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Old but gold: i vecchietti più cool del cinema

Per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, il listone che va dai più tradizionali (il Joe/Jack Albertson di 'Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato') ai più rock (Edwin/Alan Arkin in 'Little Miss Sunshine'), a quelli 'd'auteur' by Michael Haneke e Florian Zeller

Foto: Fox Searchlight Pictures

La quarta domenica di luglio, da due anni a questa parte, si celebra la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani (da non confondere, attenzione, con la Festa dei nonni del 2 ottobre). Il rapporto tra le generazioni è materia cara anche al cinema, come confermano due film diversissimi di recente arrivati nelle nostre sale: da una parte il sequel di Book Club, gruppo di lettura over 70 (Jane Fonda, Diane Keaton, Candice Bergen e Mary Steenburgen) forte dei 104 milioni di dollari incassati dal primo capitolo; dall’altra Plan 75, che ha rappresentato il Giappone agli Oscar di quest’anno e che racconta la vecchiaia nel Paese come un’emergenza nazionale, tanto da costringere lo Stato a intervenire.

Se in televisione, nel frattempo, si ride (Il metodo Kominsky e Grace & Frankie, su Netflix, raccolgono l’eredità di serie comedy come Hot in Cleveland e Cuori senza età), al cinema è forse il mélo il genere che più di tutti ha indagato il passaggio di consegne fra posteri e progenitori: Sul lago dorato, nel 1981, distillava perle di saggezza tra un uomo schivo e un nipote acquisito; incassò 120 milioni di dollari e vinse tre Oscar (non a caso quello di Henry Fonda lo ritirò sua figlia Jane). Certo i toni erano stati diversi, dieci anni prima, tra Harold e Maude (lei ottantenne, lui diciottenne con la passione dei funerali). Ma è vero che pure il cinema horror si è cimentato col tema, e un esempio su tutti è The Visit di M. Night Shyamalan.

Occupano un capitolo a parte i lungometraggi e le serie animate, dove la prospettiva è spesso quella del(la) giovane durante il suo percorso di formazione: si lascia guidare dai consigli del nonno (Heidi) o della nonna (pure in versione Salice: vedi Pocahontas) o dello spirito della bisnonna (Coco). Con le dovute eccezioni: perché certi parenti assomigliano più al vecchio Abe dei Simpson.
Quelli che seguono sono dieci film, disponibili su tutte le piattaforme, per celebrare la Giornata del 23 luglio, nei quali gli anziani sono ora soli, ora in compagnia della propria progenie.

Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato
Mel Stuart1971 – su NOW

In una tavoletta della celeberrima marca Wonka, Charlie Bucket trova il biglietto d’oro che gli permette di visitare la fabbrica di cioccolato del titolo: ha diritto a un +1, e sceglie di portare il nonno Joe. Il libro di Roald Dahl da cui il film è tratto (pubblicato solo sette anni prima) si intitolava però Charlie e la fabbrica di cioccolato, e non Willy Wonka: ma qui il protagonista è Gene Wilder, nel ruolo che sarà poi di Johnny Depp e ora di Timothée Chalamet. Oltre a Pure Imagination, brano diventato emblema di tutta la pellicola, la colonna sonora candidata all’Oscar contiene anche la canzone The Candy Man, portata alla ribalta da Sammy Davis Jr.

A spasso con Daisy
Bruce Beresford1989 – su Pluto TV

La 72enne Daisy Werthan – insegnante in pensione, vedova, ebrea – vive nella sua casa in Georgia con la sola compagnia della domestica Idella finché, dopo un incidente in auto, il figlio le procura una macchina nuova e un autista (nero), che lei non vede di buon occhio: nonostante ciò, passeranno insieme venticinque anni. Originariamente una pièce premiata col Pulitzer (che Morgan Freeman aveva già interpretato a Broadway), il film fu candidato a 9 Oscar e vinse 4 statuette: miglior film, sceneggiatura, trucco e performance di Jessica Tandy, che (all’epoca ottantenne) divenne la più anziana attrice a vincere l’Academy Award.

Tolgo il disturbo
Dino Risi1990 – su RaiPlay

Pioggia di ricordi per l’ex direttore di banca Augusto Scribani, che dopo più di diciotto anni esce dalla clinica psichiatrica nella quale era stato ricoverato per andare a vivere in una casa di sua proprietà, ma in cui abita qualcun altro (la nuora, il suo nuovo compagno, la figlia di lui). Incontra anche i vecchi impiegati e la segretaria, ma sceglie di passare il tempo con la nipote Rosa, di nove anni, che ha il divieto di chiamarlo nonno e così lo accompagna fino al finale. Nel suo penultimo film per il cinema, Dino Risi dirige Vittorio Gassman, Dominique Sanda, Eva Grimaldi e la dodicenne Valentina Holtkamp. Musiche del Premio Oscar Francis Lai.

Little Miss Sunshine
Valerie Faris e Jonathan Dayton2006 – su Disney+

Un Transporter Volkswagen viaggia per 1.300 km verso Redondo Beach, in California, dove si svolgerà il concorso di bellezza per eleggere la Little Miss Sunshine del titolo (“Piccola Miss California” nella versione italiana). A bordo ci sono Toni Collette, suo marito Greg Kinnear, il fratello Steve Carell sopravvissuto a un tentativo di suicidio, il figliastro Paul Dano che ha fatto voto di silenzio e suo suocero, Alan Arkin, cacciato dalla casa di riposo per aver sniffato eroina. Il nonno allena così la concorrente al titolo, Abigail Breslin, candidata all’Oscar all’età di dieci anni; la statuetta però andrà a lui, che ci ha lasciati 89enne il 29 giugno scorso.

Pranzo di Ferragosto
Gianni Di Gregorio2008 – su Prime Video

Gianni (Di Gregorio) vive con la madre vedova, nobildonna decaduta, in un appartamento di Trastevere che i due faticano a mantenere: sono infatti ricoperti di debiti, e quando l’amministratore di condominio giunge a riscuotere l’ennesima parcella si palesa anche la soluzione per estinguere tutti gli obblighi: ospitare per due giorni, a Ferragosto, l’anziana madre del funzionario, mentre lui è alle terme. Le vecchine, però, da due diventano tre, e poi quattro… Nastro d’Argento e David di Donatello per l’opera prima di Gianni Di Gregorio, sceneggiatore tra gli altri di Gomorra di Matteo Garrone (che qui ricambia il favore in veste di produttore).

Up
Pete Docter2009 – su Disney+

Dietro all’antipatia di Carl Fredricksen si nasconde un bambino che era stato grande fan dell’esploratore Charles Muntz, e poi un uomo che forse non ha mai elaborato il lutto per la moglie Ellie. Alla quale aveva promesso che sarebbero andati (con l’intera casa) alle Cascate Paradiso in Sudamerica. Russell, un piccolo scout che cerca di guadagnarsi il distintivo “Assistenza agli anziani” per completare il suo medagliere, si ritrova accidentalmente nella casa mentre l’edificio è in viaggio: la sciagura sarà di lezione a entrambi. Primo film Pixar presentato in 3D, si sarebbe dovuto intitolare Heliums. Vinse due sacrosanti Oscar su 5 nomination.

Amour
Michael Haneke2012 – su Prime Video

I compianti Jean-Louis Trintignant ed Emmanuelle Riva interpretano Georges e Anne, una coppia di insegnanti di musica in pensione, ultraottantenni, con una figlia (Isabelle Huppert) spesso in tournée per concerti. L’anziana donna inizia a mostrare segni di demenza che la rendono sempre più dipende dal marito: lui rifiuta ogni tipo di assistenza, di aiuto, di trasferimento in ospedale; finché un nuovo ictus ribalta la situazione. Ispirato all’esperienza della zia del regista e sceneggiatore Michael Haneke, secondo Letterboxd è uno dei 250 migliori film della storia del cinema: ha ricevuto, tra l’altro, la Palma d’Oro a Cannes, due BAFTA, un Oscar e un Golden Globe.

Ella & John – The Leisure Seeker
Paolo Virzì2017 – su RaiPlay

A 27 anni da Bethune – Il mitico eroe, Helen Mirren e Donald Sutherland si ritrovano sul set per interpretare una coppia che fugge dalle cure palliative attraverso il Leisure Seeker del titolo, un camper che da Boston li porta a Key West, dove lui vorrebbe visitare la casa di Ernest Hemingway. Un tuffo nella vita, insomma, e non un’evasione come molti pensano. Passato in concorso alla 74esima Mostra del Cinema di Venezia, è il primo film in lingua inglese del nostro Paolo Virzì, basato sul romanzo In viaggio contromano di Michael Zadoorian (pubblicato in Italia da Marcos y Marcos). Nomination al Golden Globe per Mirren.

The Farewell – Una bugia buona
Lulu Wang2019 – a noleggio su YouTube, Apple TV ecc.

Appurato che alla nonna resta poco da vivere a causa di un cancro ai polmoni (di cui lei non sa quasi nulla), una famiglia cinoamericana organizza una rimpatriata mascherata da matrimonio: partecipa anche Billi, aspirante artista newyorkese, che (si) chiede quanto sia giusto tenere nascosta la verità all’anziana donna. Scrive e dirige Lulu Wang, che suona anche il pianoforte nella colonna sonora e che si è ispirata direttamente all’esperienza della sua famiglia. Golden Globe alla rapper Awkwafina come migliore attrice in una commedia, che più di recente ha prestato la voce al gabbiano Scuttle della Sirenetta e di Sisu in Raya e l’ultimo drago.

The Father – Nulla è come sembra
Florian Zeller2020 – su Infinity

L’ultraottantenne Anthony Hopkins, nel pieno della demenza senile, sostiene di non aver bisogno della badante, anzi: proprio la domestica pare avergli rubato l’orologio. Quando la figlia Olivia Colman lo va a trovare, cerca di convincerlo che la governante è indispensabile, perché lei e il compagno si trasferiranno a Parigi. Ma di quale compagno parla? Co-produzione franco-britannica basata sull’opera teatrale di Florian Zeller, qui al suo debutto dietro la macchina da presa e vincitore (a sorpresa) dell’Oscar per la sceneggiatura non originale. Oscar e BAFTA pure per sir Hopkins – senza il quale il film non si sarebbe fatto – che ha soffiato la statuetta al compianto Chadwick Boseman.

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