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I 10 migliori film di Steven Spielberg

Oggi è il 71esimo compleanno del re di Hollywood, ed è impossibile non festeggiare riguardando il meglio della sua cinematografia

Foto Walt Disney/Amblin Entertainment

C’è un motivo per cui Steven Spielberg è ancora il Re di Hollywood: nel corso dei suoi 50 anni di carriera è riuscito a perfezionare e/o inaugurare un numero infinito di movimenti e innovazioni cinematografiche, incassando allo stesso tempo centinaia di milioni di dollari. Arrivato al successo come uno dei “movie brats” – la generazione di registi che hanno trasformato il cinema americano negli anni ’60 e ’70 -, Spielberg è uno degli artefici della rivoluzione culturale dei blockbuster, rivoluzione a cui ha contribuito con Lo Squalo (1975) e che ha fatto esplodere definitivamente con il doppio colpo Predatori dell’Arca Perduta (1982) ed E.T., l’extraterrestre (1982).

Che siano trip mentali o viaggi in galassie lontane lontane, il successo di questo genere di film è stato indicato da molti come la causa della crisi del cinema statunitense degli anni ’80, ma Spielberg è sempre riuscito a smarcarsi alternando i blockbuster a opere “d’autore”, girando storie di tutti i generi – l’Olocausto in Schindler’s List, la Seconda Guerra Mondiale in Salvate il soldato Ryan, il terrorismo in Munich –, riuscendo sempre e comunque a rendere i suoi film appetibili al grande pubblico. La sua ultima fatica The Post, sullo scandalo dei Pentagon Papers, arriverà in Italia il primo febbraio del 2018, vanta un super cast (da Tom Hanks a sua maestà Meryl Streep) ed è già stata candidata a sei Golden Globes.

Steven Spielberg, foto colaimages / Alamy / IPA

Nonostante sia un autore così popolare, la sua filmografia è davvero eterogenea, ed è facile immaginarsi un regista sempre impegnato a sorprendere tanto il suo pubblico quanto sé stesso. Oggi è il suo 71esimo compleanno, e abbiamo deciso di approfittarne per stilare la lista delle sue 10 opere migliori. Eccole:

10. “Prova a prendermi”

Dopo esser diventato uno degli uomini più famosi del pianeta con Titanic, Leonardo DiCaprio ha iniziato a scegliere i suoi progetti con grande, grandissima cura. L’anno successivo, nel 1998, ha girato un film con Woody Allen, e successivamente si è messo a disposizione dei due registi più importanti di Hollywood, Martin Scorsese e Steven Spielberg. Con il primo ha girato Gangs of New York, il secondo invece l’ha scelto come protagonista per il suo Prova a prendermi, la storia (vera) del mago della truffa Frank Abagnale. Spielberg ha girato questa commedia dopo una serie di film dal budget enorme come Minority Report, Salvate il soldato Ryan e A.I., e questa commedia è per molti il suo capolavoro “inaspettato”.

9. “1941 – Attacco a Hollywood”

Nel 1979 Spielberg poteva trasformare in un film qualsiasi storia gli passasse per la testa, nessun produttore gli avrebbe mai detto di no. Il doppio successo ottenuto con Lo Squalo e Incontri ravvicinati del terzo tipo lo aveva trasformato in uno dei registi più redditizi di Hollywood, e quando ha annunciato che era al lavoro su una commedia con Dan Aykroyd e John Belushi le aspettative sono diventate subito altissime. Animal House era uscito solo da un anno, e 1941 – Attacco a Hollywood sembrava destinato allo stesso successo, ma non ha convinto il pubblico. Non è stato un flop, certo, ma nel corso degli anni è diventato un film di culto.

8. “Jurassic Park”

La guerra per comprare i diritti per il cinema di Jurassic Park, il romanzo di Michael Crichton ambientato in un parco divertimenti pieno di dinosauri, si è scatenata addirittura prima che il libro arrivasse sugli scaffali. Tutti a Hollywood sapevano che nelle mani giuste Jurassic Park sarebbe diventato un successo, e chi meglio di Steven Spielberg? Il regista sapeva che le vere star erano i dinosauri, quindi non ha scritturato nessuna star a parte Sam Neill e Jeff Goldblum. Nonostante all’epoca i mezzi tecnologici fossero ancora acerbi, il suo team è riuscito a rendere gli animali preistorici impressionanti. Oggi Jurassic Park è il uno dei film più redditizi della storia del cinema, secondo solo a mostri da botteghino come Titanic e Avatar.

7. “Salvate il soldato Ryan”

Steven Spielberg ha girato una valanga di scene memorabili nella sua carriera da regista, ma poche sono paragonabili alla sequenza d’apertura di Salvate il soldato Ryan, un lungo e devastante racconto dello sbarco in Normandia. Quelle prime immagini sono state più che sufficienti a garantirgli il suo secondo Oscar come miglior Regista, ma fa bene ricordare che il resto del film non era da meno. La storia della missione di recupero di un singolo soldato, il cast incredibile – Tom Hanks, Matt Damon, Edward Burns -, la regia perfetta. Questo è uno dei film più belli sulla Seconda Guerra Mondiale, ed ha incassato circa 500 milioni di dollari, una cifra enorme vista la crudezza della storia e delle immagini.

6. “I predatori dell’Arca Perduta”

L’uscita dei Predatori dell’Arca Perduta ha messo a tacere tutti quelli che dopo l’uscita di 1941 avevano iniziato a covare dei dubbi sullo stato della carriera di Steven Spielberg. La storia di questo archeologo che sfida i nazisti per trovare l’Arca è un capolavoro tanto amato dalla critica quanto dal pubblico, che ha fatto di Indiana Jones uno dei personaggi più amati della storia del cinema americano. Il film ha salvato Harrison Ford dalla condanna a essere Han Solo per tutta la sua carriera, e ora che Disney ha i diritti del franchise siamo sicuri che la storia di Indiana Jones continuerà a lungo.

5. “Duel”

Quando era poco più che 20enne Spielberg lavorava come stagista nel reparto montaggio degli Universal Studios. Dopo aver dato prova del suo talento con il corto Amblin’, il giovane regista ha firmato il suo primo contratto per dirigere un film per la tv: Duel. Uscito nel 1971, il film è basato su un racconto di Richard Matheson, la storia di un uomo inseguito da un gigantesco camion. Girato in solo 12 giorni, Duel è finito al cinema nel giro di un anno, lasciando senza parole i produttori di Hollywood. Come aveva fatto questo ragazzino a girare un film così in due settimane, e per giunta con pochissimo budget?

4. “Incontri ravvicinati del terzo tipo”

Invece di girare il comodo sequel dello Squalo, Spielberg ha deciso di non ripetersi e dedicarsi alla storia di un operaio dell’Indiana – interpretato da Richard Dreyfus – che si ritrova a contatto con un’astronave aliena. Il film è uscito mesi dopo Star Wars, e il pubblico era pronto per un’altra grande storia di fantascienza: Incontri ravvicinati del terzo tipo ha incassato più di 300 milioni, un record che Spielberg ha battuto pochi anni dopo con un altro film di fantascienza.

3. “E.T. – L’extraterrestre”

Girare un buon film dopo I Predatori dell’Arca Perduta sarebbe stato compito durissimo per qualsiasi regista, ma non per Spielberg, che un anno dopo Indiana Jones ha presentato al pubblico un piccolo alieno sperduto, capace di ripetere sempre e solo una frase. Non sembrava la ricetta giusta per un successo al botteghino, ma il regista è riuscito a mettere in E.T. così tanta tenerezza da convincere il pubblico a restare in sala per vedere il film due volte di fila, tutti innamorati di Elliott e della sua missione per riportare l’alieno a casa. È stato un vero fenomeno culturale, l’ennesima conferma che Spielberg era il regista più redditizio in circolazione.

2. “Schindler’s List”

Nel 1993, mentre Jurassic Park sbancava al botteghino, Spielberg era già in Polonia per girare Schindler’s List. Non sono molte le storie di speranza ambientate durante l’Olocausto, ma il regista è riuscito a trovare quella di un imprenditore tedesco che fa tutto quello che può per salvare 1000 ebrei dalle camere a gas. Il film, girato in bianco e nero, mostra molte delle crudeltà dell’Olocausto, ma racconta soprattutto di come l’umanità può riuscire a essere gentile anche nei momenti più tristi della sua storia. Schindler’s List ha vinto l’Oscar come miglior film, e Spielberg la sua prima statuetta come miglior regista.

1. “Lo Squalo”

Non è stato difficile scegliere il primo film in classifica. Lo Squalo ha subito una marea di problemi di produzione – animali meccanici malfunzionanti, cattivo tempo e le ovvie difficoltà che deve affrontare chi vuole girare un film nel bel mezzo dell’oceano – ma è praticamente un film perfetto. Spielberg ha trasformato il “problema-robot” in un miracolo, la scelta di non mostrare il mostro per quasi tutto il film si è rivelata un colpo di genio. Lo Squalo ha cambiato la sua carriera per sempre. E anche la vita di moltissime persone che, dopo aver visto il film, non sono riuscite a fare il bagno per anni.

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