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Il 18 gennaio del 1904 nasceva Archibald Alexander Leach, in arte Cary Grant, uno dei più grandi divi della storia del cinema. Di sicuro il più elegante. Ma nella sua carriera non ci sono solo smoking e belle donne. Tra gialli e commedie, ecco la sua filmografia essenziale.
Una delle screwball comedy per antonomasia, diretta dallo specialista del genere Leo McCarey, che si porta a casa pure l'Oscar per la regia. Cary e la sua spalla Irene Dunne fanno scintille.
Dopo Il diavolo è femmina, Grant ritrova la sua partner femminile preferita. Cioè Katharine Hepburn, con cui, in questo film, deve gestire un cucciolo di leopardo. La coppia (e il regista Howard Hawks) al top.
Altro giro, altra Katharine Hepburn. In un caposaldo della sophisticated comedy firmato George Cukor. Al duo già rodato si aggiunge James Stewart, che non è qui per reggere il moccolo. E infatti se ne torna a casa con un Academy Award.
Finalmente l'attore ha l'occasione per lanciarsi in un ruolo en travesti, in cui pare divertirsi da pazzi (e noi con lui). Vestagliette piumate e vecchie signore a far da contorno, è più delizioso di un tè delle cinque.
Al secondo giro con Hitchcock (il primo era Il sospetto), Grant mette a segno uno dei suoi personaggi thriller-romantici più memorabili. Complice il bacio (fino a quel momento) più lungo nella storia del cinema: tre minuti alla francese con Ingrid Bergman.
Travestirci ci piace? E allora rifacciamolo. Stavolta in una satira bellica in cui la star si presenta con uno spassosissimo taglio a paggetto. Ancora nelle mani di Howard Hawks, che sa esaltare ogni volta la sua vena da comedian.
Hitchcock colpisce ancora. E costruisce la coppia perfetta: l'uomo più elegante di Hollywood e la futura principessa Grace Kelly. Insieme in Costa Azzurra sono più esplosivi dei fuochi d'artificio del gran finale.
Molti anni dopo, ad omaggiarlo, sarebbero arrivati Tom Hanks e Meg Ryan in Insonnia d'amore. Ma l'originale con Grant e Deborah Kerr è ancora più romantico. Finale sull'Empire State Building compreso.
L'ultima collaborazione con Sir Alfred, e anche uno dei capolavori indiscussi. Dai duetti sul treno con Eva Marie Saint alla corsa nei campi per sfuggire all'aeroplano. Che però non gli rovina la piega dell'abito.
C'è un'altra Hepburn, vale a dire Audrey, tra le colleghe con cui il divo ha trovato un'eccezionale alchimia sullo schermo. Basti guardare questo giallorosa a sfondo parigino diretto dal grande Stanley Donen.
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