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In pochi anni ha dato la scalata a Hollywood, portando a casa anche una nomination all’Oscar nei (rischiosissimi) panni di Marilyn Monroe. C’entra il fascino latino (e anche un flirt con Ben Affleck)? Sì, ma pure la capacità di non farsi intrappolare dai suoi ruoli, compreso quello di Bond girl, che ha incastrato molte sue colleghe. È appena uscito il suo ultimo film, Ghosted (su Apple TV+), dove interpreta una spia che lascia con un pugno di mosche un innamorato Chris Evans. Un mix di azione, comedy e romance che è stato massacrato dalla critica, e dove però Ana riesce comunque a brillare (anche con una parrucca che per molti è discutibile). Per il compleanno (auguri!) abbiamo stilato il suo best of.
Foto: Apple TV+
Dopo gli inizi a Cuba e nel cinema spagnolo, la svolta nella carriera di de Armas è il sequel del cult cyberpunk: al fianco di Ryan Gosling interpreta Joi, un'intelligenza artificiale olografica programmata per diventare la compagna ideale. Splendida come si conviene a una “visione”, ma anche capace di tirare dare sensibilità e fragilità a una proiezione digitale che si strugge per esistere fisicamente nel mondo. Non era facile farsi notare in questo super cast (da Gosling, appunto, a Harrison Ford, da Jared Leto a Robin Wright), ma Ana incanta.
E pensare che non voleva nemmeno accettare la parte. Cena con delitto – Knives out catapulta Ana nel territori della crime comedy à la Agatha Christie. Il suo personaggio, Marta, l’infermiera dell’anziano scrittore di romanzi gialli la cui morte mette in moto tutta la trama, è al centro della storia. Ancora una volta de Armas riesce a distinguersi in mezzo a grandi nomi: da Daniel Craig a Jamie Lee Curtis, da Michael Shannon a Chris Evans (again). E per giunta vestita di felponi e spettinata. Don’t blame it on the beauty.
Foto: MRC II Distribution Company
No Time to Die non è di certo il “suo” film: la presenza femminile rimasta più impressa nel pubblico è senza dubbio quella di Léa Seydoux/Madeleine Swann. Ma la cosa può anche essere letta a favore di de Armas: se tante colleghe sono rimaste schiacciate dal ruolo della Bond girl, lei – che considerato l’appeal avrebbe potuto facilmente restare cristallizzata per sempre in quella parte – ne è uscita a testa altissima restando però “libera”. Di più: nel curriculum vanterà una delle “pupe” di 007 più originali di sempre, capace come è stata la sua Paloma di traghettare le sequenze che la vedono protagonista nei territori dell’action comedy, poco visitati nell’“era Daniel Craig” della saga.
De Armas riesce ad essere credibile pure con un personaggio un po’ povero e scritto maluccio nel thriller erotico di Adrian Lyne. In questa storia di un matrimonio ‘aperto’ molto inverosimile, Ana (s)veste i panni della femme fatale al di sopra di ogni sospetto (o forse no) e col vizio di uomini più belli che intelligenti destinati a morte certa. Al suo fianco Ben Affleck (Galeotto fu il set, o la necessità di promozione? In ogni caso, è durata poco).
Foto: 20th Century Studio
Tutto si può criticare ad Andrew Dominik (in primis, le tante scelte estetiche ed etiche decisamente “pornografiche” nel suo ritratto di Norma Jeane), ma una cosa doveva indovinare per forza, in questo progetto: l’attrice che avrebbe dato il volto a Marilyn Monroe. In Ana de Armas, biograficamente molto lontana dalla diva, ha trovato l’interprete perfetta. Ana è quasi più Marilyn di Marilyn per adesione fisica e psicologica, e per quel misto inarrivabile di seduzione e fragilità che riesce a restituire prodigiosamente. Il risultato è un tour de force che la consacra come Attrice Totale. Regalandole la prima nomination agli Oscar: e di fronte ad essa anche i detrattori del film sono rimasti MUTI.
Foto: Netflix
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