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I migliori film thriller da vedere su Netflix

Quasi la metà dei titoli in questa lista, sono di David Fincher, aka il maestro della suspense. Poi Adam Sandler in versione drammatica, Christian Bale 'American Psycho' e tanto altro

Foto: Paramount Pictures

The Killer

David Fincher

2023

Presentato in concorso a Venezia 80 e starring un perfetto Michael Fassbender nei panni di un assassino professionista, The Killer è incentrato sul proprio svolgimento. David Fincher è ossessionato dalla tecnica, dalla sua mistica del cinema come “metodo”. E questo è un film d’azione “procedurale”, acuto e ingegnoso. Intrattenimento “largo” e pop, a partire da una sequenza instant cult.

Il talento di Mr. Ripley

Anthony Minghella

1999

Prima di Saltburn, c’era Ripley, dal classico di Patricia Highsmith. Tom Ripley (Matt Damon) viene pagato da un magnate per riportare a casa il figlio perdigiorno, Dickie (Jude Law), ma riesce a ingraziarsi lui e la fidanzata scrittrice (Gwyneth Paltrow). Minghella alza la posta della storia enfatizzando l’aspetto gay e il desiderio dell’assassino di assumere l’identità del personaggio carismatico di cui si sbarazza. Il tutto in un mondo di yankee sexy e danarosi che vivono la dolce vita.

Zodiac

David Fincher

2007

Come avrete capito, in questa lista il nome di Fincher comparirà inevitabilmente molte volte. E la storia (vera) di Zodiac, lo psicopatico che terrorizzò l’area della Baia di San Francisco nel 1968 e tormentò la stampa con messaggi in codice, è proprio nelle corde del regista. Due detective della omicidi (Mark Ruffalo e Anthony Edwards), un giornalista di cronaca nera (Robert Downey Jr.) e un fumettista politico (Jake Gyllenhaal) sono ossessionati dal catturare il serial killer che (ufficialmente) non viene mai catturato. Brividi.

L’amore bugiardo – Gone Girl

David Fincher

2014

Sì, di nuovo, perché nessuno è in grado di dipingere il declino morale come Fincher, l’unico che poteva trasformare il bestseller di Gillian Flynn in suspense purissima. Lei, moglie socialite fuori luogo nel Midwest, sparisce e forse è stata uccisa. Lui, ex giornalista a NY che dopo la crisi ha aperto un bar in Missouri, la cerca. Finché non diventa il principale sospettato. Rosamund Pike è folgorante, Ben Affleck meravigliosamente inespressivo.

Gone Baby Gone

Ben Affleck

2007

Se con Mystic River Clint Eastwood aveva già fissato il livello di un adattamento di Dennis Lehane, Ben Affleck debutta con un bel thriller starring il fratello Casey nei panni di un poliziotto inesperto, che si mette nei guai mentre indaga sulla scomparsa di una bambina di quattro anni con una madre drogata (Amy Ryanm, sensazionale). Se in superficie c’è il mistero, è sotto che le emozioni ribollono.

Diamanti Grezzi

Josh e Benny Safdie

2019

Il potente ritratto di un uomo sconclusionatissimo capace però di trasformarsi in un thriller pieno di tensione. Sandler veste i panni di Howard Ratner, il proprietario di una gioielleria del Diamond District di New York che gestisce la propria attività come un tossico che non ha niente da perdere, pronto a scommettere qualsiasi cosa anche se sa di poter fallire. Più in basso scende Howard, più forte si fa sentire l’interpretazione di Adam Sandler, energica e feroce. Il Re Mida comico del botteghino qui centra la performance della vita, che gli Oscar hanno assurdamente snobbato.

Taxi Driver

Martin Scorsese

1976

Martin Scorsese e Robert De Niro hanno trasformato la sceneggiatura d Paul Schrader sull'”uomo solitario di Dio” che guida il taxi attraverso l’inferno, ovvero Manhattan, tra le 2 e le 5 del mattino, in uno dei film americani più iconici di sempre. E hanno presentato al mondo un antieroe disturbato, emarginato e arrabbiato per il suo posto nella società molto prima che il termine “incel” fosse di moda. Semplicemente Storia del Cinema.

Fight Club

David Fincher

1999

David Fincher (again), Edward Norton e Brad Pitt all’apice della rispettive carriere. Dal romanzo di Chuck Palahniuk, un film rivoluzionario tra umorismo audace e violento, solitudine, disperazione, rabbia repressa e impotenza contro la droga pacificatrice del consumismo. Norton nella sua forma migliore di sempre e Pitt nel suo ruolo più rischioso e sovversivo. Un classico americano.

State of Play

Kevin Macdonald

2009

Russell Crowe nei panni di un giornalista che indaga sulla morte sospetta dell’amante del suo migliore amico (un politico interpretato da Ben Affleck). E da questo scandalo sessuale si svela ogni tipo di possibile orrore connivente che potrebbe verificarsi nel mondo in cui viviamo. Diretto con mano agile dal regista dell’Ultimo re di Scozia Kevin MacDonald, un thriller politico “innamorato dei giornali” teso e ben interpretato.

American Psycho

Mary Harron

2000

A 27 anni Bret Easton Ellis pensava di aver scritto una satira sociale sulla bancarotta morale dell’era Reagan e invece fu diffamato come una sorta di cannibale letterario al punto di ricevere minacce di morte anonime. Una decina di anni dopo Mary Harron ha tradotto sul grande schermo la storia di Patrick Bateman, uno stallone di Wall Street interessato alle griffe e alla mutilazione aprés-sex dei corpi che prima portava nei ristoranti chic, dando rilievo agli elementi satirici più che a quelli slasher. E affidando tutto alla performance ipnotica di una clamoroso Christian Bale.

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