Keanu per cui i Weezer aprirono nel 1992. Sarà un capolavoro o farà schifo: non ci sono vie di mezzo

Keanu Reeves e Jack Black nel film dei Weezer: o sarà epico oppure una merd@

Keanu Reeves sul palco del Bonsai Garden di Bologna con i Dogstar

Foto: Giuseppe Craca

Tra le tante cose successe al Coachella, ce n’è una che tutto sommato giustamente è passata un po’ più inosservata. Durante il primo weekend, nel bel mezzo del live dei Weezer, il frontman Rivers Cuomo ha spoilerato che la band sta lavorando a un film. Non si è dilungato molto sui dettagli, anche perché era un live e non una conferenza stampa, ma per fortuna dei fan nelle settimane successive si è saputo di più.

Tanto per cominciare, la pellicola sarà un mockumentary, ovvero un film comico girato sotto mentite spoglie di documentario (nota a margine: il miglior mockumentary della storia del cinema è a mani basse What We Do In The Shadows di quei due geni che sono Taika Waititi e Jemaine Clement. Ocio, il film neozelandese, non la serie americana). 

Ma c’è molto di più.  Il co-protagonista di questo nuovo lavoro cinematografico della band californiana sarà nientemeno che Keanu Reeves. La scelta non è casuale, perché appunto il primo live nella carriera dei Weezer fu proprio l’aprire per i Dogstar, power trio grungettoso di cui appunto il giovane Keanu era il bassista, al Raji di Los Angeles nel lontano marzo 1992.

Poi, vabbè, i destini delle rispettive parti si divisero a giugno del medesimo anno, cioè quando i Weezer firmarono con la Geffen, mentre il bel Keanu si beccò il premio come Most Desirable Man agli MTV Awards. Sempre nel ’92, la sua già avviatissima carriera prese il volo quando a novembre uscì Bram Stoker’s Dracula di Francis Ford Coppola, dove appunto Reeves interpreta lo sfigatissimo Jonathan Harker. E il resto più o meno lo conosciamo un po’ tutti. 

Weezer - Beverly Hills

La trama, tornando al mockumentary, si concentra sul rapporto tra i Dogstar e i Weezer, che per esigenze di script pare sia stato trasformato in un’acerrima rivalità, lasciando di conseguenza a Keanu il ruolo del villain. Oltre ai vari membri delle rispettive band, è stata confermata anche la partecipazione di Juliette Lewis, Eric Andre, Johnny Knoxville e Ben Schwartz. Ciliegina sulla torta, ieri si è aggiunto al cast anche Jack Black. Come se a Hollywood si potesse girare un rock movie senza di lui.

Quindi, tutto sommato a casa del bassista dei Dogstar tira una buona aria ultimamente. Lo stesso però non si può dire della casa del bassista dei Weezer: l’8 aprile, due giorni prima del Coachella, Jillian Shriner, la moglie appunto del membro dei Weezer, è stata ferita in maniera “non fatale” da un colpo di pistola sparato da un’agente della polizia di Los Angeles. Dopo un’inseguimento con le forze dell’ordine, un’auto con tre sospetti a bordo si è dileguata in un quartiere residenziale per cercare di seminare le pattuglie. Uno dei tre manigoldi si è rifugiato in una casa apparentemente vuota al momento del misfatto: indovina un po’ chi era la vicina di casa che si è presentata nel giardino con una nove millimetri in mano? Chiaramente, questa cosa non ha fatto piacere agli agenti che, dopo invani inviti a lasciar cadere l’arma, per neutralizzare la minaccia le hanno sparato a una gamba (pensa se fosse stata nera) e poi l’hanno arrestata fissando la cauzione a un milione di dollari. Proprio così, se sei di colore e vieni dal ghetto, ti accoppano, se sei bianco e ricco ti spennano per bene. Ma ora non divaghiamo.

Cosa dobbiamo aspettarci da questo film? Beh, se guardiamo alla carriera musicale delle due band, siamo messi male. Invito chiunque, a parte la solita Beverly Hills che ok è una hit ma potrebbe anche essere la proverbiale eccezione che conferma la regola, a trovarmi qualcosa di valido che sia uscito negli ultimi vent’anni. I Dogstar, poi, nel ’23, così, de botto, hanno cacciato fuori un album che definire dad rock scondito e anonimo è forse riduttivo.

Se invece guardiamo al cast (non dimentichiamo il fuoriclasse che è Eric Andre) e in generale l’arma potente che è il mockumentary, allora forse c’è una remota possibilità che venga fuori qualcosa di epico. Ma appunto, il mockumentary è un’arma potente e quindi è pericolosamente facile combinare dei casini. Per cui, no, non ci sono vie di mezzo: o sarà una cacata cringe inguardabile o potrebbe davvero spaccare. Io nel dubbio tendo per la prima. 

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