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Per la categoria supporting actress, sembra che Laura Dern non abbia rivali. Il ritratto dell'avvocatessa diversamente femminista che le ha cucito addosso Noah Baumbach forse potrebbe ricordare un po' troppo uno dei suoi personaggi migliori: la Renata di Big Little Lies. Ma non ci sono dubbi: questa prima statuetta Laura la merita, eccome.
È impossibile non essere fan di Laura Dern, ma fosse per noi il premio andrebbe alla vera sorpresa di questa stagione, la Amy di Piccole donne. In realtà, la sua interprete Florence Pugh era già nota nel circuito più indie: prima è stata la star del dramma british Lady Macbeth, poi la protagonista dell'horror di Ari Aster Midsommar. Ma è nell'adattamento di Greta Gerwig che ha tirato davvero fuori tutto il suo carisma, rendendoci simpatica e finalmente umana la più odiosa delle sorelle March. Segnatevi il nome di Florence, d'ora in poi lo sentirete parecchio. A partire da Black Widow.
Mai nominata fino a quest'anno, ora Scarlett fa doppietta con la candidatura anche come protagonista. Nella dramedy di Taika Waititi, Johnasson è la mamma idealista e resistente dell'adorabile baby nazi interpretato da Roman Griffin Davis, con tanto acconciature e guardaroba impeccabili. Ed è una madre anche in Storia di un matrimonio, ma ne riparleremo quando si tratterà di ripassare la categorie lead actress.
Siamo onesti: Margot Robbie doveva essere nominata per il film di Tarantino, dove incarna una luminosa Sharon Tate. In questo racconto di denuncia sulle molestie dietro le quinte della tv americana, l'attrice invece interpreta un personaggio di finzione: la redattrice tipo che fa un po' da filo conduttore alla vicenda con al centro le storie di anchorwomen reali come Megyn Kelly (Charlize Theron) e Gretchen Carlson (Nicole Kidman). Margot splende sempre anche in un film che non meriterebbe tutti questi onori.
Un grande ritorno agli Academy Award dopo 17 anni per la veterana già vincitrice della statuetta con Misery non deve morire nel 1991. Clint Eastwood l'ha chiamata per la prima volta e le ha affidato il ruolo della madre dell'eroe per caso, e terrorista altrettanto per caso, Richard Jewell. Una nomination che avrebbe dovuto condividere con il 'figlio' sullo schermo Paul Walter Hauser, ingiustamente dimenticato dai giurati. Come del resto lo è stato questo bel film.
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