Rolling Stone
  • Facebook
  • Twitter
  • Tumblr
  • Pin It

Thumbnails

1 of Show All Thumbnails
Close thumbnails
Skip Ad

Il collage surrealista di Alan Maglio oltre la fotografia

© Alan Maglio, Stop Series/Notturno, Boxe

Alan Maglio (Milano, 1979) è un artista che indaga le tematiche della memoria e del perturbante. Le opere prendono forma attraverso la manipolazione di materiali d’archivio e fotografie. La tecnica del collage analogico permette di sperimentare una sintesi - a tratti surreale - di elementi iconografici differenti per provenienza e collocazione temporale.

© Alan Maglio, Stop Series/Notturno, Gelosia

Recentemente ha pubblicato “Ultima Edizione - Storie nere dagli archivi de La Notte”, ricerca che ha riportato alla luce materiali fotografici inediti dello storico quotidiano milanese di cronaca nera.

© Alan Maglio, Stop Series/Notturno, Garage

'Stop series / Notturno' (2020) sviluppa l’idea del collage analogico utilizzando scatti dei paparazzi della cronaca rosa degli anni Sessanta e Settanta, spostando gli elementi di partenza in ambientazioni notturne e perturbanti.

© Alan Maglio, Stop Series/Notturno, Manipolazione

Il taglio delle stampe d’epoca, che di fatto distrugge i materiali originali, costituisce una sorta di passaggio traumatico che assegna alle immagini una nuova dimensione contemporanea.

© Alan Maglio, Stop Series/Notturno, Passeggiata Notturna

Il senso di straniamento e discontinuità è accentuato dall’inserimento dei soggetti in bianco e nero in ambienti caratterizzati da forti cromatismi. Il risultato è la creazione di una dimensione spazio-temporale fluida con un “setting” dal sapore onirico e ambiguo.

© Alan Maglio, Stanze, La ricerca della verità

'Stanze' (2018) è un progetto che nasce dalla sperimentazione artistica su due diversi fondi fotografici e rappresenta la genesi del recente percorso di ricerca di Alan Maglio.

© Alan Maglio, Stanze, L'appartamento in via del Ricordo

Scatti provenienti da archivi giornalistici di cronaca nera, incrociati con altri appartenenti all’archivio personale dell’artista, vengono rielaborati in modo creativo mediante la tecnica del collage analogico.

© Alan Maglio, Stanze, Il salotto di una casa che non esiste più

L’autore colloca liberamente i soggetti delle fotografie di un tempo all’interno di scenari contemporanei ripresi nei suoi scatti, realizzati in oltre cinque anni di lavori su commissione per una agenzia immobiliare.

© Alan Maglio, Stanze, Sulle tracce del fuggitivo

Questa sovrapposizione, secondo Oliviero Toscani «dà vita ad una sorta di palcoscenico sul quale si muovono personaggi che sembrano abitare il nostro inconscio. Non c’è, infatti, connessione reale tra le azioni presentate - talvolta cronologicamente distanti - e il luogo. Siamo all’interno di uno spazio irreale ma composto da immagini reali, in un racconto da interpretare».

© Alan Maglio, Stanze, Il detenuto ha bisogno di sentirsi in libertà

Le opere di Alan Maglio sono attualmente esposte alla galleria STILL di Milano (via Zamenhof 11) fino al 28 febbraio 2021, all'interno della rassegna STILL Group Show che raccoglie oltre 100 opere di 11 fotografi italiani contempoanei.