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Sono giorni quantomeno atipici quelli che stiamo vivendo in Italia e nel mondo: una pandemia in corso, strade vuote, indicazioni inizialmente un po’ fumose sui comportamenti da adottare. La diffusione del virus a macchia d’olio forse non ce la aspettavamo, come testimoniano le fotografie di Mattia Giordano, che ci raccontano una Milano alle prese con i primi giorni di emergenza. Una città confusa, divisa e con due percezioni opposte del problema.
Collective unconsciousness © Mattia Giordano
Durante le prime settimane dall’inizio dell’emergenza Covid-19 in Italia, ognuno di noi ha reagito in modo diverso. Chi, terrorizzato dal virus, faceva scorte di pasta nei supermercati (penne rigate, quelle lisce sono state lasciate sugli scaffali), amuchina e mascherine, e chi sottovalutava il problema continuando a vivere come se non fosse successo nulla. Mattia Giordano gira per le strade del centro di Milano mettendo in risalto gli stati d’animo creati dalla disinformazione.
Collective unconsciousness © Mattia Giordano
Mascherine indossate al contrario, nasi e bocche coperti da sciarpe (non propriamente sterili), una suora che se la ride in bicicletta. Un reportage che mostra le reazioni contrastanti dei milanesi all’inizio dell’emergenza.
Collective unconsciousness © Mattia Giordano
Il terrore iniziale è via via scemato in una fase di graduale normalizzazione della situazione. L’invocazione affrettata dell’hashtag #milanononsiferma, campagna social promossa dal sindaco Beppe Sala, è rimbalzata da una bocca all’altra e tutti, Zingaretti compreso, sono andati a gustarsi il loro aperivirus, contribuendo attivamente al contagio di massa.
Collective unconsciousness © Mattia Giordano
La rotta è stata invertita poco dopo, visto l’aumento dei contagi che ha prodotto un nuovo decreto, diffuso prima come bozza con la conseguenza del panico generale, che ha spinto molte persone a fuggire frettolosamente dalla Lombardia. Il nuovo trend adesso prende si identifica nell’hashtag #iorestoacasa, una nuova presa di coscienza collettiva - si spera - della gravità della situazione attuale; qualcuno prova anche a rassicurare i suoi followers con un #andrátuttobene un po’ più ottimista.
Collective unconsciousness © Mattia Giordano
Attraverso le fotografie di Mattia Giordano riusciamo ad avere uno sguardo sulle nostre reazioni, a tratti ingenue e superficiali, nei confronti di un pericolo che è allo stesso tempo reale e invisibile.
Collective unconsciousness © Mattia Giordano
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