X Factor 2023, le pagelle degli Home Visit: rivolta popolare, hanno eliminato Anna Castiglia | Rolling Stone Italia
Selezione darwiniana

X Factor 2023, le pagelle degli Home Visit: rivolta popolare, hanno eliminato Anna Castiglia

Morgan non fa passare la cantautrice per non bruciarla. Mugugni social. Fedez porta i suoi nel mondo Ferragnez, Ambra ha la migliore, quelli di Dargen sono #tuttimaschi. Si sente già l’aria frizzantina dei Live

X Factor 2023, le pagelle degli Home Visit: rivolta popolare, hanno eliminato Anna Castiglia

Anna Castiglia e Morgan a X Factor 2023

Foto: Sky

Da qui in poi non si scherza più e gli Home Visit lo hanno messo in chiaro: questa è una «selezione darwiniana» esordisce Morgan. Da cinque concorrenti si è passati a tre e non sono mancate le eliminazioni che hanno fatto discutere i social (ormai una sorta di sindacato al quale manca solo il segretario confederale). I 12 concorrenti ci sono per i Live, anche Fedez si è ristabilito («mi hanno fatto il certificato medico per partecipare») e dal 26 ottobre (ospite Laura Pausini) al 7 dicembre X Factor su Sky e Now tornerà a catalizzare l’attenzione del mondo della musica.

Non lo guardate? Però poi leggete le pagelle e andate a rivedere le esibizioni su YouTube, non fate i furbi. Allora andiamo a conoscere come sono avvenute le selezioni nelle varie location: quella di Fedez “il bro che ha la villa in piscina”, di Morgan “il cinefilo che ama gli horror”, di Dargen “l’amico con la casa in montagna” e di Ambra “la damigella che organizza l’addio al nubilato”. Due giorni passati insieme tra giudici e concorrenti per capire, oltre al talento, inclinazioni e motivazioni. E diverse teste sono rotolate.

Fedez

VOTO
7

Porta i concorrenti in piscina e fa loro vivere due giorni da Ferragnez. Consegna le pizze a cena e le brioche al mattino, dimostrando una ospitalità niente male (a me quando mi inviti?). Non sbaglia nelle scelte, freddo e pragmatico come ha dimostrato di saper essere. Ha tre donne una più forte dell’altra, ma forse gli manca la più forte. Competitivo.

Lorenzo Bonfanti

VOTO
5

Si gioca il tutto per tutto dimenticando un dettaglio: senza chitarra è come un cavaliere senza cavallo. Lo riconoscerà lui stesso, quindi perché non ha scelto un pezzo con lo strumento? Porta Giudizio universale di Samuele Bersani e anche la scelta non risulta azzeccatissima. Questa è una canzone apparentemente semplice, la cui interpretazione si gioca sulle sfumature emotive. Sfumature che Lorenzo ancora non ha. La canta tutta a occhi chiusi e senza dimostrare una inclinazione per il palcoscenico televisivo, dove è necessaria anche la quota show e il suo giudice lo fa notare. Non va ai live ed è giusto. Ma è un passaggio a vuoto, non una sconfitta. Là fuori c’è spazio per tutti, anche per lavorare h24 nella musica.

Sara Sorrenti

VOTO
6,5

Con Desert Rose torna anche il suo progetto loop station e voce narrante che ha incantato alle Audition, è stato applaudito ai Bootcamp, ma ora sembra già pagare di essere veicolato in tv dove l’effetto ripetitività (quindi noia) è molto alto. Nemmeno questa versione da disco club francese sfonda, anche se le sue capacità le fanno portare a casa una performance notevole. Prima lavorava nel settore del transfer pricing e Fedez, che è attento all’aspetto economico, dopo averlo saputo la guarda in modo diverso. Talento e occhio per gli affari? Per ora ha mollato quel lavoro a 34 anni al grido di sticazzi. È quello che compie anche il suo giudice: la porta ai live come sfida, e al diavolo il resto. Ma dovrà imparare ad adattarsi.

Giulia Petronio

VOTO
4

Ha studiato recitazione ed è lì che ha sentito l’importanza di «seguire il flusso», che se «entri nel mindset ce la puoi fare» e se lo fai il «fuoco si alimenta». Insomma, l’effetto supercazzola era dietro l’angolo e infatti, puntualmente, è arrivato. Canta I Know It Won’t Work di Gracie Abrams con sufficiente trasporto da far venire qualche dubbio al giudice, il problema è che, come sempre, è tutto troppo costruito. Una recita, appunto. Quando Fedez non la sceglie, invece di ringraziare il giudice che l’ha portata fino a qui, si volta e se ne va stizzita. Ma così dimostra che è stata la scelta giusta e che, parafrasando Andreotti, sembra una cantante «talmente capace a tutto, che può diventare capace di tutto». E non sempre è un buon segno.

Asia Leva

VOTO
7,5
Asia trova nel rap la sua strada | X Factor 2023 HOME VISIT

Gli Home Visit sono il momento per farsi conoscere e lei spiega di essere rimasta segnata dalla separazione dei genitori, di aver conosciuto la depressione e che la musica l’ha salvata. Ma poi è Asia, come ci ha fatto già vedere: «Se diventerò famosa sarò scomoda come te», dice a Fedez. Interpreta e riscrive Changes di XXXTentacion. Andatevelo a riascoltare e immaginatelo prodotto come si deve, non male eh? Va ai Live e sui social scrive che «forse la felicità esiste». Sì Asia, ma ascoltati anche Tonino Carotone: “Felicità a momenti e futuro incerto”.

Maria Tomba

VOTO
7
Maria ci emoziona con “Numb” dei Linkin Park | X Factor 2023 HOME VISIT

Prima di tutto ci spiace aver scoperto il “tuffo Tomba” in piscina (di schiena con le mani conserte) quando l’estate è ormai finita. Il prossimo anno per farsi del male è l’ideale. Perché le vengono certe idee bislacche? L’ha confessato: ha avuto una infanzia in un paese molto cattolico e lei faceva sogni diabolici, così il prete l’ha esorcizzata. Adesso, prima dell’esibizione, sogna un cane che le passa di fronte e fa i suoi bisogni. Questa è materia per chi è appassionato di oniromanzia, qui invece dovremmo parlare di musica. Si presenta in pigiama, coerentemente con quanto detto, e canta Numb dei Linkin Park, dove però l’anima nu metal non esce, probabilmente non c’è. La voce e la versatilità però ci sono e la Linda Blair ormai redenta va ai Live con merito.

La squadra di Fedez è composta da Maria Tomba, Sara Sorrenti e Asia Leva.

Ambra

VOTO
8

Abbronzatissima, in formissima, emozionatissima. È tutto un superlativo finora questo suo percorso a X Factor. Si scatena sulla musica elettronica e dà la paga in piscina a Jacopo che l’aveva sfidata (meglio non provarci mai). Nella sua squadra c’è la favorita dell’edizione 2023 e lei sembra già una sua fan. Però tra il dire e il fare… c’è di mezzo un Live. Tosta.

Gaetano De Caro

VOTO
9

Mentre canta Hope There’s Someone di Anhoni & The Johnsons la campagna circostante sparisce per lasciare spazio alle emozioni che ci descrive. Non serve ripetere che ha una voce unica nel panorama italiano e che alla sua età la sa usare con grande mestiere. Gli manca la sicurezza dei propri mezzi e Ambra è il giudice giusto per acquisirla. D’altronde, anche lei è stata catapultata giovanissima nel mondo dello spettacolo e conosce meglio di chiunque i rischi che si nascondono dietro a ogni fugace successo. Gaetano va ai Live e lì non ci sono scuse.

Isobel Kara

VOTO
8

Scelgono la meditazione come attività e non potevano che trovare il disturbatore Jacopo a rovinare l’incanto. Ma sono talmente zen che quando suonano le campane di una chiesa mentre stanno per esibirsi, lo prendono come segno del destino. E forse lo è, ma sarà un buon presagio o di sventura? Con Alla fiera dell’est di Branduardi, riarrangiata e teatralizzata, fanno emergere ancora una volta di avere dentro il “profondo sud del sud dei santi” e chi aveva portato questo mondo alle più alte vette è stato quel genio di Carmelo Bene. Bravi, anzi: bravissimi. Non adatti a X Factor, però. E infatti non vanno ai Live. Poco male, perché musica e teatro sembrano già il loro lavoro. Sono apparsi alla Madonna, ma non ad Ambra.

Matteo Pierotti

VOTO
7

Sceglie l’unico formaggio che non piace ad Ambra, si fa sgridare perché indolente in cucina e riesce a cucinare non senza affanni una pasta che risulterà niente male. Ma dove siamo, a un seminario di Jodorowsky? In parte sì, perché in questo weekend Matteo si conferma un artistoide e chissà se un talent lo aiuterà a comporre tutte le sue sghembe ispirazioni per diventare anche un artista. Sfiorivano le viole di Rino Gaetano è un pezzo quasi scontato per lui, ma in coda lo attualizza con Musk e Zuckerberg che si sfidano al Colosseo e l’intelligenza artificiale che scrive meglio le canzoni degli umani. Qualità e furbizia. Ambra se ne accorge e se lo porta ai Live, perché uno così può regalare delle soddisfazioni.

Jacopo Martini

VOTO
5,5

Lo aspettavo al varco e si è presentato con Blue Moon di Rodgers & Hart cantata da dio. Tira fuori una voce imprevista, versatile oltre ogni aspettativa e credibile anche in un brano così classico. Stando a questa esibizione avrebbe tutte le carte in regola per proseguire, ma c’è un però. Lo si vede quando sceglie di portare il suo giudice a fare apnea. Alla fine Ambra, che piuttosto di vincere rischia di annegare, ci rende palese il perché non è ancora pronto. «Potevi fare di più?» gli chiede sulla tenuta sott’acqua. E lui risponde: «Forse sì». Ecco, neanche lui ci crede fino in fondo e la discontinuità non è concessa ai live. Au revoir.

Angelica Bove

VOTO
10
Angelica si confida con Ambra | X Factor 2023 HOME VISIT

Senti Angelica, se continui così dovrò darti 10 a ogni pagella rischiando che i lettori pensino che ci conosciamo, che mi hai pagato o che è tutto combinato. Ma solo i lettori che non vedono X Factor, perché basta ascoltarti per rimanere folgorati. Porta un pezzo di Paolo Nutini e lo canta meglio di lui (non me ne voglia Nutini). Basta che apra bocca e ti inchioda alle sue emozioni. Ambra viene investita immediatamente e non lo nasconde. Forse non è possibile farlo. Voce e anima. Controllo e ferite interiori. Ha vissuto gioie e dolori nella sua vita e dice che ha «imparato scappando». Ora però non ci scappare più, perché ovunque tu vada ti verremo a cercare. Sembra una minaccia, ma è anche un augurio. Ci vediamo ai Live.

La squadra di Ambra è composta da Gaetano De Caro, Angelica Bove e Matteo Pierotti.

Morgan

VOTO
7,5

Si presenta sulle note di Beethoven, in una villa affascinante ma un po’ inquietante di notte dove a un certo punto il pianoforte prosegue a suonare anche senza di lui. Si dichiara un vampiro in cerca di suoi simili, ci fa sapere di avere «le porte della percezione aperte» (sarà contento William Blake di avere anche lui tra i suoi estimatori, oltre a Jim Morrison) e compie forse la decisione più difficile: non portare ai Live Anna Castiglia. Nonostante tutto sembra la scelta giusta, per lei e per l’economia della sua squadra. Mitologico.

Animaux Formidables

VOTO
7

«Divertiamoci» si dicono prima di esibirsi e sembra una battuta, visto che Morgan li ha portati in una villa inquietante di notte con lui che si presenta dicendo di essere un vampiro a caccia di suoi simili. Manca solo il nitrito dei cavalli nominando il nome di Frau Blücher e ci troveremmo in Frankenstein Junior. Ma loro hanno le maschere, sono personaggi perfetti per un set del genere. E portano anche la colonna sonore ideale: Ring of Fire di Johnny Cash (scritta da June Carter con Merle Kilgore) in versione fuzz-noise. Morgan gode sul divano mentre li ascolta, poi li interroga sul suono e si convince che due così non li trova più. Ideali per scassare tutti i canoni di un talent televisivo. Ai Live ci aspettiamo fuoco e fiamme e anche un po’ di brividi.

Niccolò Selmi

VOTO
8
Niccolò canta “La nostra relazione” di Vasco Rossi | X Factor 2023 HOME VISIT

A 22 anni dice di aver smesso di studiare perché «non mi dà nulla». La scuola non fa per lui? Avendo tutti parenti laureati in famiglia sarà stata una forma di ribellione. Tutta interiore, visto che sembra un flaneur più che un ribelle. Con La nostra relazione di Vasco Rossi ce lo dimostra, aggiungendo la sua personale carica di frustrazioni legate ai rapporti di coppia. «Secondo me era più bella di quella originale», dice Morgan. È credibile in tutto ciò che interpreta e per capirlo fino in fondo, dai Live in poi, dovremo applicare l’euristica (per la ricerca di nuovi sviluppi teorici) per comprendere come faccia ad aver sviluppato tutte queste qualità senza averle teorizzate con lo studio.

Manifesto

VOTO
6

Dal rock psichedelico, loro comfort zone, a Exit Music (For a Film) dei Radiohead il passo sembra breve, ma non lo è. Nell’interpretazione, soprattutto vocale, manca l’introspezione e quella serie di chiaroscuri che Thom Yorke (parliamo di Thom Yorke, non di Povia) è in grado di creare e la performance impostata tutta sulla materialità non rende appieno. Alessandro ha una bella voce e confessa di saper recitare e anche ballare (e Morgan quando lo sente si accende ricordando i trascorsi a Ballando con le stelle). Poi il giudice li incalza: «Ma voi siete fricchettoni?». Sì, per questo prendono bene l’esclusione e sanno che quando si chiude una porta si può aprire un portone. Basta non prenderlo in faccia. Auguri regà!

Anna Castiglia

VOTO
8
Anna Castiglia canta De André con Morgan | X Factor 2023 HOME VISIT

Lei è una vampira e Morgan, com’è risaputo, già la conosceva prima del programma e l’ha spinta a partecipare (tra vampiri ci si conosce tutti, come nei piccoli paesi). La confidenza tra i due è evidente, infatti più che un provino è una lezione privata, dove lui le consiglia da subito di non andare troppo veloce su un pezzo come Il cantico dei drogati di De André. Se lo vuole gustare appieno, in tutto il suo struggimento. Lei lo interpreta bene, con delicatezza, anche se, per entrare in un brano del genere, devi averne passate di cose da farti perdonare (da tua madre) e per lei forse è un po’ presto. Lo pensa anche Morgan e non la porta ai Live e già i social (ma chi sono ’sti social?) si indignano. Invece è educativo quello che è accaduto: un no per salvaguardarla, un pianto liberatorio e ora, cara Anna, di nuovo al lavoro perché la tua strada è un’altra ed è bella. Ma comincia a scrivere a penna, affinché rimanga.

SickTeens

VOTO
7,5
Per Morgan l’ingenuità dei SickTeens è una forza | X Factor 2023 HOME VISIT

Sono di Reggio Emilia e chissà se conoscono i CCCP. Non c’entrano con le loro influenze, ma dovrebbero metterseli in cuffia per capire che, oltre agli ascolti mainstream, esiste un modo di fare musica che è riuscito a cambiare il mercato e che non si è soltanto fatto cambiare. Morgan li accoglie ascoltando La guerra di Piero, tanto per marcare la distanza, e loro probabilmente l’avranno sentita da un nonno che la metteva in cassetta nel vecchio stereo dell’auto. Incuranti (e incoscienti) sparano in faccia al giudice una Careless Whisper che sembra registrata in studio e già pronta per essere commercializzata. Qui la perplessità è contraria: è pronto Morgan per lavorare con dei potenziali teen idol? Lui si (auto)convince, anche per esigenze tv, e il risultato potrebbe essere un successo o un flop. La vera sfida.

La squadra di Morgan è composta da Animaux Formidables, Niccolò Selmi e Sickteens.

Dargen D’Amico

VOTO
7+

Cerca l’utilità reciproca e alla fine la trova nei concorrenti che ha scelto. Gli manca una parte femminile in squadra e si farà sentire, così sembra puntare sull’originalità. A biliardo questo vuoto è palese mentre come Francesco Nuti ne Il signor Quindicipalle (con gli occhiali a lenti polarizzate) sembra pensare: «Il biliardo è donna. Il tappeto verde la sua gonna». Così solleva il morale della ciurma con una bella grigliata di carne tra uomini dove dal montaggio hanno sicuramente tagliato la fase di «rutto libero». Nonostante tutto la squadra c’è. Imprevedibile.

Andrea Settembre

VOTO
7
La versione di “Amandoti” di Andrea Settembre | X Factor 2023 HOME VISIT

Non avrei mai pensato di apprezzare Amandoti dei CCCP, e poi di Gianna Nannini, in versione Liberato. Eppure funziona. E Andrea, esprimendo tutto ciò che fa con naturalezza, lo fa apparire già metabolizzato. Ci troviamo così a guardare il Golfo di Napoli, di fronte al Vesuvio, mano nella mano con chi desideriamo, e alle spalle i fuochi d’artificio per la vittoria dello scudetto (questo l’ho visto io perché l’ho vissuto, ognuno ci aggiunge quel che vuole). Quando Dargen gli chiede se è pronto a lasciare la sua città per inseguire il sogno, lui fatica a rispondere e poi ricorda: «Tanto l’avrei nel cuore». Le fragilità sono la sua forza e ai Live con quel giudice torneremo a vedere i fuochi, ma a Milano.

Fabrizio Longobardi

VOTO
6,5

Lui beve caffè con l’aranciata e basterebbe questo per definirlo. Canta 1950 di Amedeo Minghi, finalmente un brano che parla di guerra, in un momento storico particolarmente complesso, e lui lo porta consapevolmente. Un pezzo d’antan, che però è veramente universale. Lo interpreta con trasporto e più rabbia che romanticismo rispetto all’originale, ma non è un male perché se Minghi cantava di avvenimenti passati, Fabio sembra avere di fronte agli occhi i conflitti attuali. Lo sente dentro e ce lo appiccica addosso. Merita i Live ed è la carta nostalgia, ma riadattata all’attualità, che oggi è in trend.

Stunt Pilots

VOTO
6-

Portano un inedito punkeggiante, Imma Stunt, che ha un bel tiro ma sembra un brano da pogo più che da classifica. Per conoscerli meglio Dargen gli chiede un pezzo in italiano e loro franano su Penso positivo. «Jovanotti senza Jovanotti è complesso», sentenzia il giudice nei panni di monsieur de La Palice. Nonostante tutto suonano egregiamente, hanno compattezza ed energia e un gruppo a X Factor, se indirizzato nel modo giusto, è una carta che alla lunga può ripagare. Dargen li porta ai Live e sembra avere in mente di trasformarli, e non poco.

Edoardo Brogi

VOTO
5,5

Da quando Dargen gli ha detto che era il suo preferito non ne ha più imbroccata una, il classico bacio della morte. Però in lui ci crede e l’ha portato fino a qui perché ne riconosce delle potenzialità. Che ci sono, purtroppo però sembrano ancora annacquate da molte insicurezze, più personali che tecniche. L’ultima festa di Cosmo la interpreta con tutte le note a posto, ma manca totalmente di trasporto, di voglia di scatenarsi. Si ferma qui e non è uno scandalo. Mai mollare Edoardo, se la musica è il tuo destino questa è solo una tappa.

Fabio D’Errico

VOTO
7,5

Per capire Il Cremlino, suo nome d’arte, ci vorrebbe un cremlinologo. Perché se alcune cose le esprime e non sono niente male, del suo mondo sembra uscire il 20%. Probabilmente nella sua testa c’è ancora la Guerra fredda. Infatti con l’inedito Pop ci fa capire con che sguardo osserva ciò che lo circonda e sembra uscire da un buco della serratura. Se la è giocata fino in fondo con Fabrizio per il posto “nostalgia che piace” e non l’ha spuntata. Giusto così, però sarebbe ora che quel muro cadesse per far uscire tutto quello che ha dentro.

La squadra di Dargen D’Amico è composta da Stunt Pilots, Andrea Settembre e Fabrizio Longobardi.