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I 25 migliori superhero movie di tutti i tempi

Da Batman a Spider-Man, da Wolverine a Wonder Woman. Passando per la ‘politica’ di Black Panther e l’animazione. La Rolling-guida definitiva

Artwork da Rolling Stone US

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Le avventure di Rocketeer Joe Johnston 1991

Gran parte dell’ondata di supereroi post Batman (di Tim Burton) e tanti dei successivi adattamenti in chiave pulp dei fumetti sono dimenticabili, ma il racconto firmato Joe Johnston di un pilota della Seconda guerra mondiale che combatte criminali e nazisti è una delizia rétro. E c’è forse mai stata una coppia di supereroi più telegenica di quella composta da Billy Campbell e Jennifer Connelly? Anni dopo, Johnston avrebbe applicato un simile registro al suo film facente parte del Marvel Cinematic Universe (Captain America – Il primo vendicatore, 2011). Ma questo tributo old-fashioned alle produzioni seriali degli anni ’30 è decisamente migliore. – A.S.

24
Batman – Il ritorno Tim Burton 1992

Il Batman firmato Burton del 1989 potrebbe forse essere considerato il film storicamente più rilevante di questa lista, per la capacità che ha avuto di far diventare i superhero movie delle pietre miliari del cinema. Ma questo sequel bizzarro e trasgressivo – vedi Danny DeVito nei panni del grottesco mutante Penguin e Christopher Walken alias un politicante in stile Trump – è il titolo davvero memorabile, in particolare grazie alla meravigliosa purrr-formance di Michelle Pfeiffer/Catwoman. Sembra anche un film di Burton molto più del precedente, dal tono malinconico al lato perverso di Gotham City. E la strana contraddizione tra lo stile del regista e la dicotomia Bene contro Male tipica del fumetto lo rende uno dei più riusciti capitoli mai dedicati all’Uomo Pipistrello. – A.S.

23
Deadpool
Tim Miller2016

Forse vi ricordate di quando avete incrociato Wade Wilson in X-Men le origini – Wolverine (2009): era una versione del “mercenario con la lingua lunga” che i fan considerarono troppo “addomesticata”. Perciò quando il regista Tim Miller ha ripreso il personaggio in un film in solitaria, tutti si aspettavano una versione molto più violenta e volgare di quell’icona dei fumetti. E così è stato. Ryan Reynolds ha capito perfettamente perché questo personaggio era così amato dai lettori del fumetto originale: è bravissimo a fare quello che fa, cioè uccidere la gente, e non tiene mai la bocca chiusa. Sia il divo che il film sanno restituire lo spirito di Wade, e non si tirano indietro quando si tratta di “sbracare” nel territorio della commedia di grana più grossa. Il risultato fa sembrare gli altri superhero movie dei cartoon della Disney. – D.F.

22Robocop (1987) di Paul Verhoeven

Il ritratto spietato che fa Paul Verhoeven dell’America ossessionata dalla legge e dall’ordine è una vera e affilatissima satira sociale. Ma anche un superhero movie (o forse un super-antihero movie) tra i migliori di sempre. Dopo che l’agente di polizia Peter Weller viene ucciso in una distopica Detroit del futuro, è riassemblato in un cyborg venduto come l’arma definitiva nella lotta al crimine. Presto, questo ufficiale-robot inizia però a sospettare che c’è qualcosa dietro i suoi capi… La violenza è così eccessiva che sembra quasi una parodia di certe storie “con la morale” tipiche dei fumetti. Non dimentichiamoci, del resto, che Frank Miller ha preso in prestito il personaggio per farne una versione personalissima. E ancora più sovversiva… – D.F.

21Doctor Strange (2016) di Scott Derrickson

Ecco a voi Stephen Strange, un ex chirurgo egocentrico tramutatosi nel Signore delle Arti Mistiche. Benedict Cumberbatch mette la giusta combinazione di orgoglio ferito e humour sottile nella prima avventura per il grande schermo dedicata al Mago Supremo, mentre il regista Scott Derrickson riesce a portare “in vita” le tavole surreali e allucinogene originali di Steve Ditko come pochi altri: la scena dell’inseguimento in stile Escher resta una delle sequenze più incredibili che il MCU ci abbia dato finora. – D.F.

20Superman II (1980) di Richard Lester

Persino l’Uomo d’Acciaio ha bisogno di una pausa, pensa un po’! Il sequel firmato Richard Lester del primo episodio della saga comincia col nostro eroe che vuole andare in pensione e godersi una vita tranquilla insieme alla sua Lois Lane. Ma, sfortunatamente, decide di ritirarsi proprio quando tre supervillain di Krypton riemergono dalla Zona Fantasma per andare alla conquista della Terra. Il trio Christopher Reeve/Margot Kidder/Gene Hackman funziona ancora alla grande, e così il focus sulla storia d’amore tra Superman e la sua bella. E ricordate sempre: “Inginocchiati davanti a Zod!” – A.S.

19Batman – La maschera del fantasma (1993) di Eric Radomski e Bruce Timm

I veri Bat-nerd considerano Batman: The Animated Series del 1992 l’adattamento più fedele mai giunto sugli schermi. Questo film spin-off è la dimostrazione che potrebbe essere vero. Prende il dolore infinito di Bruce Wayne (doppiato in originale da Kevin Conroy) sul serio, senza rendere questo Batman una figura tetra e spietata. E ingaggia Mark Hamill – sì, quel Mark Hamill – per fargli fare l’inconfondibile risata di Joker. Il design di una Gotham City che travalica le epoche ha una grande resa sullo schermo. E il finale con Dana Delany, ovvero la donna che riemerge dal passato di Bruce, è uno dei più tragici di qualsiasi storia sull’Uomo Pipistrello. – A.S.

18Captain America: The Winter Soldier (2014) di Anthony e Joe Russo

Il primo dei sequel starring Captain America si distingue perché sceglie di modellare la sua storia su thriller anni ’70 come I tre giorni del Condor. E, non a caso, è stato chiamato proprio Robert Redford nei panni dell’agente dello S.H.I.E.L.D. con qualche interesse ben celato… Il film costringe anche il più patriottico degli eroi Marvel a combattere contro il suo stesso governo, per non parlare dell’amico supersoldato spuntato dal suo passato (ben ritrovato, Bucky Barnes!). The Winter Soldier ci ha insegnato che il MCU può contenere molte più storie e generi, dentro il suo vastissimo panorama. Dando molto più spazio a personaggi chiave che avremmo ritrovato in futuro (Vedova Nera, Falcon) e regalando alcune delle sequenze d’azione più belle tra tutte quelle viste nei film Marvel (su tutte, quella in ascensore). – A.S.

17X-Men 2 (2003) di Bryan Singer

“Li hai trovati? Hai trovato tutti i mutanti?”. Il seguito dell’X-Men originale comprende una scena decisamente inquietante in cui un malvagio Homo Superior spinge il Professor X interpretato da Patrick Stewart a dare la caccia a degli innocenti: ed è solo uno dei momenti migliori di questo film. Dall’apertura con l’attacco alla Casa Bianca alla sequenza mutuata direttamente sui fumetti in cui Wolverine (Hugh Jackman) combatte da solo contro un battaglione armato, questo sequel ha contribuito ad alzare l’asticella per i superhero movie in termini di action prima di tutti gli altri. – B.H.

16Avengers: Infinity War (2018) di Anthony e Joe Russo

I detrattori esasperati dall’egemonia del MCU tendono a considerare l’intero universo come un’unica narrazione intrecciata da un capitolo all’altro (e, in effetti, dal 2018 questo è senza dubbio l’universo più ampio ed elaborato dell’intera storia del cinema). Questa critica è sconfessata da Infinity War, che è pieno di accoppiate a misura di fan service (Captain America e Groot, Thor e Star-Lord, Doctor Strange e Spider-Man), ma anche di scene d’azione mostruose (la battaglia di Wakanda) e reale pathos, quando diventa chiaro che Thanos sta andando avanti col suo piano di spazzare via milioni di persone con un semplice schiocco di dita. Per la prima volta hai la sensazione che il bad guy possa davvero vincere. – B.H.

15Guardiani della galassia (2014) di James Gunn

Chi avrebbe mai immaginato che un gruppuscolo di personaggi secondari di un vecchio fumetto ormai dimenticato si sarebbe rivelato uno dei team più fortunati di tutta la galassia Marvel? Il veterano dei Troma Studios James Gunn mette un senso di goffissimo divertimento in questa storia di fuorilegge interstellari che viaggiano di pianeta in pianeta, capeggiati da Chris Pratt nei panni di Peter Quill/Star-Lord e accompagnati del più strepitoso procione mai visto sullo schermo. Tutto è uno spasso, dalla colonna sonora “sintonizzata” sulle vecchie frequenze radio alle schermaglie tra Pratt e una Zoe Saldana di verde dipinta. Siamo tutti Groot. – D.F.

14Spider-Man (2002) di Sam Raimi

Le scene “appese” alla ragnatele – che mostrano come la CGI riescano finalmente a replicare le tavole dei fumetti per davvero, aprendo le porte a una nuova era di tecnologia applicata al cinema – bastano da sole a garantire un posto in classifica a questo che ormai è diventato un classico. Ma, cosa ancora più importante, Sam Raimi ha perfettamente compreso il lato da soap opera della “creatura” di Stan Lee e Steve Ditko, e ha fatto della storia tra Peter Parker (Tobey Maguire) e la ragazza della porta accanto – letteralmente – Mary Jane Watson (Kirsten Dunst) il cuore, in tutti i sensi, del film. Consegnando al mondo un bacio a testa in giù destinato a restare negli annali per sempre. – B.H.

13X-Men – Giorni di un futuro passato (2014) di Bryan Singer

Il franchise sugli X-Men prodotto dalla Fox ha avuto i suoi salti temporali e i suoi viaggi nel tempo in stile Infinity War/Endgame ben prima del MCU, e le altissime ambizioni di Giorni di un futuro passato mettono a segno tutto questo con un’epica che rende il film il più grande crossover tra albi a fumetti di sempre. Il film riesce effettivamente a condensare insieme le versioni reboot originali e la possibile estinzione dei mutanti attraverso tantissime linee narrative diverse. Mettendo la Mystique di Jennifer Lawrence al centro della scena senza che ciò appaia mai artificioso. – B.H.

12Spider-Man: Homecoming (2017) di Jon Watts

Il cameo di Tom Holland nei panni di un amichevole Spider-Man “della porta accanto” in Captain America: Civil War (2016) lasciava intendere che avrebbe portato una ventata d’aria fresca nei panni dell’icona Marvel. E il suo primo film in solitaria l’ha confermato. Questo Spidey per le nuove generazioni aggiorna il personaggio, ma restituisce lo spirito del ragazzino travolto dalle “grandi responsabilità” inventato da Stan Lee negli anni ’60. Aggiungeteci Zendaya alias un’irritabilissima Mary Jane, Robert Downey Jr. che è un Iron Man in versione quasi paterna e il minaccioso Vulture di Michael Keaton, e avrete un film di supereroi davvero… amazing. – D.F.

11Iron Man (2008) di Jon Favreau

Tony Stark e la sua tuta metallica su misura sono in giro dagli albori della Marvel. Ma, tolti gli esperti e gli appassionati, si può dire che, quando il film uscì, Iron Man fosse ormai un “signor nessuno” della cultura pop del ’900. L’unica ragione per cui gli è stato dato questo film stand-alone è perché la Marvel aveva venduto i diritti di Spider-Man e X-Men rispettivamente alla Sony e alla Fox. Per non parlare della carriera di Robert Downey Jr., che aveva visto giorni decisamente migliori. Ma la brillantissima combo tra ruolo e attore ha prodotto l’alchimia cinematografica perfetta, aprendo al MCU la strada per la conquista dei multiplex e gettando le fondamenta del movie franchise dell’era moderna. Per non parlare della scena post-credits, che sta lì a dirci che abbiamo solo visto la superficie di un mondo tutto da scoprire… – A.S.

10Gli Incredibili – Una “normale” famiglia di supereroi (2004) di Brad Bird

Il primo film Pixar diretto da Brad Bird è al contempo un omaggio alle sitcom anni ’50 alla Ozzie and Harriet e un tributo ai film di spionaggio del decennio successivo (senza contare la modalità “alla Fantastici Quattro” con cui si racconta la storia di questa disfunzionalissima famiglia). Le atmosfere rétro e le sequenze action aggiungono divertimento al divertimento, ma gran parte del lavoro lo fa il reparto voci: Craig T. Nelson e Holly Hunter alias Mr. e Mrs. Incredibile; Samuel L. Jackson nei “panni” dell’amico Siberius; Bird stesso a “interpretare” l’avatar di Anna Wintour Edna Mode; e Jason Lee a prestare la voce al supervillain che cova parecchio rancore… – A.S.

9Wonder Woman (2017) di Patty Jenkins

Gal Gadot irradia luce pura, nei panni del personaggio del titolo, in un modo che non accadeva dai tempi di Christopher Reeve/Superman. E l’ambientazione durante la Prima guerra mondiale consente al film diretto da Patty Jenkins di risultare fresco e originale, insieme al fatto che (finalmente!) una superhero femmina si guadagna il suo film “in proprio”. La scena di battaglia nella “Terra di Nessuno”, con il costume di Wonder Woman che luccica sullo sfondo scurissimo mentre la nostra eroina scansa le pallottole, è semplicemente indimenticabile. – B.H.

8Thor: Ragnarok (2017) di Taika Waititi

Il regista Taika Waititi spinge l’umorismo autocritico tipico del MCU verso il limite e anche oltre, scatenando una vena comica che Chris Hemsworth non aveva mai rivelato nei precedenti episodi di Thor. L’esito è sia un perfetto nuovo capitolo delle avventure degli dèi che si fanno la guerra tra loro sia un’opera che fa a pezzi una certa pomposità dell’intera saga. Waititi ha decisamente fatto fruttare i soldi che questo film è costato – anche solo per i diritti di Immigrant Song dei Led Zeppelin. – A.S.

7Il cavaliere oscuro (2008) di Christopher Nolan

“O muori da eroe o vivi tanto a lungo da diventare il cattivo”. Competitor fortissimo per il titolo di miglior film di Batman mai realizzato, il secondo capitolo della trilogia di Christopher Nolan definisce il tormentato Uomo Pipistrello già incarnato da Christian Bale in Batman Begins (2005). Ma è il Joker di Heath Ledger a elevare questo episodio fino al canone del superhero movie inarrivabile. E scene come il vertiginoso attacco di Batman al grattacielo di Hong Kong sono uno spettacolo a misura di IMAX che fa superare a Nolan persino il “modello Bond”. – B.H.

6Spider-Man – Un nuovo universo (2018) di Bob Persichetti, Peter Ramsey e Rodney Rothman

Questa aggiunta animata all’universo di Spider-Man (anzi: agli universi, al plurale) è piena zeppa di colori, immaginazione e Spider-Men… e Women (sempre al plurale). È complicato ma mai difficile da seguire, dal momento in cui lo street artist afro-portoricano Miles Morales (a cui presta la voce Shameik Moore) eredita la tuta di Spidey. Il ragazzo incontra presto i suoi simili disseminati in vari universi paralleli, doppiati da chiunque: da Jake Johnson a Hailee Steinfeld, fino a Nicolas Cage (ebbene sì). Insieme, dovranno incrociare le loro ragnatele e salvare il Multiverso. Una versione nuovissima e sorprendente di una storia che già conoscevamo bene. – A.S.

5Superman (1978) di Richard Donner

Sì, è proprio questo il film che ci ha fatto credere che un uomo poteva volare. Ad oggi, il più grande effetto speciale di qualsivoglia superhero movie avviene a 90 minuti e qualcosa dell’opera di Richard Donner diventata un vero evento nella storia del genere: Clark Kent è in piedi nell’ingresso dell’appartamento di Lois Lane mentre lei si sta preparando per uscire; quando lei non lo sta guardando, lui si toglie gli occhiali, raddrizza le spalle e si trasforma da nerd a Uomo d’Acciaio. Ed è proprio la magica prova di Christopher Reeve nel “doppio” ruolo – ma vanno menzionati anche la perfetta Margot Kidder alias Lois e Gene Hackman nei panni del megalomane Lex Luthor – a dimostrare che si possono portare gli eroi dei fumetti sul grande schermo con grande successo e una resa monumentale. Tutto ha avuto inizio qui. – A.S.

4Avengers: Endgame (2019) di Anthony e Joe Russo

Se avete visto il capitolo finale della saga Marvel in sala nel primo weekend di programmazione, sapete che ha avuto il responso “live” più entusiastico nell’intera storia del cinema recente. Endgamefeaturing il ritorno di T’Challa, Spider-Man e tutti i personaggi che Thanos aveva ridotto in cenere alla fine di Infinity War – è il “season finale” di una storia gigantesca, lunga un decennio di film e avventure. E anche l’ultimo grido di battaglia di un gruppo sterminato di supereroi contro il cattivo che verrà finalmente sconfitto. Il finale più epico di sempre, punto. – A.S.

3Logan – The Wolverine (2017) di James Mangold

Negli anni ’80, i creatori di fumetti hanno contribuito a definire una modalità di storytelling adulta (o quantomeno tardo-adolescente) delle storie con protagonisti i supereroi, attraverso storie violentissime venate di noir e ambientate in quello che a tutti gli effetti pareva il mondo reale. Il magnifico Logan di James Mangold porta splendidamente quell’approccio all’interno della narrazione filmica, dando una svolta buia e distopica all’avventura finale di Hugh Jackman nei panni di Wolverine. Buttando un occhio al western classico (Il cavaliere della valle solitaria su tutti), questa deviazione rispetto ai soliti film sugli X-Men dipinge un futuro non così lontano in cui il sogno supereroistico e quello americano stanno tramontando insieme. E la performance di Patrick Stewart, da mente più potente del mondo a uomo affetto da demenza senile, avrebbe meritato tutte le nomination possibili. – B.H.

2Spider-Man 2 (2004) di Sam Raimi

Nella fase di lavorazione iniziale, il primo Spider-Man avrebbe dovuto contare sulla presenza di due cattivi: Green Goblin e anche Octopus. Sam Raimi, però, temeva che fosse troppo per un solo film. Perciò ha tenuto il Doc Ock per il suo sequel-capolavoro, dove l’approccio ultragenuino del regista al materiale di partenza accende tutti i cilindri, dalla crisi di Spidey alla nemesi interpretata da Alfred Molina. È una delle migliori performance nei panni di un villain di sempre, e il combattimento sul treno della metropolitana resta una delle sequenze più pazzesche ed emozionanti del MCU. – A.S.

1Black Panther (2018) di Ryan Coogler

Il racconto messo in scena da Ryan Coogler delle avventure di T’Challa – Avenger part-time, sovrano di Wakanda full-time – è ben più del gioiello della corona del Marvel Cinematic Universe. È un’epica vecchia scuola che mette insieme grande azione da maxischermo, incredibile estetica afro-futurista e un sincero senso di gravitas morale. Ma è anche la prova del fatto che si può inserire nel MCU la sensibilità di un grande autore senza snaturarla. Black Panther è una tragedia scespiriana in costumi da cosplayer, retta sulle spalle da un eroe tormentato (rest in power, Chadwick Boseman) e da uno sfaccettatissimo cattivo (l’Erik Killmonger di Michael B. Jordan). Il superhero movie può essere qualcosa di più del semplice intrattenimento: può riflettere e rappresentare il mondo reale, trasportandoci al contempo in un altro universo. Questo non è solo un giro sulle montagne russe: è qualcosa che si avvicina davvero al Cinema. Wakanda forever. – D.F.

Da Rolling Stone US

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