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Suicide Squad ha fatto anche cose buone. Flop su tutti i fronti, in particolare la sconfitta del Joker di Jared Leto, ci ha però regalato un nuovo personaggio cult, Harley Quinn, e consacrato (se ancora ce ne fosse stato bisogno) il talento multiforme di Margot Robbie. Al punto che l'attrice australiana è oggi protagonista dello spin off Birds of Prey (al cinema dal 6 febbraio), che racconta la rinascita dell'anti eroina dopo la rottura con il clown principe del crimine. Ma le facce di Margot sono moltissime: ecco i suoi 10 ruoli definitivi.
Alexander Skarsgård Tarzan, Margot Robbie Jane. Praticamente due divinità scese in terra per il remake di un classicone d'avventura ovviamente aggiornato alla contemporaneità: Jane non è più la la bella in balia della bestia, ma una donna indipendente che se la cava benissimo tra i pericoli della giungla.
Nel period piece seriale sulle hostess della compagnia di bandiera americana degli anni '50, Margot affianca la protagonista Christina Ricci in queste avventure ad alta quota. Bella ma tosta, in quello che forse è il primo ruolo a metterla davvero in luce.
Elisabetta I non era di certo una bellezza, ma dopo Cate Blanchett vale tutto, anche Margot Robbie. Che, complice un naso posticcio e parecchio cerone, si imbruttisce per quanto le è possibile nella sfida contro Maria Stuarda (Saoirse Ronan). Regale.
Un film minore, ma in fondo una satira politica godibile, in cui Margot fa la reporter di guerra al fianco di Tina Fey. Pure nel pieno del conflitto mediorientale, Robbie riesce a non scomporre la messa in piega.
Un giallorosa in cui Robbie fa vincere la scommessa a chi aveva puntato su di lei come protagonista a tutti gli effetti. Nei panni della wannabe truffatrice tiene testa anche a Will Smith. Il film forse è un po' sciocchino, ma l'alchimia tra i due tiene incollati.
Nel film baluardo del MeToo, Margot è la novellina oca che impara ad aprire gli occhi sul mondo all'interno di una redazione minata dalle molestie e dal sessismo. Nella guerra di bionde (e bravissime) con Charlize Theron e Nicole Kidman, Margot di certo non sfigura. Anzi, si è meritata anche una nomination agli Oscar.
La prima volta con Leo non si scorda mai, soprattutto se le scene sono ad alto tasso erotico. Quello della seconda moglie del lupo di Wall Street DiCaprio è forse il ruolo in cui Margot usa di più la sua fisicità. Una piccola parte con cui, grazie anche alla mano di Scorsese, Robbie si prende lo schermo.
Harley Quinn è tornata. E stavolta balla da sola. Salutato il Joker di Jared Leto, Margot si scatena tra follia, tenerezza e girl empowerment, che oggigiorno non manca mai. Da gregaria, la sua Harley diventa una leader e permette a Robbie di lanciarsi in un notevole tour de force emotivo. L'amica pazza che tutti vorremmo.
Tarantino si è innamorato della figura di Sharon Tate. E dei piedi di Margot Robbie. Sbaglia chi dice che l'attrice è stata sottovalutata e costretta a un ruolo non parlante. Con la loro semplice presenza, Margot e la sua Sharon sono il cuore incantato della favola di Quentin. Più che per Bombshell, era questo il ruolo per cui Robbie avrebbe meritato la candidatura all'Oscar.
Margot, anche produttrice, si cuce addosso il suo ruolo ad oggi più clamoroso: quello della discussa pattinatrice Tonya Harding. Non un classico biopic ma un tuffo nel white trash americano, in cui Robbie mette tutta la sua energia da attrice totale. Altro che piroette sul ghiaccio, è questo il suo vero triple axel.
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