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I migliori film horror da vedere su Netflix

Dal Pinochet vampiro di Pablo Larraín al solstizio d'estate 'gone bad' di Ari Aster, fino a classici come il 'Dracula di Bram Stokes' by Francis Ford Coppola
Jaime Vadell è Pinochet in 'El Conde'

Foto: Netflix

El Conde

Pablo Larraín

2023

Pinochet non è morto, ma è un vampiro di 250 anni che vive nascosto in una tenuta in rovina nella gelida estremità meridionale del Sud America e di notte vola a Santiago per placare la sua sete di sangue. Pare lo spunto di un B-movie à la Abraham Lincoln: Vampire Hunter e invece è la satira horror e politica, pazzissima e sontuosa di uno dei pochi, veri Autori di oggi: Pablo Larraín. «Pinochet è morto libero, impunito e milionario. E quell’impunità lo ha reso eterno», ha detto il regista. È questo il cuore del film – e di cuori ne vedrete parecchi pure frullati come frappé.

Midsommar – Il villaggio dei dannati

Ari Aster

2019

Ari Aster è ormai una riconosciutissima voce dell’horror psicologico. Dopo uno dei crolli più memorabili del cinema, quello di Toni Collette in Hereditary, qui si avventura in un nuovo territorio di cui sono fatti gli incubi. Una studentessa in crisi partecipa con il fidanzato e alcuni amici di lui a un festival folkloristico in Svezia, dove si celebra il solstizio d’estate. Ipnotico e angosciante, Midsommar schiva i soliti cliché del terrore per sondare la violenza della mente e al cinema fu vietato ai minori di 17 anni non accompagnati per “violenza rituale inquietante e immagini raccapriccianti, forte contenuto sessuale, nudità grafica, uso di droghe e linguaggio scurrile”. L’inizio dell’ascesa della strepitosa Florence Pugh.

Dracula di Bram Stoker

Francis Ford Coppola

1992

Esagerata nel senso migliore del termine, la visione by Francis Ford Coppola del Dracula di Bram Stoker salva il personaggio da decenni di interpretazioni campy. E inaugura un nuovo modo di concettualizzare il mito del vampiro: leale, amorevole, spavaldo, pieno di sentimento, sexy e alla moda. Gary Oldman interpreta Dracula, la cui anima solitaria è determinata a ricongiungersi con il suo amore perduto, Mina (Winona Ryder), mentre in Gran Bretagna inizia un regno di terrore e seduzione, prosciugando la vita della sua più cara amica, Lucy (Sadie Frost). La creatività e l’originalità di Coppola applicate a una storia vecchia di un secolo.

IT – Capitolo 1 e 2

Andy Muschietti

2017 e 2019

Andy Muschietti prende il bestseller di Stephen King e non ne tradisce lo spirito (aggiungendoci inevitabilmente un tocco di Stranger Things, vedi anche Finn Wolfhard nel cast). Perché la storia di Pennywise (Bill Skarsgård, che trova una sua strada rispetto alla versione di Tim Curry), il clown che incarna le nostre peggiori paure, è terrificante, certo. Quindi sì, è un horror, ma IT ma è anche e soprattutto un racconto di formazione divertente e toccante (un po’ alla Stand By Me), dove i protagonisti non hanno bisogno di un mostro a terrorizzarli: ne hanno già abbastanza dei genitori e dei bulli della scuola. Almeno nel primo film, mentre nel secondo (starring James McAvoy e Jessica Chastain) i “Perdenti” tornano a Derry 27 anni dopo per sconfiggere definitivamente (?) il loro incubo peggiore.

A Classic Horror Story

Roberto De Feo, Paolo Strippoli

2021

Cinque persone in camper si schiantano contro un albero mentre viaggiano alla volta della Calabria: c’è il proprietario del mezzo, un ragazzo calabrese che documenta tutto (Francesco Russo), una coppia in vacanza, un medico solitario e una ragazza che sta per abortire (Matilda Lutz). Quando riprendono i sensi, la strada su cui stavano guidando è stata sostituita da una foresta impenetrabile e da una casa di legno. Tra leggende locali, terribili rituali contadini e inaspettati collegamenti con la criminalità, A Classic Horror Story rende omaggio a tanti maestri del genere (da Shyamalan in poi) per costruire un horror all’italiana solido e che ti tiene incollato fino al (gran finale).

Saw – L'enigmista

James Wan

2004

C’è qualcosa di straordinariamente ripugnante, stravagante e contorto in questo thriller horror di James Wan (quello di The Conjuring e Aquaman, qui alla sua opera prima). Il fotografo Adam Stanheight (Leigh Whannell) e l’oncologo Lawrence Gordon (Cary Elwes) riprendono conoscenza mentre sono incatenati ai tubi alle due estremità di un bagnolurido e si rendono conto di essere stati intrappolati da un sadico serial killer soprannominato “Jigsaw”: per sopravvivere devono venire a capo di un puzzle perverso e sadico. La voce di Saw ha fatto il resto. Cattivissimo, cruentissimo e tortuoso, un instant cult.

Doctor Sleep

Mike Flanagan

2019

Lo sanno tutti che Stephen King ha sempre odiato Shining di Stanley Kubrick, cosa che ha reso difficile per Mike Flanagan ottenere l’approvazione sul sequel della sua grande opera ambientata nell’albergo infestato. Vi ricordate di Danny Torrance? Non è più un bambino: interpretato con gli occhi tristi dal bravissimo Ewan McGregor, Danny è ormai un quarantenne fallito che cerca di soffocare il suo disturbo da stress post-traumatico tra alcol, sesso e risse da bar. Finché non prova a redimersi e utilizza la ‘luccicanza’ per dare conforto ai pazienti prossimi alla morte in ospedale. certo, Flanagan non è Kubrick ma il film riesce ancora a tenerci svegli la notte.

Army of the Dead

Zack Snyder

2021

Las Vegas è diventata un luogo popolato da non morti. È un’emergenza ancora contenuta ma, per prevenire i problemi che potranno sorgere, il governo ha deciso di risolvere la questione alla radice sganciando sulla città una bomba nucleare. Il film segue un gruppo di gentaglia pagata da un riccone per sottrarre milioni al magnate di un casinò. Snyder torna all’universo di George A. Romero che aveva già omaggiato agli esordi e ci aggiunge un twist da heist movie: Army of the Dead fa di tutto per assumere la dovuta rilevanza all’interno del canone zombie ed è un prodotto pop comunque godibile con un cast riuscitissimo: da Dave Bautista a Raúl Castillo.

Benvenuti a Zombieland

Ruben Fleischer

2009

Ok, l’horror, ma decliniamolo in versione comedy. Un strambo quartetto di misfits vaga per un’America post-apocalittica dopo un’epidemia di mucca pazza che ha contagiato persino gli zombie. Certo, la commedia sui non morti non era una novità quando è arrivato Zombieland (qualcuno ha detto L’alba dei morti dementi?), ma il film di Ruben Fleischer mescola alla grande paura e farsa e può contare su un cast fenomenale, a partire da Woody Harrelson nei panni di un redneck che vuole massacrare gli zombi. E poi Jesse Eisenberg, Emma Stone prima che diventasse Emma Stone e Abigail Breslin. Senza contare QUEL cameo a sorpresa.

Resident Evil

Paul W. S. Anderson

2002

Resident Evil sta in questa classifica perché è un survival horror kitsch con personaggi cliché che sa di essere un survival horror kitsch con personaggi cliché. Basato sul popolarissimo videogioco (e primo di una serie di adattamenti), vede Milla Jovovich (la sua Alice è subito iconic) e Michelle Rodriguez come leader di un commando che deve irrompere in un laboratorio genetico dove è stato liberato un virus mortale che trasforma in zombie prima che invada la Terra. Resident Evil aggiorna il genere con un messaggio anti-corporate. E, pure bistrattato spesso dalla critica, Paul W. S. Anderson è un regista di B-movie davvero niente male.

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