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Tutti i film di Batman, dal peggiore al migliore

Da Tim Burton a Christopher Nolan, passando per ‘scult’ e deviazioni animate. Per arrivare alla versione Pattinson/Reeves di quest’anno. La lista definitiva

Foto: Warner Bros.

15Justice League (2017) di Zack Snyder

La risposta DC Comics ai colossali Avengers della Marvel è un buco nell’acqua. Anche per la poca libertà concessa alla visione del regista Zack Snyder (che poi si “vendicherà”: vedi qualche posizione più avanti), sostituito in corsa da Joss Whedon, che resta però non accreditato. Non un film “di Batman” in sé, ma certamente quello che fa un servizio peggiore al personaggio. E stavolta la colpa non è solo di Ben Affleck…

14Batman: The Killing Joke (2016) di Sam Liu

Probabilmente solo i lettori/spettatori più osservanti hanno intercettato questo cartoon tratto dalla graphic novel omonima del 1988, e facente parte dei DC Universe Animated Original Movies. Puro fan service, che fa quello che deve fare. Curiosità: si deve tutto a Mark Hamill, doppiatore storico di Joker. Il Luke Skywalker di Star Wars dichiarò che avrebbe gradito un adattamento di The Killing Joke: grazie anche al passaparola su Twitter, eccoci qua…

13Batman & Robin (1997) di Joel Schumacher

Per molti, il peggior Batman di sempre. Anche per lo stesso George Clooney, che si è pentito di averlo accettato («Ero semplicemente terribile!») e, soprattutto, dei Bat-capezzoli disegnati sulla sua tuta. Di certo un capolavoro non è, ma Schumacher (già al timone del precedente Batman Forever) sa il fatto suo in quanto a camp. E, accanto agli insulsi giovani (Chris O’Donnell/Robin e Alicia Silverstone/Batgirl), piazza due cattivi a modo loro memorabili: la Poison Ivy di Uma Thurman e il Mr. Freeze di Arnold Schwarzenegger.

12Batman v Superman: Dawn of Justice (2016) di Zack Snyder

Prima di Justice League, Snyder aveva già fatto il suo ingresso nel Bat-universo con il film che voleva essere un “clash of the titans”. Ovvero, lo scontro definitivo tra i due maggiori superhero DC: gli uomini volanti più amati di sempre, ma a cui il cinema aveva smesso di prestare un buon servizio (soprattutto nei riguardi del secondo, al quale presta qui i pettorali Henry Cavill). Ma l’epica è solo presunta, l’emozione posticcia, e Ben Affleck alias Bruce Wayne non piace nemmeno ai fan. Che però, col senno di poi, sono stati troppo cattivi nei suoi confronti: ammettiamolo.

11Batman – La maschera del fantasma (1993) di Eric Radomski e Bruce Timm

Altro giro, altra animazione: secondo i puristi, tra i migliori adattamenti del fumetto originale di sempre. Forse esagerano, ma l’avventura, va detto, funziona. Solo che l’impianto resta decisamente televisivo: del resto, il film è basato sulla serie animata dell’anno prima che tutti ci siamo sciroppati per pomeriggi interi su Italia 1. E si vede, soprattutto oggi. Resta, anche qui, la voce di Mark Hamill/Joker: ma solo in originale, purtroppo…

10Zack Snyder’s Justice League (2021) di Zack Snyder

Zack Synder colpisce ancora. E, complice un altro passaparola social e il finanziamento di HBO Max, rifà sé stesso. Il nuovo Justice League è un’opera(zione) monstre che però, finalmente, ha l’anima. E la sbatte in faccia allo spettatore. E pure il Bruce Wayne di Ben Affleck sembra, a suo modo, più sfumato e capace di reggere tormenti che prima restavano solo abbozzati. I fan hanno gradito assai, e hanno fatto pace con i troppi incidenti di percorso di una saga che non li meritava.

9Batman Forever (1995) di Joel Schumacher

Dopo le visioni di Tim Burton (ma ci dobbiamo ancora arrivare), era arduo, se non impossibile, trovare il regista capace di proseguire i fasti del Batman dell’era moderna. Joel Schumacher è una scelta opposta ma, a suo modo, funzionale. Lo spessore d’autore non è di certo all’altezza dei precedenti, ma lo spettacolo è garantito, anche se virato in chiave decisamente più kitsch. E se Val Kilmer è un protagonista che dura (giustamente) il tempo di un film, i villain Tommy Lee Jones e Jim Carrey sono efficaci, e Nicole Kidman una femme fatale impeccabile.

8Batman (1966) di Leslie H. Martinson

Il film che poi sarebbe… il telefilm. Cioè quello, cultissimo, anni ’60 che ancora prevedeva un Batman (l’indimenticato Adam West) ben poco tormentato, piuttosto scanzonato e scazzottante, su sfondo optical che rende tutto molto swinging. Forse non lo sguardo più fedele agli albi originali, ma di certo quello che ha reso l’Uomo Pipistrello un eroe popolarissimo presso platee di tutti i tipi e le età. E, tra “Bang!” e “Pow!”, lo spirito delle strisce è comunque mantenuto alla grande.

7LEGO Batman – Il film (2017) di Chris McKay

“Solo” un divertissement tra lo scorretto e il demenziale? No: i film “made in LEGO” hanno dimostrato di essere molto di più. E cioè un supershow adulto, pieno di citazioni e rimandi anche assai colti. “Costola” del LEGO Movie precedente, è ancora più scatenato: vedi la liberazione dalla Zona Fantasma di Joker, che torna a Gotham City portandosi appresso Lord Voldemort, Sauron, King Kong, i Dalek, la Strega Cattiva dell’Ovest e i Gremlins. Sono pazzi questi mattoncini. Ma rispettosissimi della materia che, letteralmente, riassemblano.

6Batman Begins (2005) di Christopher Nolan

La rifondazione di Bruce Wayne parte da qui. Dal punto di vista di Christopher Nolan, che è insieme seminale e innovativo. E che è capace di fare di Batman l’eroe dark per eccellenza. Tra kung fu e New Age (in tutti i sensi), tra mentori (Michael Caine/Alfred e Liam Neeson/Ra’s al Ghul) e nemesi (Cillian Murphy/Spaventapasseri), Christian Bale è semplicemente perfetto nella parte che si trova a rilanciare. E la regia torna ad essere quella di un Autore maiuscolo. Tutto (ri)comincia adesso.

5The Batman (2022) di Matt Reeves

Dopo l’era Affleck, era difficile (se non impensabile) proporre un Batman che fosse di nuovo cool. Matt Reeves, complice Robert Pattinson, ce l’ha fatta alla grande, firmando un film che ha fatto la gioia dei fan/cinefili, ma anche quella delle grandi platee (vedi gli incassi stratosferici). Emo, action, mélo, politico, sporco come il Joker di Todd Phillips ma personalissimo. Cast inappuntabile (vedi la Catwoman di Zoë Kravitz), ma Rob, che sembra sconfessare il sé stesso versione vampiro di Twilight, si dimostra la scelta più sorprendente e intelligente messa in campo.

4Il cavaliere oscuro – Il ritorno (2012) di Christopher Nolan

Il finale della trilogia nolaniana è anche, forse, il più complesso dei tre capitoli. Batman è sempre più attirato dal lato oscuro: che sono i soliti cattivi (qui il gigantesco Bane di Tom Hardy), ma anche i fantasmi che continuerà a portarsi dentro per sempre. Lo scontro finale è pazzesco, l’impianto ancora più socio-politico, e tutti i nodi vengono sciolti (o quasi). Unico difetto (enorme): la Catwoman di Anne Hathaway è un miscasting davvero imperdonabile.

3Batman (1989) di Tim Burton

Se Batman è tornato ad essere il supereroe che meritava di essere, è tutto merito di Tim Burton. Colui che è stato capace di fondere insieme il fumetto di partenza con una prospettiva completamente inedita e profondamente personale. E se Michael Keaton resta un eccezionale uomo “alato” (vedi l’autoironico ruolo in Birdman), in pochi oggi, sull’onda della non sopita emozione collettiva per l’infausto destino di Heath Ledger, si ricordano che il Joker di Jack Nicholson è uno dei villain più monumentali della storia del cinema. Punto.

2Batman – Il ritorno (1992) di Tim Burton

È il film che se la gioca col Padrino per il primo posto nel campionato “sequel che sono migliori dell’originale”. Certo è che il capitolo 2 firmato Tim Burton è uno dei cinecomic più perfetti di sempre. Per l’evoluzione dei temi/personaggi al centro dell’azione, per la confezione estetica, per l’introduzione di cattivi da antologia (la Catwoman di Michelle Pfeiffer e il Pinguino di Danny DeVito), ma anche per l’aggiunta di un senso di ironia/divertimento che rende lo spettacolo ancora più unico. Imbattibile… o forse no.

1Il cavaliere oscuro (2008) di Christopher Nolan

Se il Batman di Burton non ha difetti, è altrettanto certo che quello di Nolan ha definito l’icona di Gotham City in quest’epoca in cui i cinecomic la fanno da padroni. E il secondo episodio della trilogia è, per ovvi motivi, quello definitivo. Bruce Wayne è l’antieroe sacrificale e vendicativo, ma anche l’ordinary man che cerca in tutti i modi di fare i conti con sé stesso. E che si rispecchia nella lucida follia di Joker: il fatto che la parabola di Heath Ledger (a cui è andato un Oscar postumo) abbia condizionato così profondamente questo film è solo una delle ragioni per cui è stato salutato come un instant classic, impresso per sempre nella memoria. Number one, senza se e senza ma.

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