X Factor 2025, le pagelle della semifinale: tra colpi di scena e agnelli sacrificali, ci vediamo a Piazza del Plebiscito | Rolling Stone Italia
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X Factor 2025, le pagelle della semifinale: tra colpi di scena e agnelli sacrificali, ci vediamo a Piazza del Plebiscito

Eliminazioni discutibili. In finale vanno due artisti simili (PierC e EroCaddeo, con Delia e Rob), ma non Tomasi. La parola “cringe” sostituita da “francescogabbanituttoattaccato”. Ospite a Napoli: Laura Pausini

X Factor 2025, le pagelle della semifinale: tra colpi di scena e agnelli sacrificali, ci vediamo a Piazza del Plebiscito

I finalisti di X Factor 2025: PierC, Delia, Rob, EroCaddeo

Foto: Virginia Bettoja

Siamo arrivati alla penultima tappa, non prima di mandare due artisti simili in finale (PierC e EroCaddeo) e perderci un ragazzo prodigio, Tomasi. Su Tellynonpiangere che dire? A Mariasole Pollio – oggi bellissima e con stivali da urlo, quando arriva con lei Pablo Trincia c’è troppa sensualità a corte – lo fa proprio capire che sapeva benissimo di essere l’agnello sacrificale di puntata.

Come i migliori nascondisti di Masterchef, ha passato i live a non essere mai il peggiore e pubblico e giudici se lo sono dimenticato finché Achille Lauro ha deciso che doveva farlo fuori al grido sommesso di “Non mi stupisci più” neanche fosse un fidanzato di lungo corso. Vanno in finale Delia, Rob, Erocaddeo e PierC. Ci vediamo a Piazza del Plebiscito, feat. Laura Pausini ospite speciale.

Delia

VOTO
10

Sei bellissima, Delia. Berté io impazzisco. Scusa, sono stato contagiato da Gabbani. Fa una cover clamorosa, salendo di un’ottava a ogni strofa, arrivando a vette clamorose senza rompere neanche per un momento la voce, tenendo con naturalezza un timbro così limpido che fa quasi paura. Neanche Loredana nazionale la canta così bene da un pezzo. Ha fatto bene a proteggere la sua identità così potente e profonda finora, ma oggi ha dimostrato che se avesse giocato con le stesse regole degli altri, senza imporsi una sfida folk ben più complessa, non ci sarebbe stata partita. Madonna quanto sei brava, Delia, maledizione. Persino il pubblico televotante un po’ bue di X Factor si dimentica di esserlo e non ti riporta al ballottaggio. Ma poi portare Rosa Balestrieri su Sky in prima serata. Che meraviglia. E recuperate il capolavoro di film che le ha dedicato Isabella Ragonese, peraltro. Rosa – Il canto delle sirene, che è una produzione di quella meraviglia che è Sky Arte. Isabella, pure 10. Peraltro. Ecco.

Rob

VOTO
9

La ballad dei Paramore non so mica se fosse il modo migliore di giocarsi una semifinale. Però lei è una fuoriclasse e sa anche essere strategica. La fa “solo” perfettamente, senza strafare, senza cercare il punk dove non c’è, giusto per andare in finale. Ci finisce per direttissima alla prima manche più per un riconoscimento dell’intero percorso che per la performance più ordinaria della sua edizione (da 8 invece che dal solito massimo dei voti). Che campionessa. Che rob.

Giorgia

VOTO
8

Ma quanto è brava? Con i concorrenti, con i colleghi superospiti, con quei regazzini dei giudici. Lei è veramente l’unica erede di Mina. Come voce, come capacità di tenere un palco non solo in concerto, ma pure in tv, come carisma. Pure come ironia, come quando imita perfettamente Virginia Raffaele che fa Marina Abramovič: “Peffomanz?”.

Tomasi

VOTO
7,5

Il cambio di look è una di quelle cose che puoi fare solo se sei adolescente. Pronto per Happy Days, con una giacchetta da urlo, se ci riprova a metterla fra due anni lo prendono a calci. Come dimostrano i giudici: Gabbani viene alla semifinale “cor pullover” come direbbe Christian De Sica, col pelo del petto a vista; Paola Iezzi in questa edizione ha fatto la cosplayer, e questo giovedì sceglie di esserlo di Nina Moric; Achille Lauro è geloso della giacca-abito di velluto bordeaux di Giorgia (quant’è bella?) e prova a imitarla male; Jake La Furia è vestito peggio di un calciatore in libera uscita e degli spacciatori nei rave di Viterbo. Sarà anche per questo che Tomasi Fonzarelli piace lo stesso, è comunque vestito meglio di loro e poi si lancia sullo uberpop di Harry Styles e ne esce con le spalle più larghe. Su Dalla, che dire? Là è nella sua comfort zone – e già un 17enne che ha come comfort zone solo i grandi maestri, è tipo un supereroe – e va alla grande. Avremmo scommesso che questo 16enne divenuto in corsa un 17enne a un certo punto sarebbe stato spazzato via, ha dimostrato invece una solidità canora e caratteriale notevolissima. Ed è semplicemente allucinante che dopo una delle sue serate migliori sia stato eliminato. Una cosa che rende più credibile la stagione calcistica di serie A 2017-2018 di questa semifinale.

Irama

VOTO
7

Belli i suoi pezzi, bello il nuovo disco, grande spettacolo il live a X Factor, un videoclip in diretta con tanto di pioggia a dirotto da una nuvola fantozziana. E lui tutto bagnato è una roba, diciamocelo. The show must go on, anche se in camerino ora avrà come minimo 40 di febbre. Ma lui è Arroganteee e se ne fotte e dimostra che il ragazzo si è fatto, anche se aveva le spalle strette.

Erocaddeo

VOTO
6

Io lo capisco che non mi sopportate, perché proprio non riesco a farmelo piacere. Vi giuro: mi insultate con tale fantasia e costanza, che ogni volta mi metto davanti alla tv sperando di stupirvi con un voto alto. E ogni volta lui compiaciuto imita il cantante d’antan di turno, lo replica con gentile insipienza. Sorride, come un cartone animato e neanche là gli credi tanto. Soprattutto se un attimo prima ha cantato Tenco. Senza mordente. Di andare a Napoli meritava Tomasi, ma Erocaddeo si è creato una fanbase fedelissima che l’ha portato a Piazza del Plebiscito. E un tavolo di giudici un po’ pavido e che l’ha sempre sopravvalutato ha fatto il resto. Si guadagna comunque la sufficienza per un Viva la Vida portato a casa con diligente e azzeccata disinvoltura.

Tellynonpiangere

VOTO
5

Viene eliminato perché la sua forza è anche la sua debolezza. Non è mai stato il peggiore, neanche stasera che il pubblico lo ha eliminato senza passare neanche dai giudici. Ma, e lo sa anche lui, non è mai stato neppure il migliore. Non è un caso se lo chiamano It pop. Alla fine scaldi ma non incendi, fai battere il tempo con il piede e non il cuore, canticchi ma con lui non pogherai mai e neanche ti verrà la pelle d’oca. E Telly, fattela ‘na risata, almeno quando canti (benino, come al solito, ma come se non gli importasse, come al solito) Jovanotti. P.S.: si era capito che sarebbe tornato a casa all’Ante Factor. Quando candidamente ammette che ambiva a cantare il suo inedito e aveva già ottenuto il suo obiettivo. Dimmi che vuoi tornare a casa senza dirmi che vuoi tornare a casa, che tanto Achille Lauro m’ha puntato.

PierC

VOTO
4

Tecnicamente pulito nel suo Bohemian Rhapsody, lineare, poi quasi infantile. Laddove quel capolavoro è barocco, eccessivo, sensuale, sfrontato, lui con quel saltino, quel falsetto scolastico, quell’esecuzione da campionato europeo di karaoke, lo banalizza. Per una semifinale è troppo poco se è vero che la canti e suoni da quando hai cinque anni. A lui che fa Freddie Mercury non credi mai, e dire che un po’ ho sempre pensato che potesse essere il George Michael di questa edizione del talent. Su Adele va giusto poco meglio, ma non la sente sua. Va alla finale di Napoli comunque meritatamente: il suo è stato un ottimo X Factor.

Francesco Gabbani

VOTO
3

Per carità, il look alla Califano non conta. Però alla fine della fiera a quel tavolo non ci sa stare, televisivamente parlando. Pur essendo preparato, non ha il minimo alfabeto catodico e non aiuta il fatto che uno lo guarda e pensa che prima c’era sua Maestà. La polemica che apre con un Achille Lauro, che si sveglia come al solito in semifinale per killerare Telly così da portare in finale quelli che tutti si aspettano, fa reagire il Gabba in maniera prima isterica e poi con vendicativo infantilismo criticando EroCaddeo (nella performance migliore della serata peraltro) e persino Rob, che ce ne vuole. Ieri in confusione, non fa neanche le sue battute scult. In ogni caso ormai la parola cringe è diventata cringe. E non si può più dire. D’ora in poi per esprimere lo stesso concetto si dirà solo francescogabbanituttoattaccato.