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Idealisti, spiantati, teneri, bugiardi, mafiosi, fantascientifici, fragili o tutti d'un pezzo. E pure, perché no, en travesti. Per la festa del papà, una carrellata dei migliori padri mai apparsi sul grande schermo.
Nella favola di Natale americana per eccellenza il grandissimo Jimmy Stewart è un imprenditore altruista e un marito e padre in crisi. Solo un angelo può convincerlo che la vita è degna di essere vissuta. E che la famiglia e la comunità sono tutto. Su Amazon Prime Video.
La Roma del dopoguerra, una famiglia indigente e l’unica speranza per non morire di fame: una bicicletta. Ma il capolavoro del neorealismo è soprattutto una storia d’amore eterna come la Capitale tra un padre e un figlio. Che gli terrà la mano, sempre.
Il razzismo spiegato ai figli. Nel legal drama più strappacuore di sempre. È la profonda America dell'integrazione impossibile, e il granitico avvocato Atticus Finch/Gregory Peck è qui per raccontarcela. Ieri come oggi.
Padre padrone, anzi padre padrino. Che forse è lo stesso. La "famigghia" prima di tutto: qualunque sacrificio vale. Chiedetelo a Don Vito Corleone (Marlon) e soprattutto a Michael (Al). Ed è solo l'inizio. Su Amazon Prime Video.
Il magnifico Dustin nel divorce movie più struggente di tutti i tempi (almeno fino a Storia di un matrimonio). Che però è anche il ritratto di un "mammo", per forza e per amore. Indimenticabili i duetti a pranzo col suo biondissimo pargoletto conteso. Su Sky.
Jack Torrance è il peggior padre del cinema. Punto. Non ci sono scuse quando ti trovi a inseguire tuo figlio con un''ascia in mano (e un ghigno terrificante) sulla neve. E infatti il piccolo Danny è cresciuto bene ma non benissimo, chiedetelo a Ewan McGregor.
Il più grande colpo di scena della storia del cinema (oltre al più grosso e crudele spoiler che possiate anticipare a chi - pazzo! - non ha ancora visto Star Wars). Dopo aver combattuto il figlio Luke e aver tentato di convincerlo a passare al Lato Oscuro, negli ultimi istanti di vita lo aiuta contro Palpatine. Ma questo non gli fa certo vincere il premio di padre dell’anno. Su Disney +.
Elogio dei padri che magari sono imperfetti, ma che amano alla follia i propri figli. Al punto che, dopo un doloroso divorzio, arrivano a vestirsi da donna per fingersi la governante e tata perfetta agli occhi dell’ex moglie. L’istrionico Robin Williams è il tenero e scatenato papà che tutti vorremmo.
Prima dell'inutile versione live-action (per modo di dire), c'è stato l'instant classic d'animazione. Che fa del rapporto padre-figlio una sorta di tragedia amletica a misura di bambino. Del resto, chi è più padre del re della savana? Su Disney +.
Proteggere il proprio figlio ad ogni costo: c'è forse gesto più paterno? Roberto Benigni sceglie la strada della bugia (o forse della favola) per nascondere l'orrore. Bisserà col Geppetto di Garrone: ma questa è un'altra favola.
Il difficile rapporto tra un padre visionario e stravagante (monumentale Albert Finney) e un figlio razionale e scettico. Almeno finché il figlio non riuscirà a guardare il mondo con gli stessi occhi incantati e insieme sardonici del padre. Uno dei migliori Tim Burton, che aveva appena perso il papà e stava per diventare genitore a sua volta. Su Amazon Prime Video.
L'esordio su suolo USA di Muccino nostro è una storia che sembra un omaggio al neorealismo italiano. Ma anche una parabola intimista garantita da un'adesione più che "meta": Will Smith (gigantesco) e il piccolo Jaden sono padre e figlio anche nella vita reale. Su Netflix.
Genealogico fin dal titolo, il film ugualmente amato e detestato di Malick è la storia di tutti i padri d'America, in senso letterale e non. E del padre Brad Pitt, mai così "genitoriale": aveva fatto le prove generali col clan Jolie-Pitt, dopotutto.
Il polpettone fantascientifico di Nolan altro non è che il viaggio di un padre (Matthew McConaughey) e una figlia (da piccola Mackenzie Foy, da grande Jessica Chastain) che non si capiscono, ma che poi riescono a ritrovarsi. Non ci sono spazio e tempo che tengano. Su Amazon Prime Video.
Vivere nel cuore di una foresta del Nord America. Cacciare per mangiare. Rifiutare il Natale e festeggiare invece il compleanno di Noam Chomsky. Il padre anticonformista, hippie fuori tempo massimo ma inflessibile di Viggo Mortensen cresce così i suoi sei figli, in una commedia indie che è una riflessione sull’educazione e sull’american way of life. E sulle scelte difficili che deve fare un genitore.
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